bloodride - stagione 1 (2020)

Primi quattro episodi meritano la sufficienza,guardabili e decenti ..mentre gli ultimi due veramente brutti e inconcludenti per via della poca durata

Difficile dare un voto univoco ad una serie che non ha una linea narrativa orizzontale ma che è un semplice collage di episodi autoconclusivi, tutto sommato comunque l'opera è in gran parte piacevole, scorre veloce ed intrattiene discretamente.

Come di consueto in questo tipo di serie ci sono episodi più riusciti ed altri meno. Da salvare senza dubbio il primo, per l'ambientazione e l'atmosfera a là PetSematary, ed il quarto che è forse l'unico che avrebbe meritato una maggior durata, utile per approfondire le storie ed il passato dei vari personaggi, mentre il secondo si salva in corner grazie al twist finale tutt'altro che prevedibile. Gli ultimi due invece quasi da buttare: "La vecchia scuola" è uno scialbo mystery horror dove più che la tensione regna la noia, "L'elefante nella stanza" è addirittura peggio visto che, tolti gli ultimi 60 secondi, sembra quasi un episodio di "Detective Conan" e si capisce dove va a parare già dopo qualche minuto (tra l'altro il titolo non aiuta, credo che avrebbero dovuto mantenere l'originale "Office party")

ATTENZIONE: Nel seguente episodio

SPOILER sono presenti episodi di violenza su animali, consiglio di astenersi dalla visione se sensibili

Io questa serie antologica non l'ho trovata così brutta...infine è realizzata in modo decente, non pretende di toccare argomenti "trascendentali", le recitazioni mediamente sono buone e soprattutto gli episodi durano pochissimo!

I soggetti dei vari episodi sono piuttosto classici ed il dipanamento delle storie spesso scontato nonostante qualche colpo di scena non manchi...la regia è abbastanza piatta ed il budget non di certo faraonico.

Comunque ricordano abbastanza gli episodi de "I Racconti della cripta" per via della macabra ironia e di un onnipresente clima sardonico....
Carina la sigla iniziale, buono lo score musicale, location più che discrete.
Il gradimento dei singoli episodi a mio avviso è molto soggettivo ma nel mio caso devo dire che il livello l'ho trovato calare di puntata in puntata ed infatti i primi due episodi mi son piaciuti di più mentre gli ultimi non li ho graditi.

Il sacrificio più grande 6.5
Tre fratelli matti 7
Uno scrittore malvagio 6
Topi da laboratorio 6.5
La vecchia scuola 5
L'elefante nella stanza 4.5

Se l'idea di base era buona, la sua realizzazione è imbarazzante.
Due episodi intrattengono con un minimo di decenza ed hanno una coerenza narrativa (1 e 4). Il 2, il 3 e il 5 sono mediocri, bruttini e scritti maluccio oltre ad essere prevedibili nel peggior senso del termine. Il sesto è vergognoso.
Se è la scrittura assolutamente la cosa peggiore di questo prodotto, anche recitazioni, regie e fotografie difficilmente raggiungono un livello che non si possa definire amatoriale.
Complessivamente il concept di serie (anche se tutt'altro che originale) è da mantenere e preservare, ma questa prima stagione è spazzatura.

Cocente delusione. Episodi troppo brevi per poter sviluppare tensione ed empatia con personaggi e storie. Peccato, perché gli horror ormai escono col contagocce quindi ci si butta sulle serie tv, ma se sono di questo livello meglio darsi ai porno.

Bellissima serie ad episodi horror... Montaggio e fotografia ad alti livelli. Nonostante il budget e di certo non abbia dietro produttori di alto calibro come in Black Mirror, devo dire che mi ha davvero incuriosito.
Episodio migliore senza dubbio quello che riguarda il presidente della società farmaceutica.

Una serie TV horror Netflix composta da 6 episodi autoconclusivi di mezz'ora ciascuno.
L'idea alla base della serie è intrigante, peccato solo che lo svolgimento dei vari episodi è banale,tratta delle tematiche già viste e riviste che risultano in gran parte dei casi prevedibili nei loro svolgimenti.
Si può giusto salvare il terzo episodio, abbastanza originale ed il primo tutto sommato gradevole.
La breve durata degli episodi se da una parte permette di non annoiare lo spettatore dall'altra porta a non approfondire bene gli eventi dando quella sgradevole sensazione di incompiuto e affrettato.