un sogno lungo un giorno regia di Francis Ford Coppola USA 1982
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un sogno lungo un giorno (1982)

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locandina del film UN SOGNO LUNGO UN GIORNO

Titolo Originale: ONE FROM THE HEART

RegiaFrancis Ford Coppola

InterpretiFrederic Forrest, Teri Garr, Raul Julia, Nastassja Kinski, Lainie Kazan

Durata: h 1.40
NazionalitàUSA 1982
Generecommedia
Al cinema nel Settembre 1982

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Trama del film Un sogno lungo un giorno

Il 4 luglio, festa dell'indipendenza, è il giorno più lungo per Hank e Franny. Lui conosce un'acrobata di un circo, lei ha una storia con un cantante di origini latine. Alla fine tornano insieme.

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Voto Visitatori:   7,74 / 10 (17 voti)7,74Grafico
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Voti e commenti su Un sogno lungo un giorno, 17 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Elfo Scuro  @  23/09/2024 03:48:16
   9 / 10
L'amore esiste solo per gli sciocchi, la lunga giornata del 4 luglio (a Las Vegas) di Francis Ford Coppola. Quando lo stesso Coppola ha ammesso d'essere un grande fan delle opere di Tennessee Williams, in particolare "A Streetcar Named Desire" adattata da Elia Kazan nel 1951, non viene difficile credere che la prova svolta per "One from the Heart" ne sia una diretta estensione, ma non solo. Se la sceneggiatura di Coppola e Armyan Bernstein (suo il soggetto) ritrae una "storiella d'amore" di una coppia in crisi dopo cinque anni di convivenza, tra tresche e segreti sarebbe limitativo soffermarsi su di essa. Esatto, perché il contorno creativo ed evocativo creato dal regista raggiunge grandissime vette di sperimentazione artistica, che non si risparmia tra coreografia (in particolare una scena di ballo elaborata dallo stesso Gene Kelly, tutta da vedere), fotografia di Vittorio Storaro & Ronald Víctor García, colonna sonora di Tom Waits (assieme a Crystal Gayle) e production design di Dean Tavoularis non si risparmia mai e regala uno spettacolo visivo quasi perfetto. Se nel cast troviamo due solide costanti interpretate da Frederic Forrest e una bellissima Teri Garr si aggiungono le variabili amorose rappresentate da una più che mai magica Nastassja Kinski, nelle vesti di una circense, e dal grande Raúl Juliá, a questi vanno aggiunti il solito caratterista d'eccezione Harry Dean Stanton. Il film è stato un flop colossale, un'opera artistica non adatta al tempo in cui è uscita, ma anche dannatamente troppo avanti in cui si possono trovare i dettagli che hanno reso "Mishima" di Paul Schrader e "Paris, Texas" di Wenders altrettanto famosi alla loro uscita. Come "Cotton Club", anche se in misura maggiore, questo film di Coppola dimostra la grande vastità d'intenti cinematografici con il quale il cineasta si applica e se il novello "Megalopolis" sarà capace di offrire anche 1/4 di quanto visto in questo film allora si potrà dire che il vero talento è nella visione delle proprie idee più che nel riscontro immediato del pubblico/critica.

Thorondir  @  21/01/2023 23:44:54
   8 / 10
Tripudio di luci, colori e sentimenti in questa storia d'amore in musica (e immagini) di Francis Ford Coppola. Nella rottura amorosa tra Hank e Frannie, nel loro rincorrersi, perdersi, odiarsi, amarsi, ritrovarsi, non c'è solo una classica storia d'amore, ma un insieme di coreografie, di momenti, di invenzioni cinematografiche che rendono questo film non solo un unicuum nella filmografia di Coppola, ma anche il film in cui il cineasta italo-americano ha cercato di fare spettacolo in modo totalmente diverso rispetto a quanto fatto in precedenza (e rispetto anche a quanto farà in futuro).

VincVega  @  09/09/2022 10:37:04
   7 / 10
Peccato per il flop che ha dato grossi problemi economici a Coppola, perchè "One from the Heart" non lo meritava. La vicenda non è nulla di che, ma per come è stato girato, bisogna dire che siamo su alti livelli, tra regia, scenografie, fotografia e musiche. La pellicola non è tra le migliori del regista italo-americano, c'è qualche momento meno riuscito, ma le scene degne di nota non mancano, una su tutti il ballo in strada. Bravi gli attori, ma forse questo è uno dei motivi dell'insuccesso commerciale, forse con due volti più noti il film sarebbe andato meglio, ma non lo sapremo mai.

DankoCardi  @  25/06/2021 20:13:34
   8 / 10
Sono stato spinto a vedere questo film principalmente dalla stupenda colonna sonora di Tom Waits e Crystal Gayle, con canzoni i cui testi si amalgamano alla perfezione con la storia; in fin dei conti non sarebbe altro che la solita, eterna, contrapposizione tra uomo e donna e le crisi che possono subentrare in un rapporto di coppia. Quello che fà la differenza è lo stile con cui Coppola narra il tutto: come se fosse una favola moderna, con momenti che sfiorano il magico ed anche un adattissimo riferimento al musical che è buona parte della cultura cinematografica americana. Le scenografie sono quasi oniriche e si alternano con le sfavillanti ed appunto magiche luci di Las Vegas. Coppola, poi, offre il meglio di se con continui movimenti di macchina architettati come una danza ed arriva a sviluppare una sceneggiatura con dialoghi ben sviluppati dove si ride, si piange, ci si diverte e si riflette e pazienza se il finale è leggermente stucchevole. Teri Garr e Nastassja Kinsky, oltre ad essere di una bellezza dirompente, dimostrano tutta la loro bravura. Un film bello e diverso che all'epoca della sua uscita, purtroppo, non fu capito e risultò un clamoroso fiasco ma è sicuramente da rivalutare. D'altronde F.F. Coppola (tranne il recente Twixt) non ha mai sbagliato una pellicola.

dagon  @  04/05/2019 10:23:28
   6½ / 10
E' uno di quei film che vorrei amare, ma che non riesco... Dopo Apocalypse Now, Coppola vira verso un film intimista, sperimentalissimo -al tempo- da un punto di vista tecnico (ricordo che che veniva sbandierato come il primo film "elettronico", con riferimento al supporto), che gli costò caro, in quanto dal costo spropositato rispetto agli incassi miseri. Vorrei amarlo, proprio per il coraggio del regista nel cambiare totalmente registro e nello scegliere una storia assolutamente anticommerciale (un po' come fece, precedentemente, con "La conversazione" dopo "ll padrino"), con un cast non di richiamo, ma è proprio la storia ad essere, per me, il punto debole del film. Alla fine, l'apparato produttivo, spesso abbacinante, rutilante, con passaggi Felliniani, risulta totalmente sproporzionato rispetto alla vicenda che racconta. Storaro e Tavoularis fanno miracoli e Coppola si lancia in virtuosisimi registici a go-go, per cui, ripeto, siamo di fronte a un film che va goduto per la sua (splendida) forma ma che è meno soddisfacente in quanto a sostanza.

pak7  @  28/04/2019 09:05:08
   9 / 10
Così all'improvviso un film ti entra nelle viscere e non ne esce film. E' amore a prima vista, uno di quei film "della vita", che non dimentichi facilmente. Una storia bellissima, quando è proprio vero che si ritorna nei luoghi dove si è stati bene (metaforicamente parlando). Coppola regala, una regia tra le più particolari che io abbia mai visto, con sovraesposizioni, scene intrecciate davvero in maniera straordinaria. MERAVIGLIOSO.

1 risposta al commento
Ultima risposta 28/04/2019 09.16.38
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Filman  @  04/07/2014 14:59:52
   7 / 10
L'atipicità di questa pellicola musicale firmata Coppola viene incoronata da tratti drammatici e fuorvianti, farciti di splendide composizioni sceniche, colme di brani cantati indirettamente e trovate registiche di alta qualità, producenti in ONE FROM THE HEART uno sfondo allucinato e di sensibile bellezza.
La qualità estrinseca della pellicola, sorretta da una magnifica fotografia, da una regia pulita, da ottime musiche, recitazioni e scenografie, colma la linearità della storia, figurandola in modo cartonato e appariscente, e oscurando la sua semplicità strutturale, sintomo di una radicazione al genere, poco smussata e caratterizzata, composta da stereotipi e inevitabili ovvietà narrative.
La drammatizzazione del contesto filmico, socialmente e umanamente verosimile, galleggia su una dorata patina sfavillante e ammaliante, romantica e illusoria, per poi concretizzarsi in un triste risvolto sentimentale, strumento di collegamento per la realtà circostante, simbolo di una deviazione dalla propria sognante tipologia filmica.

DarkRareMirko  @  20/04/2014 01:46:03
   8½ / 10
Altra opera sfavillante del grande regista, per i tempi molto costosa, sperimentale ed innovativa (certe scene non le ho mai viste, del genere che tempi e luoghi diversi si intersecano tra loro, un pò come si vedrà in Assassini nati).

Presenti personalità di primo livello: grandissimi Storaro in fotografia e Tavoularis in sceneografia - che ha ricostruito benissimo Las vegas negli studi Zoetrope - (artisti che collaborarono più di una volta con Coppola), Waits collabora riguardo le musiche e le coreografie sono curate nientemeno che da Kenny Ortega, quello di Michael Jackson This is it (si va beh, e anche degli High school musical...)

In effetti lo script non brilla per originalità (soliti tradimenti) ma le musiche sono splendide e le interpretazioni brillanti (Stanton e la Kinski si rivedranno 2 anni dopo in Paris, Texas e fa piacere vedere anche il compianto Raul Julia, discreto pure a ballare).

Un film unico, che mescola musica, dramma, ballo e stili vari ottenendo un risultato quasi ottimo; poco successo di pubblico.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  02/04/2010 10:53:08
   7½ / 10
Il film di Coppola post-Apocalypse now è un progetto curioso,simpatico e,sicuramente,poco capito al tempo della sua uscita.

Pur non amando i musical, le musiche del bravissimo Waits (che interpreterà Renfield nel Dracula di Coppola) sono semplici e rilassanti,molto belle.
La trama è la cosa che meno interessa al regista,difatti è una storiella d'amore trita e ritrita che non offre spunti suggestivi.
Ad essere suggestive e splendide sono sia la Las Vegas palesemente finta e malinconica,sia alcune scene che Coppola dirige con artifici tecnici meravigliosi.
Nastassja Kinski ha uno sguardo che ti butta giù mentre il cast comprende anche un poco utilizzato (purtroppo) Dean Stanton che, proprio con la figlia di Klaus sarà tra i protagonisti di uno dei capolavori di Wenders "Paris,Texas".
Fotografia di Storaro strabordante come anche le qualità visive di Coppola in questo film.
Certo,però,spendere tutti questi soldi per quello che comunque rimane un buon film-musical sembra esagerato...

Invia una mail all'autore del commento Totius  @  20/01/2010 03:13:03
   8 / 10
Capolavoro. Fantastico, onirico, felliniano. Sottovalutato...meglio così. Effetti di speciali stroboscopici, strani, meravigliosi. Le musiche di Tom Waits superlative. Ancora una volta concordo in pieno col grande esperto Kowalski :)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/05/2008 22:36:48
   7½ / 10
Un sogno lungo un giorno è stato l'epilogo di Coppola e della sua Zoetrope: gli scarsi incassi ne decretarono infatti la fine. Un film dalla trama molto semplice ma sviluppata in maniera affascinante alla stregua dei grandi classici hollywoodiani. Ricostruita interamente in studio, Las Vegas è una visione onirica stupefacente dove questa atipica fiaba, vissuta dai due protagonisti, è legata in perfetta simbiosi con la suggestiva colonna sonora di Waits e il lavoro Storaro sottolineandone il lato emotivo. Da recuperare per apprezzare le ambizioni di un progetto forse troppo sperimentale per quel periodo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  18/07/2007 09:42:08
   7 / 10
Audace film di Coppola che con un budget fuori dal comune mette in scena questa commedia-musical molto particolare. La trama è ridotta all'essenziale ed anche alla banalità di un racconto di ripicche tra due innamorati, le peculiarità del film sono nella colonna sonora che porta la firma di Tom Waits, nella fotografia di Storaro e nel voler ricreare un pezzo di Las Vegas completamente in studio. Film originale per quanto riguarda le tecniche usate e molto scarso se si tiene conto della trama o degli attori (a parte L. Kazan), ma naturalmente non erano queste le cose su cui puntava il regista de Il Padrino.

Dick  @  11/07/2007 23:25:00
   7 / 10
Curioso film di Coppola che in una Las Vegas ricostruita in studio e a tocchi di musical con un tono surreale racconta una storia come tante o quasi tra romanticismo, amarezza, tradimento e ipocrisia.
Pellicola sperimentale che da come ho letto fece fallire la casa di produzione del regista e che è stata definita una stramberia senza troppa sostanza.

quaker  @  23/05/2007 00:16:04
   8½ / 10
Fotografia, scenografia, musica da 10; manca un po' il film. E' un gioiello ma non è propriamente e completamente cinema. Nastassja Kinsky bellissima, Raul Julia non eccelso, Teri Garr bravissima (Frederic Forrest un po' meno) in una storia forse volutamente un po' banale, fatta apposta per esaltare immagini di grande effetto e di indubbia suggestione. Basti la scena iniziale, o quelle al chiaro di luna, la prima apparizione di N. Kinsky, le immagini della casa. Però, stringi stringi, rimane il buco di sceneggiatura-trama, storia, insomma non c'è film ma solo bellissime immagini con canzoni stupende, in un'opera tutta girata negli studi, senza un vero esterno.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  12/03/2007 10:21:03
   7½ / 10
E' sempre stato sottovalutato, ma io lo reputo un film davvero nteressante da tutti i punti di vista. Con una visione quasi favolistica, Coppola ricostruisce una città "sogno" tra luci e neon. Splendide fotografia e musica.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  05/12/2005 22:07:18
   7½ / 10
L'escamotage del progetto fallimentare (per il grande pubblico, non certo dal punto di vista artistico) di Coppola è nel GLAMOUR. Una sorta di favola metropolitana che strizza l'occhio a "le tentazioni del dottor Antonio" di Fellini (da "boccaccio 70") e al kitsch abbacinante degli studios hollywoodiani. Ne esce un film che sembra l'esposizione visionaria dell'apparenza sulla realtà, un po' come Simon(e). La Kinski non è mai stata così bella e sensuale, ed è difficile offrire un primo piano di lei meno erotico dei suoi occhi in "cat people" o "gli amori di maria". Il soundtrack di Tom Waits ha il sapore dei cocktail e dei piano - bar dove il fasto si riveste di una nuova tipologia cool. Forse un film troppo moderno anche per l'edonismo anni ottanta, ma ricco di suggestioni visive che col tempo andranno sicuramente rivalutate

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/12/2005 22.12.31
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  30/09/2005 21:00:11
   8 / 10
Io ho avuto la possibilità, in anteprima europea al Busto arsizio film Festival qualche mese fa, di vedere questo film nella nuova versione presentata, ripulita e riaggiustata dallo stesso Coppola col direttore della fotografia Storaro.
Si tratta di un piccolo gioiello del regista del "Padrino", un vero e proprio omaggio al cinema classico, al musical e alla commedia, ed è un film coloratissimo, frizzante e molto divertente. La storia è semplicissima e classica, ma la realizzazione è a dir poco sbalorditiva.

Coppola fece un film anacronistico, volutamente retrò, con la città (Las Vegas) completamente ricostruita in studio e il risultato è una vera e propria favola che rimane in mente sopratutto per la sublime (ed è poco) fotografia (stra-imitata) di Vittorio Storaro.
All'epoca fu un totale fallimento. Vedendolo oggi, sopratutto in questa nuova edizione, si capisce immediatamente che "Un sogno lungo un giorno" è stato il lavoro + incompreso di Fransis Ford Coppola, considerato molto a torto un minore.

A me è piaciuto tantissimo, speriamo che esca in DVD. Tra l'altro nel cast c'è anche una bellissima Natasha Kinski e un bravo Raul Julia.



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