bloody murder 2 (2003)

La principale prerogativa del film è senz' altro quella di riportarti indietro nel tempo, agli inizi degli anni '80 quando le pellicole di questo genere furoreggiavano come non mai.
Difatti se si ecludesse qualche piccolo particolare tecnologico, sembra proprio che sia stato messo alla ghiaccio o meglio in quarantena fino alla sua data di uscita cinematografica.
Scherzi a parte, il vedere le tanto amate location boschive, i racconti orrorifici fra teenager davanti ad un falò, il costante frinire dei grilli durante le notti e tutti quegli ingredienti che da sempre contraddistinguono un camp-slasher, che amici e colleghi orrorofili conoscono a menadito, è per me un colpo al cuore. Lo so di essere frivolo mentre dico queste cose ma ne ho sempre subito il fascino. Che ci posso fare?
La pellicola in questione è ultracitazionista: c'è chi si chiama Jason, chi Angela (che non deluderà), la maschera bianca monoespressiva, il nome Trevor Moorhouse, la motosega e l' immancabile coltellaccio stile Mike......., insomma che volere di più? Alcuni omicidi sono piuttosto cruenti e visto il budget anche ben fatti, però tra depistaggi vari, non mancano anche i cosidetti momenti soporiferi che tolgono il ritmo.
Infine, per dire una cosa di carattere generale che infastidisce è che il primo capitolo (a detta dei pochi che lo conoscono comunque inferiore a questo) è inedito in Italia, al pari di molti altri lungometraggi di genere datati ma anche recenti che noi conosciamo molto bene. Così non và proprio bene.
Lo consiglio solamente ai patiti del sottogenere, un pò meno agli altri.