Quando il visionario architetto László Toth e la moglie Erzsébet fuggono dall'Europa del dopoguerra nel 1947 per ricostruire la loro ereditŕ e assistere alla nascita dei moderni Stati Uniti, le loro vite cambiano per sempre nel momento in cui vengono approcciati da un ricco e misterioso cliente.
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Davvero tanta roba, tra i migliori prodotti della stagione 2024-25. Uno di quei filmoni d'altri tempi: una grande storia che abbraccia un'epoca, con una durata mostruosa e tanta di quella carne al fuoco che ci si poteva fare comodamente intere stagioni di serie tv. Ma per fortuna il grande cinema non solo è vivo, ma gode anche di ottima salute e Corbet (che conoscevo solo come attore e non come regista, andrà approfondito) realizza un instant classic. Considerazioni sparse, un tanto al kg: titoli di testa e di coda magistrali. Sceneggiatura straordinaria, montaggio potentissimo. Incredibili tutti gli attori. Fotografia nervosa, talvolta "nauseante", ma assolutamente notevole. Sotto questo aspetto, il piano sequenza in cui Erzsébet a casa dei van Buren
è una delle cose più notevoli che si siano viste negli ultimi 20 anni. Incredibile anche come, con un controllo pazzesco, Corbet sia in grado di dilatare o accorciare i tempi, facendo "numeri di prestigio" degni di Leone o PT Anderson. Ultimo, ma non ultimo: ennesima dimostrazione che se sai quello che stai facendo, il budget non è fondamentale: sfido chiunque a capire che l'intera produzione sia costata meno di 10 milioni di dollari.