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Tra le opere minori di Chabrol,che prende ovviamente di mira la provincia borghese in questa commedia nera con sfumature da thriller. L' humor funziona solo a tratti mentre in più momenti appare solo volgare,mentre la parte della trama gialla sembra quasi tirata via,in particolare nel frettoloso epilogo. Troppo sopra le righe Belmondo,bene invece il cast femminile. Onestamente è uno dei pochi lavori del regista francese che a mio avviso non raggiunge la sufficienza, dimenticabile.
Uno Chabrol minore che non rinuncia però a sferzare la colpevole società borghese d'oltralpe, come è ormai suo costume. Il film è completamente dominato dall'istrionismo di Belmondo, ha un avvio lento tendente al noioso, riprende quota nella parte centrale, è parzialmente rovinato da un finale senza coraggio. Nessuna novità sull'utilizzo della Antonelli, che anche qui si spoglia generosamente.
Chabrol ci mette l'ineffabile ironia di suo, ma la dissacrazione mal si concilia con un'opera che, drammaticamente, rischia di scivolare nella farsa. O forse era questa l'intenzione, chissà... comunque niente più di un divertissment, non certo tra i film migliori del regista. Sconsigliato ai maschietti fieri della loro ehm virilità