Voto Visitatori: | 7,39 / 10 (9 voti) | Grafico | |
Dopo essersi affermato come attore giovane in numerose pellicole leggere degli anni Trenta, Vittorio De Sica, quasi quarantenne, debutta dietro la macchina da presa. "Maddalena zero in condotta", prima regia importante di De Sica esce sugli schermi quando l'Italia è già entrata da diversi mesi nel secondo conflitto mondiale, anche se nella vicenda nessuno se ne avvede.
La storia imbastita è una tipica "commedia degli equivoci" di stampo ungherese perché, così come avviene con "Mille lire al mese" dell'anno precedente, la sceneggiatura si basa su commedie ungheresi, anche se in questo caso l'azione si svolge a Roma.
De Sica è anche attore e contemporaneamente, rivelando doti da commediante classico, veste i panni del protagonista, ma anche del padre e del nonno di questi. Nella storia ci sono molti tipi o caratteri tipici del canovaccio classico delle storie leggere: il giovane amoroso simile per carattere e atteggiamenti a De Sica, la ragazza svampita, il burbero dal cuore buono (il bidello della scuola dall'accento romanesco doppiato da Aldo Fabrizi), la giovane vivace e di buon cuore, la timida impacciata.
Ambientato nel mondo della scuola come altre pellicole contemporanee, il film è una satira sottile nei confronti dell'istituzione scolastica che è vista come stantia e poco adeguata ai tempi. I professori sono personaggi caricaturali che non hanno attinenza con la realtà in cui si trovano a vivere: l'insegnante di educazione fisica è di fatto inabile al suo ruolo perché non in perfetta salute, la direttrice della scuola, burbera ma in fondo buona, è tuttavia una miope burocrate che è incapace di flessibilità, la giovane docente protagonista della pellicola è timida e priva del nerbo giusto per reggere una scolaresca che tra l'altro è sicuramente di livello socio-economico superiore rispetto a quella degli insegnanti (in una scena la professoressa in casa ha il grembiule per svolgere le faccende di casa mentre la giovanetta Maddalena ha cameriera e maggiordomo).
La pellicola vede l'affermazione della giovanissima Carla Del Poggio, poi moglie del regista Lattuada, all'epoca appena quindicenne. Maddalena è una ragazza sveglia ma con scarsa voglia di studiare perché considera inutile il mondo della scuola, contrapposta alla compagna "privatista" dal classico birignao di ragazza di nobili origini e prototipo della fanciulla "perbene" dell'epoca, passiva e in totale mercè degli altri.
Di Maddalena piace la sua volitività, ma la conclusione della storia che la vede convolare a nozze la trasforma nella donna di regime destinata a essere madre e sposa.
Commedia d'antan, poco gradita a molti per la recitazione un po' stantia e rigida, ma comunque ancora vedibile per la vicenda leggera e le situazioni a incastro inserite da De Sica. Il regista è ancora in progress in questo film, ma già mostra le doti che lo renderanno uno dei grandi del nostro cinema.
Commenta la recensione di MADDALENA ZERO IN CONDOTTA sul forum
Condividi recensione su Facebook
Recensione a cura di peucezia - aggiornata al 13/02/2013 15.42.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
Ordine elenco: Data Media voti Commenti Alfabetico
in sala
archivio