Marialè è una giovane donna che ha assistito, da piccola, all'omicidio della madre adultera per opera del padre poi suicida ed è rimasta traumatizzata da quelle visioni. Ora, adulta, è sposata con Paolo che la tiene reclusa in un castello a causa dei suoi problemi nervosi. Con questa scusa, la isola dalla vita mondana somministrandole pesanti dosi di psicofarmaci. Una sera, all'insaputa del marito, Marialè convoca alcuni vecchi amici tra cui Massimo, sua vecchia fiamma, per una serata da trascorrere insieme, ma tutto c'è nell'aria tranne la voglia di divertirsi. Il luogo e il comportamento reciproco degli invitati fanno salire la tensione, a cui contribuisce una sorta di banchetto in costume in cui tutti si ridicolizzano e vengono ridicolizzati comportandosi in modo buffonesco. Dopo il banchetto, gli invitati cominciano a morire, uccisi, uno ad uno. La mano omicida è ignota, ma quando il cerchio si restringe solo uno rimane vivo...
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