Otis, un comune adolescente britannico figlio di una scrittrice e terapista sessuale di fama nazionale, frequenta l’istituto Moordale insieme al suo migliore amico gay Eric, e Maeve, un’amica che comprende le abilità terapeutiche di Otis e gli propone di diventare il “terapista sessuale” degli studenti della Moordale, previo pagamento.
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In questa seconda stagione regnano ancora con più evidenza la confusione e l'incertezza, non solo sessuale ma anche e soprattutto sentimentale, a cui nessuno è immune, sia adulto che adolescente. Ci sono anche degli aspetti un po' gonfiati che possono far scendere il livello di credibilità, ma tutto sommato i personaggi e le vicende che li interessano riescono a non far calare l'attenzione nello spettatore, mantenendo il dicreto grado di coinvolgimento presente nella prima stagione.
Una serie che si pone come un teen drama un po atipico, in quanto ha il pregio di trattare il tema della sessualità in maniera un po più intelligente, seppur grottesca ed alla lunga un po eccessiva. La sufficienza un po superiore gliela affibia per i personaggi, tutti piuttosto diversi, sfaccettati ed interessanti. Questa seconda stagione risulta ovviamente superiore alla precedente, prendendone tutto ciò che mancava ed evolvendolo. Infatti vi è una maturazione dei personaggi, le vicende cominciano ad essere più serie e meno grottesche di prima, anche se il personaggio della ragazza ninfomane poteva essere un po messo in secondo piano. Spero in una continuazione sempre più matura, sempre che ce ne sia una (e lo spero)
Wow, che salto di qualità con la seconda stagione, secondo me Sex Education 2 è veramente bellissimo! Sembra quasi che i produttori abbiano letto il mio commento su filmscoop, e mi abbiamo voluto ascoltare... Le tematiche sono trattate benissimo, si parla di clamidia, asessualità, genitorialità, amicizia, pulsioni, molestie e un sacco di altre cose... tutto come sempre condito da humor, fotografia splendida e professionalità nella regia. Sono veramente contento di non aver voluto trascurare questa serie, perché ha mantenuto le promesse del titolo senza essere banale o volgare, battendo di netto la prima stagione che sembrava non essere all'altezza. Da guardare a cuor leggero e rimanerne incollati.