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Brutto. Brutto brutto ma brutto veramente. Comincio veramente a pensar male di questo regista-sceneggiatore, e comincio a chiedermi se "il Senso senso" e, in misura minore, "The village" non gli siano venuti per caso...A me sta bene che ci sia una catastrofe naturale, sta bene lo stereotipo del gruppetto di fuggiaschi che viene falciato gradualmente dalla minaccia, sta bene anche la mancata spiegazione di tutti gli eveni a cui assistiamo (vedi voto che ho dato ad un film volontariamente inconcludente come "Cloverfield"), ma ciò in cui non transigo sono le sceneggiature ridicole ridicolmente recitate. E se è vero che molti film con paurosi buchi nella sceneggiatura raggiungono la sufficienza per la prova maiuscola di qualche signor Attore che salva il piattume generale, qua il nostro eroe Wahlberg, comunicativo come una lavastoviglie, non fa altro che rendere ulteriormente insopportabile una vicenda che ha in qualche scena splatter il punto di massimo coinvolgimento per lo spettatore. Assurdi e patetici i pallidi tentativi di ficcare, in mezzo alla tragedia, l'allontanamento-riavvicinamento dei due protagonisti in evidente crisi coniugale (lei è una Zooey Deschanel inadeguata di cui salvo solo i bellissimi occhi, sperando non siano delle lenti colorate...). Film incollocabile in nessuna categoria che si rispetti, evitatelo
Ma quanto ho sperato che Whalberg fosse uno dei primi ad ammazzarsi, la morte dell'apparente protagonista a metà film poteva rappresentare una novità...