the gangster, the cop, the devil (2019)

Un coriaceo poliziotto coreano si allea con un pericoloso gangster per catturare un micidiale serial killer ... Si tratta di un action thriller molto frenetico e violento ma alleggerito da un tocco di sana ironia , nel più puro stile del Cinema orientale . E' una pellicola con una trama esile ed abbastanza inverosimile sotto diversi aspetti , ma il ritmo è sempre piuttosto alto , anche se nella parte centrale il tutto si appesantisce un po' e perde mordente , almeno fino al movimentato finale . Se il serial killer ( il diavolo ) è più che altro un personaggio monodimensionale e senza alcuna spiegazione psicologica che ne giustifichi l' operato , il film gioca le sue carte migliori sul rapporto di contrapposizione degli altri due protagonisti , così apparentemente diversi ma in realtà non troppo dissimili . Ma anche il poliziotto sbruffone e deciso interpretato da Kim Mu-Jeol deve comunque passare in secondo piano rispetto al gangster tosto e spietato di Ma Dong-Seok , un attore che , nei film giunti fino a noi , lascia sempre il segno . In definitiva , una pellicola che mantiene quello che promette , cioè un paio d' ore di semplice e vivace intrattenimento senza troppe pretese , e quindi merita una sufficienza ampia . Da 6,5 .

Buon film di genere crime, con un cast di tutto rispetto in cui il ruolo di Gangster poggia sulle capaci ed ampie spalle di Don-Lee già visto nella serie zombie sud-coreana The Kingdom. Il regista Lee Won-Tae alla sua opera prima(forse) scrive anche la sceneggiatura, in maniera più che buona. Il film ha un buon ritmo, tra s*****ttate ed inseguimenti ben coreografati,verso un finale forse un pò standard che però ha comunque una svolta nelle ultimissime inquadrature. Inutile dire che Don-Lee ruba la anche all'attore che interpreta il poliziotto Kim-Mu ma d'altronde perfino lo scialbo e irritante serialkiller si dimostra una macchietta irritante che nonostante gli omicidi e la sua ingegnosità, non riesce mai a risultare veramente minaccioso. l'idea delle impronte digitali cancellate è un palese omaggio al serial killer di Seven. Un film comunque godibile, che si lascia vedere, e scorre bene.

un thriller un pò atipico che mescola elementi noir e pulp ad altri che specie nelle sequenze del killer rasentano l'horror gore .. il risultato è buono , non annoia anche se ci sono diverse incongruenze e forzature ..
Come piace agli asiatici ci sono tante scene di combattimenti e sparatorie ben fatti e anche la fotografia ,classicamente oscura e cupa, è ben trattata.

Non male questo thriller coreano, costruito come un buddy movie vecchia maniera dove la legalità ed il crimine, vicini con molti punti di contatto, si alleano per dare la caccia ad un serial killer. Se i due protagonisti, il gangster ed il poliziotto funzionano a dovere, interagendo molto bene fra di loro, il personaggio del serial killer risulta sacrificato sull'altare dei primi due da risultare eccessivamente stereotipato e privo di un vero approfondimento. Il ritmo comunque è sempre molto sostenuto, buone momenti action ed una visione che tutto sommato è molto piacevole.