toto’ contro i quattro (1963)

E' un film riuscito a metà, nel senso che, a prescindere da totò, le interpretazioni più valenti e divertenti sono quelle di Nino Taranto e Fabrizi, mentre quelle di Peppino del Filippo e Macario le ho trovate molto fiacche. E' un peccato, poteva venire fuori un film molto più divertente.

Mi chiedo come un film così mediocre possa ritrovarsi un voto così elevato...la risposta si può trovare in ricordi annebbiati e nomi di lusso nel cast ed alla regia ma per me è nella fascia medio-bassa della filmografia di Totò.
Sempre bravo il comico partenopeo ma oltre a lui non ho ritrovato interpretazioni spettacolari, la storia poi è confusa e poco accattivante. Per me è stato un insieme di dialoghi e gag messe li, qualche risata la strappa ma è tutto troppo ordinario se si conosce la filmografia di Totò e si sono visti certi capolavori.

Bella commedia di Totò ma secondo me non è tra i suoi migliori film. Comunque è da vedere. In Italia nel '63 c'era ancora il bianco e nero nel cinema.

I quattro del titolo sono altrettanti campioni della risata made in Italy degli anni sessanta, che si alternano più o meno efficacemente come spalla comica di Totò. Ne esce un film ovviamente slegato nella sceneggiatura, che resta comunque godibile grazie al mestiere dei nostri. In particolare i duetti con Peppino sono quasi esilaranti, quelli con Taranto moderatamente divertenti, quelli con Macario e soprattutto Fabrizi un pò sottotono.
Totò travestito da donna però è impagabile!

Strepitoso e molto originale. Totò nei panni di un commissario non si vede spesso ed anche per questo, per un ruolo un pò diverso, è una pellicola da premiare. Ma soprattutto per un ritmo eccezionale mantenuto per oltre un ora e mezza con gag e battute a ripetizione. I siparietti con De Filippo, marito convinto che sua moglie lo voglia avvelenare, con il doganiere pugliese Nino Taranto, che prima ha giudizi insindacabili sulla legge e sembra inflessibile fino a che Totò non scoprirà i tanti scheletri nell'armadio, con il monsignore Aldo Fabrizi, al quale Totò chiede aiuto per ritrovare la 1100 che gli avevano precedentemente rubato e tanto altro, rendono questa pellicola tra le più divertenti che io abbia mai visto del Principe della Risata.

Buonissimo film, in cui si ride parecchio. Un sempre grande Totò, supportanto da altri eccellenti attori (averceli al giorno di oggi attori di questo calibro!). Da vedere assolutamente!!!

Grande poker d'assi per una bella commedia.Totò su tutti è immenso,ma bravi anche a Peppino,Fabrizi,Macario e Taranto

"Ma voi non siete quelli di ieri"
"No, siamo quelli di oggi..."

Simpatica commedia diretta dal mitico Steno e interpretata dal mitico Totò, nel pieno della sua carriera. Divertente la trama, anche le trovate comiche non sono niente male, così come le battute del Principe della Risata. Così ho deciso che dopo Franco e Ciccio, mi procurerò anche film suoi. Cominciamo da "Capriccio all'italiana"...

Una commedia molto divertente, interpretata con grande maestria da superbi comici del passato che riescono a coesistere senza rubarsi la scena, sfornando gag in continuazione di grande ilarità.
Un magnifico Totò imperversa allegramente con l'aiuto di altri 4 mostri sacri della risata come Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, Macario e Nino Taranto, riuscendo nell'intento di fare stramazzare al suolo dalle risate lo spettatore.
Davvero esilaranti i siparietti comici con un Nino Taranto marcatamente pugliese.

esilarante totò con una commedia frivola che porta risate e arrivi alla fine senza accorgerti.
film che oggi è difficile trovarli nel panorama italiano

Gradevolissima commedia ricca di duetti memorabili.
In questa commedia, che parte da una sceneggiatura decisamente semplice, tutta costruita attorno al povero commissario di polizia alla ricerca della propria automobile (che alcuni ladruncoli hanno impunemente rubato), regge grazie ad una serie di duetti con personaggi decisamente sopra le righe ..nell’arco di una intera giornata il nostro protagonista dovrà vedersela con un rappresentante di bibite (interpretato da Peppino De Filippo), un prete che potremmo definire “progressista” (interpretato da Aldo Fabrizi), un improbabile investigatore privato (interpretato da Macario), un integerrimo funzionario della dogana (interpretato da Nino Taranto), ed infine con un facoltoso industriale minacciato di morte (interpretato da Mario Castellani), dando vita a delle scene estremamente simpatiche, costruite su difetti di linguaggio, fraintendimenti, giochi di parole, tic e le particolarità dei diversi protagonisti, vere e proprie macchiette.
Oltre al grande Totò e la nutrita schiera di grandissimi attori precedentemente citati, abbiamo una spalla che lo accompagna in quasi tutte le scene, ovvero il bravo caratterista Ugo D’Alessio ..buona anche la direzione di Steno, uno dei registi storici del grande attore napoletano.
Simpaticissima commedia, poco conosciuta, ma come sempre in grado di far trascorrere un’ora e mezza di risate ..da vedere!