the penny dreadful picture show (2013)

"The Penny dreadful picture show" è un film horror composto da due mediometraggi ed una cornice...
La cornice vede per protagonista Penny, un'eccentrica e bizzarra ragazza vestita da giullare(vedi locandina) che insieme a due sgherri freak gestisce un cinema horror di sua proprietà.
In realtà si tratta di una copertura; sfruttando internet, Penny attirerà nella sua dimora cinematografica, una serie di ragazzi a caso per decidere chi gli donerà il primo bacio....in caso contrario...bhè, potete immaginare.
In questa "allegra" e grottesca situazione vengono così presentati i due mediometraggi; Penny proporrà ai suoi "ipotetici" primi amori, di guardare dei film horror prima del fatidico primo bacio......romantico eh?!...si, come no....

I due mediometraggi:

IL MATTINO DOPO

Oltre al fatto che l'idea non è più originale, la storia e gli eventi in se non mi hanno colpito moltissimo; nemmeno i personaggi mi hanno entusiasmato....una storiellina horror un pò contemporanea che cerca di affrontare una tematica classica con qualcosa di nuovamente brillante....ma senza riuscirci secondo me....un pò sciapetto....

LA FAMIGLIA SLAUGHTER

Ecco, questo invece parte che sembra una stronzàta allucinante, e poi si dimostra invece molto brillante e spiazzante.
Oltre a questo c'è da dire che sa regalare un marea di citazioni horror in modo divertente.....fino alla fine risulta sempre gradevole...mi è saputo figò questo mediometraggio....

Dopodichè si conclude la storia di Penny, che di per se ha solo di interessante la presenza di una sottostoria (piccolo cortometraggio presentato all'inizio dal titolo "Taglio nella scatola") che va ad amalgamarsi con la stessa realtà della cornice, dando almeno un pò di originalità anche alla storia di contorno.

Non è certo il miglior film ad episodi visto(il primo episodio ribadisco che non mi è piaciuto un granchè), ma almeno sa presentare un certo stile che non mi è dispiaciuto; ha un qualcosa da commedia nera che lo rende tutto sommato divertente.

N.B. Ho notato che negli States è stata prodotta una serie TV horror ad episodi intitolata proprio "Penny dreadful"; anche se li quando si nomina "Penny dreadful" ci si riferisce ad una serie di libri usciti durante il XIX secolo, secondo quanto scritto su Wikipedia.....quindi non penso che ci sia una correlazione....
....o forse si?

Sinceramente a me è piaciuto, il film si divide in un cortometraggio presente all'inizio del film che poi riprenderà alla fine e da due mediometraggi che penny, la protagonista alienata del film vedrà insieme al possibile futuro fidanzato, cercato su internet e ai due maggiordomi neddy e il ragazzo lupo.

Fra i due mediometraggio ho preferito di gran lunga la famiglia slaughter rispetto ad il mattino dopo, il primo segue il filone dei vari non aprite quella porta per quanto riguarda la figura di rusty e la casa dei mille corpi per quanto riguarda lo svolgimento, anzi sembra quasi un'omaggio a quest'ultimo con la sola differenza che questa volta i ruoli si invertono visto che chi in quel film è la vittima diventa qui il carnefice e viceversa, esilarante qui anche il cameo di sid haig nei panni del commesso della stazione di benzina che tiene nascosto il nipote sfigurato.

Il mattino dopo invece, segue il filone del vampirismo, con la contagiata che non si rende conto della trasformazione, che sta cambiando il suo corpo e della sete che suscita in lei, molto ben fatta la lotta fra le due vampire.

Fra i due mediometraggi abbiamo poi alcune scene più da comedy horror fra penny ed i suoi improbabili fidanzati, un prototipo di bullo americano giocatore di football ed un nerd che non era mai uscito con una ragazza.
Veramente esilarante la figura dell'uomo lupo ahahah

Un film riuscito, dove merita una nota di pregio l'interpretazione della swenson oltre che la sua bellezza.

Due mediometraggi e un corto, più la cornice abitata dalla macabra bambola di carne Penny Dreadful con i suoi due lugubri amichetti, sono gli ingredienti di questa simpatica antologia horror ispirata fin dal titolo ad alcune pubblicazioni letterarie popolari risalenti al XIX secolo.
A rubare la scena ci pensa Eliza Swenson, efficace nel ruolo di padrona di casa con capelli color fucsia e una forte propensione all'omicidio, una creatura tragicomica scissa tra dolcezza e brutalità che non dispiacerebbe a Tim Burton. Ambientazioni, musiche e humor nero ricordano in effetti qualcosa delle opere prodotte dallo scarmigliato regista, mentre Penny ospita presso la sua fatiscente dimora -dotata però di una sala cinematografica di tutto rispetto- una serie di possibili spasimanti regolarmente "eliminati".
Le vicende splatter-romantiche vengono intervallate da proiezioni di altalenante livello introdotte da "The slasher in the box", pochi minuti per un horrorino ben confezionato ma minato dall'esigua durata. Fortunatamente ci si risolleva subito con "The morning after", brillante soprattutto per un montaggio molto particolare in cui la storia della protagonista viene raccontata in flashback. La fluidità narrativa non è sempre perfetta, il tema è abusato, eppure non dispiace per nulla, complice una storia di affrancazione femminile in chiave horror inserita in un contesto storico dai colori pastello sempre affascinante. Non manca poi il sangue, quello che insieme a sesso e droga fa del terzo episodio, ovvero "The Slaughtered house", indubbiamente il migliore per ferocia e per capacità di rivisitare sorprendentemente gli stereotipi inerenti famiglie pazzoidi e redneck cannibali.
Gli omaggi al filone vanno dal Tobe Hooper di "Non aprite quella porta" fino a raggiungere Rob Zombie e la famiglia Firefly, il tutto corroborato da omaggi sparsi e impreziosito dalla presenza di Sid Haig, il quale si autocita in una versione apprezzabilissima e senza make-up di Captain Spaulding.
A rendere il piatto ancor più allettante c'è il mitico Jeffrey "Re-Animator" Combs, altra icona horror nei panni di un paralitico ritardato.
Sicuramente è questo l'episodio che cambia le carte in tavola, facendo passare da un tiepido entusiasmo a uno status decisamente più euforico.

4 è la media dei voti dei 3 episodi:

I - Voto 1 e non mi soffermo nemmeno
II - Una vampira seduce una giovane donna e la porta con sé nel suo "mondo". Voto 4
III - Carina rivisitazione della tipica famiglia di psicopatici in pieno stile "La casa dei mille corpi" e "Non aprite quella porta"... Tutto sembra seguire perfettamente tutti i cliché del genere fino a che.... Molto apprezzabile anche l'apparizione del mitico Sid Haig! Voto 7
Gli stacchetti tra un episodio e l'altro in pieno stile Zio Tibia risultano essere abbastanza irritanti.
Voto finale: 4

Filmetto composto da due episodi tutto sommato carino.
Il primo episodio non mi ha preso particolarmente,l'idea di fondo è carina ma lo sviluppo è piuttosto lento e mi ha annoiato abbastanza.
Il secondo è molto più riuscito la trama può sembrare piuttosto scontata all'inizio ma verso la metà regala un discreto colpo di scena piuttosto inaspettato.
Buone anche le sequenze in cui compare Penny,un personaggio macabro e simpatico che è alla disperata ricerca di qualcuno che guardi film horror insieme a lei.
Nel complesso il film ha una discreta recitazione e regia,discreto anche lo splatter.
Filmetto carino e anche un po originale vale una visione.

In perfetto stile penny dreadful, ecco un paio di episodi che vorrebbero essere pulp-gothic horror ma che invece non riescono ad essere nè accattivanti nè convincenti da quel punto di vista.
Forse meglio il secondo (IL TAGLIO DELLA SCATOLA neanche lo considero come episodio) in cui si tenta di ripercorrere le classiche atmosfere in stile LA CASA DEI MILLE CORPI o NON APRITE QUELLA PORTA. Ma comunque nulla di originale o particolarmente sanguinoso.
Le lesbo vampire del primo fanno abbastanza pena e non valgono perdite di tempo e parole.
Nel complesso insufficiente anche se c'è di peggio.

Stupidotto ma complessivamente divertente, notevole l'episodio (2 o 3 a seconda di come li si consideri) in cui vengono completamente stravolti e ribaltati i canoni del sottogenere originato nel 1974 dall'hooperiano "non aprite quella porta" e ben lungi dall'estinguersi.

Più che una antologia di cortometraggi (come dice la sinossi) si tratta di due episodi principali più le sequenze con Penny che fanno da fil rouge ed un brevissimo episodio all'inizio che si riaggancia con la fine...
Tutto è in chiave farsesca ed ironica, ma lo splatter non manca, ed assistiamo alla rivisitazione di due "classici" della New Horror ossia VAMPIRI MODERNI e FAMIGLIA PSICOPATICA.

Il primo film vede la trasformazione di una giovane donna, dalla fervente ed alcolica vita mondana, essere abbordata da una coppia di vampiri (uomo e donna) fashion...la trama fa leva (e pure da metafora psicologico-sociale)sulle preferenze sessuali al giorno d'oggi, così la giovane si troverà a scegliere/capire il "suo partito" in un tripudio di sangue.
A parte le buone intenzioni della sceneggiatura di utilizzare il vampirismo come mezzo per parlare di ambiguità sessuale e confusione mentale che realmente possono attanagliare una persona (specie se alienata da una vita a base locali alla moda e grandi bevute notturne)...l'episodio di per se risulta abbastanza confuso e non molto accattivante, a parte le due belle protagoniste, nonostante sia infarcito di sangue ed erotismo celato.
Una metafora sullo stile di vita moderno, questi vampiri potrebbero pure rappresentare una generazione che vive di notte e che rappresenta una derivazione/evoluzione della società moderna.

Il secondo episodio è una esplicita citazione a "La casa dei 1000 corpi" e "La casa del Diavolo" di Rob Zombie (e non a caso c'è pure Sid Haig), oltre che a "Non aprite quella porta" ed affini.
Così un gruppo di giovani si va a ficcare a casa della classica famiglia allargata tipicamente Redneck con nonno pazzo, uomini bifolchi ignoranti ed ubriaconi, ragazza incestuosa e ninfomane ecc...
Questo corto è interessante per via dei vari rimescolamenti dei ruoli e della volontà di giocare con gli stereotipi del genere...buoni e cattivi chi sono? Fino alla fine non si capisce e l'ultima scena è un omaggio tanto spudorato a questo sottogenere quanto simpatico!
E' tutto esasperato e macabramente ironico, splatter a volontà, droghe psichedeliche ed un delirio in tutti i sensi...dalla regia/montaggio ai dialoghi isterici.

Senza dubbio le parti più belle del film sono quelle che riguardano Penny Dreadful...una donna infantile vestita come una bambola di ceramica, tanto folle quanto grottescamente sexy, che invita nella sua villa barocca tre ragazzi incontrati su Internet per visionare con loro dei film dell'orrore nel suo inquietante cinema (la platea è composta da bambole di ceramica).
Il suo personaggio è senza tempo e l'incarnazione dell'innocenza che si trasforma in violenza, è simpatico ascoltare i suoi dialoghi bambineschi e vederla alla ricerca del "principe azzurro"...splatter a volontà in una cornice onirica dalla fotografia vintage d'atmosfera.

A conti fatti i due episodi non mi sono piaciuti poi molto perché le regie sono decenti ma non irresistibili, gli attori mediocri, le sceneggiature confuse ecc..
Però nel suo insieme, merito appunto della "dolce" Penny e della sua storia, è stata una visione gradita e relativamente particolare.