zoo (2007)

Senza dubbio l'argomento suscita un certo senso di timore come sempre di fronte ad un tabù. Tematica da maneggiare con cura che il regista Devor evita nel farlo scadere nel morboso o infarcirlo di particolari scabrosi. Di questo bisogna dargli atto. Tuttavia l'incedere narrativo, differente da un documentario classico, è alquanto soporifero e per quanto mi riguarda non è certo un pregio, proprio per il tipo di tematica trattata. La fredezza del racconto evita inoltre l'esprimere un giudizio sulla vicenda e sui vari fattori coinvolti, però stranamente suscita poco interesse e soprattutto anooia.

Riuscire a rendere palloso un documentario con una tematica del genere era praticamente impossibile ma Devor incredibilmente ce l'ha fatta !
Film verboso all'inverosimile che non analizza a dovere la tematica della zoofilia nè sul piano visivo nè tantomento su quello concettuale, si perde tutto in una serie di inquadrature inutili e dialoghi noiosi che non raccontano nulla di interessante e che soprattutto non approfondiscono affatto la storia di MR Hands, un personaggio che avrebbe meritato un film tutto per se , non fosse altro per l'incredibile morte ( a quanto sembra voluta!) alla quale è andato in contro.
Se gira ancora in rete andatevi a cercare il video in cui veniva inchiappettato da 70 cm di cavallo che è sicuramente più interessante di sta porcata.

Nella sua scabrosità, è ovvio che un tema del genere susciti interesse (per quanto non sia nuovo al documentario, ad esempio il molto più riuscito "Animal Love" di Seidl). è l'approccio, qui, ad essere totalmente sbagliato: una costruzione esagerata in musiche, monologhi, azioni... sembra di assistere ad un inguardabile fiction film. Con la pretesa di essere scabroso, ma riuscendo solo a fermarsi sempre prima per non provocare troppi sussulti. Dà continuamente la sensazione di quella freddezza patinata che ne impedisce comprensione, interesse... Niente.

Ed è noiosissimo.