Voto Visitatori: | 6,61 / 10 (109 voti) | Grafico | |
Appena recuperato da un carcere di massima sicurezza russo, Ethan Hunt (Tom Cruise) viene coinvolto in una missione giŕ compromessa, che richiede di recuperare informazioni riservate all'interno del Cremlino.
Durante l'operazione, un attacco terroristico fa saltare il palazzo del governo russo e la colpa ricade sull'IMF, che viene immediatamente dismessa (tramite il Protocollo Fantasma del titolo), mentre i rapporti tra USA e Russia tornano ai livelli della guerra fredda e Cobalt (Micheal Nyqvist), ex-agente russo, responsabile dell'attentato, minaccia di scatenare un conflitto nucleare.
Senza copertura, senza supporto e con una squadra messa insieme dagli eventi (due membri operativi non affidabili e un ambiguo analista), Hunt deve correre contro il tempo per chiarire la propria posizione e scongiurare il disastro nucleare.
La Mission: Impossible, stavolta, č ancora piů Impossible: tutta la divisione IMF č stata chiusa (č il Protocollo Fantasma del titolo) dopo che un attacco terroristico al Cremlino ha di fatto azzerato i rapporti tra USA e Russia. I sospetti ricadono sulla squadra di Ethan Hunt, che deve scagionarsi e - tanto per complicare un po' le cose - salvare il mondo dal disastro nucleare, con mezzi limitati, senza copertura e senza supporto.
La sospensione dell'incredulitŕ va in tilt ancor prima dei titoli di testa, ma il bello č proprio questo: "Mission Impossible: Ghost Protocol" non tenta mai, nemmeno per un momento, di essere realistico e coerente. Al contrario di tanti, pessimi, recenti blockbuster, Brad Bird e Tom Cruise costruiscono una velocissima sequenza di scene spettacolari e divertenti, in un crescendo di ritmo e tensione che perň s'inceppa al momento di tirare le fila, con un anti-climax conclusivo non all'altezza.
D'altra parte la sceneggiatura non č l'elemento piů forte del film - non che debba esserlo - ma l'ultimo atto risulta affrettato e un po' scontato: d'altronde č difficile pensare che la missione non venga portata a compimento...
Brad Bird esordisce alla regia di un film live-action dopo anni di Pixar, ma si potrebbe quasi affermare il contrario: che sia cioč Tom Cruise ad esordire in un film de "Gli Incredibili". I dispositivi tecnologici a disposizione del team sono talmente poco credibili (e altrettanto originali) che si ha a piů riprese l'impressione di assistere ad una parodia, piů che ad un film. L'espediente utilizzato all'interno del Cremlino per ingannare una guardia seduta in fondo ad un corridoio č veramente assurdo (diciamo, Impossible) ma altrettanto cool e complicato da usare che la sequenza ne guadagna sia in spettacolaritŕ che in divertimento.
Altra riuscita trovata - vero punto di forza del film - č proprio l'autoironia che sin dalle prime sequenze accompagna le fasi meno verosimili dell'azione. E' un modo per non prendersi sul serio ma anche per sottolineare che lo scopo č l'intrattenimento, puro e semplice.
Pochissimi i rimandi agli episodi precedenti (Ving Rhames appare solo per un cameo): il film č un episodio a sé stante che nella mitologia della saga introduce l'agente Brandt (a cui tocca anche un remake della scena iconica di Cruise appeso a pochi centimetri dal suolo nel primo film), interpretato dal sempre convincente Jeremy Renner. Si vocifera che possa sostituire Cruise nei capitoli successivi della saga, ed alla sua storia personale in effetti č dato molto spazio.
Il cast č completato da Simon Pegg (che riprende il suo ruolo dal terzo episodio, solo che ora č un agente operativo, anche se un po' maldestro) e Paula Patton, che ci mette la quota rosa e qualche scena remotamente sexy per ricordare a tutti che in fondo, non siamo veramente alla Pixar. Il villain di Micheal Nyqvist č noioso e banale, e la prova del protagonista dell'originale trilogia di "Millennium" č piatta ai limiti del sopportabile.
E' l'unico vero difetto - oltre al giŕ citato finale - di un film riuscito, certamente non memorabile, molto lontano dall'originale di Brian De Palma, ma che segna un nuovo inizio per la saga e deve essere considerato un nuovo punto di riferimento per i film del genere (dai vari Bond ai film di supereroi), che spesso hanno il difetto di prendersi eccessivamente sul serio o di puntare troppo sul brand invece che sul film e dimenticare che la vera missione č quella di intrattenere il pubblico quando si trova in sala, non solo durante il trailer e i virali.
Commenta la recensione di MISSION: IMPOSSIBLE - PROTOCOLLO FANTASMA sul forum
Condividi recensione su Facebook
Recensione a cura di JackR - aggiornata al 16/02/2012 18.33.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
Ordine elenco: Data Media voti Commenti Alfabetico
in sala
archivio