vicious - i tre doni del male (2025)

Niente male, un buon horror che gioca tutto sull'atmosfera e sulla buona prestazione della bella Dakota Fanning che praticamente da sola regge tutto il film. Idea intrigante , un'atmosfera cupa, inquietante e ben costruita riesce a tenere alta la tensione per tutto il film sostenuto anche da una fotografia scura e una messa in scena curata e a tratti disturbante. Il ritmo non cala mai in un crescendo di situazioni sempre più pesanti, non manca qualche jump-scare qua e là e momenti gore. In definitiva mi ha soddisfatto tranne per il finale pur coerente forse un tantino frettoloso e poco incisivo lasciando alcune questioni aperte e una sensazione di incompiuto che smorza l'impatto complessivo del film.

Horror psicologico piuttosto introspettivo in cui non tutto funziona al meglio ma che nel complesso risulta interessante. Brava Dakota Fanning.

Il film non è diretto male perché Bertino dietro la macchina da presa non è l'ultimo arrivato, ma questa storia, in parole povere, mi sembra una seduta dallo psicanalista o di autoanalisi su una donna che effettivamente è malata e depressa, ma difficile da sostenere per un'ora e 45 minuti circa. La scelta della staticità ci sta come impostazione e può piacere o meno, ma bisogna anche dare del sale a ciò che si sta mostrando perché la scatola di legno, alias il metaforone servito sul tavolo, dopo un po' annoia e se la costruzione dell'atmosfera si risolve nella maggior parte dei casi con jump scare telefonati, allora c'è un problema di fondo che il film non riesce a superare. Il difetto maggiore è che non riesce a coinvolgere e la Fanning ci può mettere tutto l'impegno che vuole. Purtroppo tale limite rimane. Secondo me un passo falso per Bertino con un film esteticamente curato, ma dal fiato molto corto.

Abbastanza intrigante ma non irresistibile...
Non brilla per originalità ma non è neppure un filmetto banale, la recitazione della Fanning e la regia di Bertino sono un valore aggiunto.
La sceneggiatura a tratti è confusa però qualche sequenza horror è riuscita e l'atmosfera sempre tesa ed inquietante.
Si lascia vedere e poi anche dimenticare.

Una trama confusa che rende la visione flebile e poco accattivante, mancante peraltro di originalità dato che ogni fotogramma, ogni situazione raccontata ha qualcosa di già visto e di già esplorato in altri film.
In VICIOUS si tenta la carte della metafora: una scatola misteriosa che dovrebbe rappresentare il peso dell'esistenza, il senso d'impotenza e di colpe passate e presenti che rendono la vita e le scelte difficili.
E' un film mediocre, dal mio punto di vista, per quanto riguarda la linearità della narrazione e l'impalpabilità della sceneggiatura che, come accennato, non mostra nessuna grande valenza inquetante e nessuna idea fresca e originale. La protagonista, la brava Dakota Fanning, fa quello che può dato che il film si regge unicamente sulla sua interpretazione, ma pur brava l'attrice americana non è ancora attrezzata per fare miracoli ed elevare un film mediocre a meritevole di considerazione positiva.
Tutto già visto, tutto troppo superficiale, tutto già dimenticato.

C'è tensione per tutto il film,pero in questi generi difficile trovare la motivazione di tutto ciò e quel minimo che si tira fuori forse non e nemmeno veritiera!!!alla fine e guardabile comunque grazie anche alla bravura della protagonista che regge quasi tutti il film da sola

SPOILER