bunshinsaba (2004)

Horror coreano diretto da Ahn Byeong-ki (regista del pessimo "Phone") nel 2004.
I problemi principali di questo film stanno nella trama poco originale, e nella regia che si rivela incapace di sviluppare i pochi aspetti interessanti e convincenti della storia,che risulta così poco coinvolgente e quasi del tutto priva di tensione.
Buona invece l'atmosfera,piuttosto morbosa ed inquietante.
Alla fine non è un brutto film,non riserva grosse sorprese ma riesce a farsi vedere senza annoiare troppo,una visione gli si po anche concedere.

E' l'ignoranza e la non accettazione del diverso a generare gli incubi e i fantasmi più vendicativi.
Forse un po' troppo articolato nella parte finale, che comunque mostra un forte impatto emotivo, il film di Ahn Byeong-ki non è riuscito ad entusiasmarmi del tutto, mostrandosi carente dal punto di vista dell'originalità e del fattore gore che non viene evidenziato bene.
La classica ghost story che cerca il colpo ad effetto ma che invece non riesce ad essere del tutto convincente.
Poteva essere migliore.

Non capisco la media così bassa...! Il film ha una trama molto bella (ricorda Silent Hill,anche se questo film viene 2 anni prima), degli attori/attrici veramente bravissimi,qualche scena splatter che non guasta mai,una buona colonna sonora,un lato tecnico perfetto!!
Quindi è assolutamente consigliato!

Non mi ha convinto per niente: la storia di fondo mi ha lasciato abbastanza indifferente; troppi nomi e volti tra i quali districarsi (e per noi occidentali è una prova davvero ardua); certe volte la velocità di alcune dinamiche non lasciano il tempo di fare una riflessione su ciò che ci è appena stato proposto; inoltre mi ha annoiato parecchio e,purtroppo, a differenza delle altre pellicole coreane del genere, manca quel colpo di coda finale che di solito fa guadagnare un paio di voti al film. Decisamente meglio "Phone".

Dopo il buonissimo Phone Ahn Byeong-ki firma un film che mi è piaciuto moltissimo, nonostante non ami molto sedute spiritiche, ipnosi ecc il film non è mai banale e non cade mai nel trash ma tutto questo serve a raccontare una storia di terrore ma anche molto triste.
La storia di questa maledizione invocata dicendo la parola Bunshinsaba è molto bella ma lascia spazio, come detto, anche ad una velata tristezza.
Il film scorre via molto velocemente (cosa assai rara) e di fatti dopo un'ora sembra di aver capito tutto e che il film non abbia più nulla da raccontare, invece la vera vicenda e la vera maledizione devono ancora essere spiegate.
Una madre ed una figlia vissute 30 anni prima, una maledizione legata alla loro morte che colpi il villaggio, il tutto ritorna in cerca di vendetta, il tutto grazie a
Bunshinsaba. Assolutamente consigliato.

La storia di questo film gira attorno alla parola "Bunshinsaba" una filastrocca usata per richiamare i morti. I punti forti del film sono assolutamente l'inizio, dove assistiamo ad una terrificante seduta spiritica, e la fine, che commuove più che spaventare. Dopo una parte centrale un po lenta il film prende la strada giusta e il regista ci trascina in un inferno colmo d'odio e vendetta, con morti e possessioni ben realizzate!. Thumbs up!

sono il primo a commentare :D

dunque...buon film (rispetto agli altri del regista, escluso il bel "PHone"...), impregnato di un'atmosfera morbosa e di buone scene splatter.
non mi ha convinto appieno, ma la sufficienza è raggiunta