amsterdamned (1988)

Thriller di stampo poliziesco di fine anni 80.
E di quegli anni ha sicuramente l'atmosfera resa ancora più affascinante da una Amsterdam pazzesca.
Sviluppo lineare della trama e ritmo discreto.
Mezzo voto in più per la fotografia.

Se togliamo la scena iniziale della prima vittima appesa nel canale e la sua interazione con la barca, assistiamo a 80 minuti noiosi di nulla... poi, dalla celeberrima sequenza dell'inseguimento nei canali, in effetti, davvero notevole, il film si anima un pò e si riprende nel finale, ma onestamente, per quello che offre, quasi 2 ore di film sono senza senso.....

Amsterdamned è stato scritto e diretto da Dick Maas (che compone anche la colonna sonora), a 5 anni di distanza dall'ottimo Ascensore. Nel cast sono presenti Huub Stapel, Monique van de Ven, Serge-Henri Valcke, Hidde Maas, Wim Zomer e Tanneke Hartzuiker. La fotografia è di Marc Felperlaan. Il duro detective della polizia Eric Visser (Stapel) si propone di catturare un raccapricciante serial killer che sta terrorizzando i canali di Amsterdam, apparentemente dall'acqua stessa...Se dovessi elencare i generi che questo film omaggia potresti restare qui per un bel po' di tempo, mentre qualsiasi tentativo di classificarlo come un pezzo di genere specifico è pura follia. Il punto di forza del film di Maas è che riesce a fondere con successo una serie di filoni filmici con grande effetto, proponendo persino dialoghi deliziosamente umoristici tra suspense e imbrogli omicidi. Partendo dal punto di vista unico di avere un serial killer che opera da sotto le acque del sistema di canali di Amsterdam, questo dà alla foto una propria identità. Certo, alcune delle sequenze sono state provate e testate altrove (in particolare un superbo omaggio a "Nightmare, dal profondo della notte") ma Maas le unisce con un brio elettrizzante che è aiutato dalle lenti colorate di Felperlaan. I personaggi sono ben impressi in un modo concreto, dando loro un realismo terreno e vulnerabile che è rinfrescante. Mentre alcune scene sono di suspense/spaventose perché sono lasciate esclusivamente alla suggestione rispetto allo spettacolo e al racconto che inducono il sangue. È una scelta coraggiosa questa da parte di Maas di non deragliare apertamente sul giallo/slasher nei confronti del suo pubblico, ma scegliere solo di 'stuzzicare' per mantenere viva la componente del mistero si rivela una buona decisione. Ci sono alcune scene davvero fantastiche su cui attirare l'attenzione qui. Il corpo di una vittima insanguinata viene letteralmente sfilato a bordo di un battello turistico, un lungo inseguimento in motoscafo adatto per un film di James Bond e la pesca a strascico del detective Visser attraverso i tunnel sotterranei di Amsterdam compongono una messa in scena horror di qualità. Ci sono prove positive qui che il regista conosce il proprio stile. La recitazione è un miscuglio, ma non c'è colpa di Stapel come nostro uomo principale. Infonde al detective Eric Visser una risolutezza da film noir d'acciaio che è molto coinvolgente, anche se guarda all'affare come un futuro Vincent Cassell. Come variante principale femminile, Monique van de Ven (Laura) è sensuale senza essere palese e fornisce un elegante accompagnamento ai bordi più robusti di Stapel. Purtroppo il finale è una specie di delusione, non tanto nella rivelazione, ma nella rapidità di tutto, sembra affrettato e mal pensato, soprattutto considerando che la storia dura poco meno di 2 ore. C'è anche il problema della pesante colonna sonora a base di synthesizer, che mentre era stata un punto fermo di molte produzioni degli anni '80, nel 1988 sembrava già molto vecchia. Piccole lamentele, però, perché questo è un revenge/thriller olandese molto intelligente e ben congegnato, con questa sorta di vendetta sulla società che finisce per coinvolgere persone innocenti che devono essere massacrate. Le riprese subacquee furono effettuate nell'Oostvoornse Meer presso Rotterdam in quanto i canali di Amsterdam non erano adatti. Un battello fu fatto affondare appositamente per il film: il relitto giace a 15 metri di profondità presso l'Europoort Dive Center e da allora è divenuto meta di immersioni. Alcune singole scene furono riprese nel lago Sloterplas di Amsterdam.

Discreto B-movie, bella la scena dell'inseguimento per i canali

Dai ragazzi, è bellissimo! A me ha sorpreso veramente in positivo. E' un film che chiaramente non si prende sul serio, sfiora tante volte il trash senza però mai entrarci, resta sempre al confine tra thriller, quasi horror, con però ironia quasi dark e poi azione ed inseguimenti pazzeschi, quello in motoscafo è geniale. Il tutto ambientato ad Amsterdam. Un quasi B movie fatto coi fiocchi. Boh, per me nel suo genere è bellissimo e riuscitissimo.

Thriller made in Amsterdam che quasi sembra voler ricalcare Lo Squalo ma in versione umana.Il modus operandi del killer è intrigante,la regia decisamente più competente che nel precedente "L'ascensore"(belle le riprese acquatiche,e l'inseguimento in macchina e quello obbligatorio nei canali in motoscafo)e i personaggi sono un pò più curati.Peccato che gli omicidi di persè siano perlopiù incruenti(esclusa l'ottima sequenza del cadavere appeso al ponte che striscia sull'imbarcazione sporcandola di sangue)o non si vedano,e che il finale sia tirato per le lunghe.Inutili i siparietti dedicati alla figlia dell'ispettore e all'amico veggente.Ad ogni modo un decoroso prodotto di genere,che non scontenterà i fan.

Thriller horror olandese non eccelso ma godibile diretto da Dick Maas nel 1988.
Ad Amsterdam un sub-killer semina il panico uccidendo persone fra i numerosi canali della città , un detective (bravo Huub Stapel,attore feticcio di Maas) cercherà di risolvere quanto prima il mistero.
Questa è la semplice trama,che fra thriller ,giallo,horror e azione riesce ad intrattenere a dovere. A spiccare sono il particolare modus operandi del killer,un'ambientazione perfetta per il suddetto villain e una lunga sequenza d'inseguimento fra motoscafi nei canali della città davvero magistrale.
Da rivedere un ritmo non sempre elevato , qualche passaggio di scrittura non proprio riuscito ed un finale affrettato.
Buona la fotografia notturna, alcune uccisioni sono originali e lo score musicale composto dallo stesso regista funziona benchè non sia nulla di memorabile.
Dunque un discreto prodotto che vale una visione.

In un'affascinante Amsterdam, occhi mascherati danno vita al pelo dell'acqua dei suoi canali...spiano, angosciano, attaccano. Incipit di una grande promessa che via via si smembra più dei cadaveri. Ingenui poliziotti, detective "distratto", sedute psichiatriche, inseguimenti snervanti ed esplosivi...colpo di scena, ma la storia continua. Sospetti, triste destino, pre-finale inaspettato che porta la pellicola alla sufficienza. Deludente.

Davvero una sorpresa questa pellicola dell'olandese Dick Maas.
Nonostante il budget ridotto, il film è girato benissimo e raggiunge il culmine nell'inseguimento tra motoscafi nei canali, degno del miglior James Bond.
Un'Amsterdam fredda e sporca fa da contorno a una storia che mantiene alta l'attenzione per tutta la durata della pellicola.
Peccato per il finale un po' deludente.

B-movie niente male.
L'inseguimento in motoscafo è fantastico, sviluppo di trama discreto anche se abbastanza prevedibile.
La tensione non cala mai ma il finale risulta un po' deludente.
Largamente sufficiente.

Un thriller dai connotati slasher dal Dick Maas di "De lift"...di certo ama la propria nazione perché ci tiene molto a raccontare e mostrare quanto più possibile di Amsterdam! Sarà forse un film a basso costo ma non sembra visto l'impegno profuso e penso al bellissimo e lunghissimo inseguimento tra i canali della città ad esempio ma anche agli inseguimenti cittadini.
La sceneggiatura non è certo ineccepibile e vi sono errori grossolani...su tutti

SPOILER
ma comunque almeno il film ha una trama che si discosta dalla banalità essendo ambientato tra sporchi canali e avendo a che fare con il mondo dei sommozzatori!
Molto buona l'interpretazione di Huub Stapel nel ruolo del detective Eric!
Regia di qualità, basti vedere la sequenza d'apertura, con tante buone situazioni alcune delle quali inquietanti e malsane.
Peccato per la colonna sonora dello stesso Maas che non è sempre valida.
Non mi ha entusiasmato ma fa la sua figura a conti fatti!

Più che allo Squalo di Spielberg, offre forse più rimandi al Mostro della Laguna nera di Jack Arnold di cui Amsterdamned può essere considerato un omaggio, che offre una la cornice dei canali di Amsterdam per imbastire questo thriller dall'assassino piuttosto inusuale nella sue caratteristiche. Maas non è un regista che mi faccia impazzire, ma sa fare bene il suo mestiere e tutta la sequenza di inseguimento in motoscafo è molto bella e tesa. I difetti sono nella sceneggiatura dalle troppe digressioni che spezzano il ritmo narrativo con delle sottotrame inutili e poco funzionali alla storia.

A dimostrazione che il cinema olandese non è solo Verhoeven, Dick Maas si diletta in questo buon thriller di matrice classica che vede protagonista un ispettore di polizia alle prese con un killer sommozzatore. I punti di forza del film sono i due inseguimenti e la visione di un'Amsterdam che non ti aspetti, fatiscente, sporca e squallida. Considerando i limiti di budget che questa produzione ebbe il giudizio non può essere che positivo. Finale non banale. Una pellicola da rivalutare e consigliare.

Non mi ha entusiasmato: bella l'ambientazione, assolutamente favoloso l'inseguimento in motoscafo tra i canali; è proprio la storia a non suscitare alcun interesse, ed il finale è totalmente insipido.
Inoltre i comportamenti ed i dialoghi a volte sono al limite dell'irritante.
Insomma, si potrebbe tranquillamente evitare se non fosse per quell'inseguimento, che avrebbe fruttato un 8 pieno ad un film che fosse stato anche solo decente.

Davvero un buon thriller questo "Amsterdamned", originale e ben fatto. Ottima l'idea di un killer sommozzatore che emerge dalle acque per mietere vittime. Coinvolgente, ben dosato tra violenza tensione e divertimento, e con uno spettacolarissimo inseguimento in motoscafo tra i canali della famosa capitale olandese. Scade un pò nel finale frettoloso (non che sia brutto, è che forse necessitava maggior approfondimento); ma tutto sommato, è un prodotto che va bene anche così.

Da recuperare sia questo che il precedente lavoro di Maas, il buon "L'Ascensore".

Sulla scia del film l' ascensore Dick Mass propone un buon thriller caratterizzato da elementi horror e da una sceneggiatura originale come quella di un sub che gira per i canali di Amsterdam uccidendo innocenti persone , mentre la polizia cerca elementi per chiarire chi sia l omicida .
buona l interpretazione da parte di huub stapel e i dialoghi molto spesso mi sono sembrati davvero ottimi conditi anche da un buon doppiaggio . quello che risalta allo cchio subito e sicuramente la scenografia con Amsterdam mostrata in tutte le sue maniere sia di notte che di giorno . ovviamente in mezzo a molti pregi ho trvato due difetti : il primo sicuramente alcune scene d azione poco reali che difficilmente potrebbero succedere e il finale che me lo aspettavo piu lungo e non un qualcosa di 2 minuti e basta .

Bel thriller olandese con ottime scene d'azione. Bella la trovata del sub, quasi fosse un mostro della palude moderno.

Ma dai è proprio bello questo Amsterdamned! E poi è colmo di battutine pietose ahahah! Divertente!

Eheheh, mezzo punto in più glielo do per l'inusuale quanto interessante (almeno per me) ambientazione in una delle mie città preferite (quanti ricordi...), che viene peraltro mostrata in quantità soddisfacente.
Per il resto il film scorre bene, l'impianto è da giallo classico, e le sequenze interessanti non mancano.
Però, ripeto, il mio voto è un po' influenzato dal mio amore per quella città.

Discreto thriller con difetti riguardo alla logica di eventi e personaggi, ma con più di un pregio per quanto riguarda regia e qualità delle sequenze.

Più di un buco nella sceneggiatura, ma certe scene son di grande effetto (tipo quando l'assassino sfigurato scopre la propria identità o l'inseguimento).

Lo mandan spesso in televisione su reti private e/o secondarie.

Da vedere, non lasciatevelo scappare.

Molto bello, dello stesso talentuoso regista, anche l'horror L'ascensore.

Discreto thriller, il cui livello di tensione si mantiene sufficentemente per tutto il film.
L'ambientazione é molto bella; spettacolare la scene dell'inseguimento in motoscafo lungo i canali di Amsterdam.
Difetta un po' a livello logico, per esempio non si capisce perchè il killer uccida; peccato per il finale, pieno di forzature, e fatto in maniera molto sbrigativa.

Maas è davvero un regista originale. Nell'83 ha girato il piccolo cult De Lift (L'Ascensore), che era già la prova della sua mente innovativa. A distanza di 5 anni è riuscito, con Amsterdamned, ad ambientare Lo Squalo nei canali della capitale olandese, aggiungendoci il mistero dei thriller all'italiana, il body-count degli slasher e l'azione dei polizieschi. Azzeccate non poche sequenze, e tensione quasi sempre mantenuta su livelli alti. Senza troppe pretese, intrattenimento assicurato.

pellicola decorosa, è da molti considerato un cult ma lungi da me conoscerne i motivi. comunque il titolo spacca di brutto.

thriller anni 80....qlk buon spunto, serial killer subacqueo, qlk sussulto...
insomma una pellicola accettabile..bello l inseguimento nei canali cosi come l ambientazione ad amsterdam...
sufficiente.6.

Storia vecchissima, però l'ambientazione lo rende un film originale.
Tra l'altro è indubbiamente emozionante e ricco di tensione, ed è diventato famoso per uno spettacolare (e fantastico) inseguimento tra i canali di Amsterdam.
Direi più che discreto.