una pistola per ringo (1964)

Un western all'italiana di tutto rispetto, condito con sparatorie, cinismo e qualche discreta dose di humor, tutto ad appannaggio dello spettatore che si gode una storia semplice ma ben caratterizzata.
Buona regia e buon cast.

Sulla grande onda di Per un pugno di dollari, Una pistola per Ringo fece un bel botto al botteghino ed impose Giuliano Gemma quasi in contrapposizione con L'americano Eastwood. Ringo è un film che passa dalla violenza pura a puri momenti quasi comici, basti pensare allo pseudo processo di Ringo. Gemma, a differenza di Eastwood, è una faccia di schiaffi dall'inizio alla fine, pieno di "principi", dalla lingua tagliente ed ironica e prontissimo con la pistola. Più classico rispetto a Leone, Tessari dirige un film godibilissimo che ancora oggi si guarda con piacere. Sempre valido un caratterista con i fiocchi come Fernando Sancho.

Mi è piaciuto questo spaghetti western interpretato dal bravo e simpatico Giuliano Gemma.....alquanto atipico,meno drammatico e più scanzonato,anche se abbastanza brutale in alcuni frangenti e ricco di morti ammazzati.
Niente male,nonostante la credibilità non sia il suo forte è una pellicola assai piacevole.

Film terribilmente ingenuo , con alcune situazioni al limite del ridicolo e con decine di morti ammazzati in maniera stupidissima che nemmeno in Rambo 3... Cast molto modesto con il giovane Gemma al suo lancio da divo dello spaghetti western e con il solito cattivissimo Sancho . Curiosamente le due ragazze diventeranno le mogli di regista e produttore del film ! Sufficiente la regia di Tessari , discrete le ambientazioni spagnole e carine le musiche di Morricone . Non è un gioiellino ma , nonostante tutto , anche grazie all'uso abbondante dell'ironia , si lascia vedere .

Molto diverso dai western leoniani e proprio per questo estremamente interessante , ha dalla sua un sapiente e massiccio uso dell' ironia che riesce a far provare simpatia anche per i cattivi e permette di sorvolare sulla brutalita' di alcune sequenze ( i due contadini messicani uccisi al giorno dai banditi asserragliati nella villa per convincere lo sceriffo a lasciarli andare) e sul numero molto elevato di vittime. Tale ironia purtroppo manchera' nel predecessore/successore " Il Ritorno di Ringo". Simpatica la prova di Gemma ( ma anche il suo doppiatore Adalberto Maria Merli ha fatto un ottimo lavoro) in un personaggio eterogeneo da quello a cui si era abituati fino ad allora per il quale e ' senza dubbio piu' facile provare simpatia. Da questo momento il suo diventera' un nome da esporre a caratteri cubitali sui manifesti. Formidabile anche il meno appariscente Fernando Sancho. Da ricordare soprattutto anche per la bellissima colonna sonora di Morricone splendidamente accompagnata dalla canzone di Maurizio Graf.

Filmetto sufficiente,nulla di trascendentale.

mh. Non sarebbe male come spaghetti-western ma, sinceramente, le frequenti incursioni ca*zare nel contesto di una storia sera mi sono sembrate molto stonate...

Filmone in stile spaghetti-western molto lucente e pieno di spunti interessanti. E' il primo film di 4 che racconta la storia di "Faccia d'angelo" e del suo modo particolare di agire. Anni '60, uno dei migliori sul genere in Italia. Da vedere, soprattutto per chi ama questo tipo di western.

Se amate gli spaghetti western, questo non dovete assolutamente perdervelo, è una questione di principio! Ringo, l'eroe per soldi e non per caso, che beve solo latte e uccide per legittima difesa.
La sceneggiatura è di Fernando di Leo!

Brio, scatto. Una sotterranea vena ironica che compensa la violenza

Godibile e divertente spaghetti western che non si prende torppo sul serio.

Il primo Ringo non si scorda mai.
Mitica l'accoppiata Gemma-Tessari, forse uno dei migliori prodotti del western all'italiana.