16 years of alcohol (2003)

Un film molto carino, e soprattutto molto curato.

Si fa notare ben presto allo spettatore per molte cose:
- una bella colonna sonora (beh l'isoletta GB colpisce sempre)
- degli attori bravi, soprattutto il protagonista
- per il suo minimo (da chi apprezzato, da chi no) "citazionismo" a grandi come "Arancia meccanica" e un pochino Trainspotting, ma che non vuole assolutamente fare una fotocopia del film, anzi tutt'altro
- Fotografia decisamente ottima
- Fascino British
- e per una città un pochino dark, Edimburgo, dai vicoli ciechi piena di fantasmi. Quelli del passato che tentano sempre di rientrare nelle vite del presente.

Una bella storia che parte come una favoletta rovesciata (/una parabola), e va a finire ai giorni nostri, nel presente. Una storia per finire anche retorica, ma che soprattutto trae spunto da pensieri ed emozioni comuni del vivere, crescere e quanto sia facile perdersi in un bicchier d'acqua, legandosi a dipendenze che mai vorremmo che ci accompagnassero. Tratta di piccoli gesti, e di quanto questi siamo importanti per se stessi, quando ti danno quel pizzico di soddisfazione, speranza e desiderio di scoprire altro. Piccole cose, che costruiscono la nostra vita. Quando le vedo rappresentate in un film, che sembra essere oltretutto molto sentito e legato al regista (a suo fratello, o a se stesso?)... beh... sarò un sentimentalista, ma mi piace molto vedere simili prodotti.
Merita sicuramente una visione, e spero tanto che qualcuno abbia la cortesia di ridare in mano la cinepresa a questo Richard Jobson.