favolacce regia di Damiano D'Innocenzo, Fabio D'Innocenzo Italia, Svizzera 2020
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favolacce (2020)

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locandina del film FAVOLACCE

Titolo Originale: FAVOLACCE

RegiaDamiano D'Innocenzo, Fabio D'Innocenzo

InterpretiElio Germano, Tommaso Di Cola, Giulietta Rebeggiani, Gabriel Montesi, Justin Korovkin

Durata: h 1.38
NazionalitàItalia, Svizzera 2020
Generedrammatico
Al cinema nel Maggio 2020

•  Altri film di Damiano D'Innocenzo
•  Altri film di Fabio D'Innocenzo

Trama del film Favolacce

Una calda estate in un quartiere periferico di Roma. Nelle villette a schiera vivono alcune famiglie in cui il senso di disagio costituisce la cifra esistenziale comune anche quando si tenta di mascherarlo. I genitori sono frustrati dall'idea di vivere lì e non altrove, di avere (o non avere) un lavoro insoddisfacente, di non avere in definitiva raggiunto lo status sociale che pensavano di meritare. I figli vivono in questo clima e ne assorbono la negatività cercando di difendersene come possono e magari anche di reagire.

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Voto Visitatori:   6,22 / 10 (23 voti)6,22Grafico
Miglior montatore (Esmeralda Calabria)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior montatore (Esmeralda Calabria)
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Voti e commenti su Favolacce, 23 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

mauro84  @  30/05/2023 22:40:19
   7 / 10
Stasera mi sono recuperato la visione di questa chicca del cinema italiana.
Un film drammatico, molto pesante, un vero pugno nello stomaco per certi versi, sebbene la storia non sia affatto semplice e sto modo di lasciar parlar dialettale, romano, trasmette "tanto".
Nel complesso è un film disturbante e che qua e là fa rimaner scioccati.
Finale drammatico..

Piaciute location, fotografie e scenografia. Premio di Donatello meritato.

Elio Germano: una garanzia del cinema nostrano, piace e convince.
(resto del cast non lo "conosco" ma l'ho apprezzato parecchio.

La coppia di fratelli italiani in regia scrivono una drammatica favola nera, romana, italiana, una chicca "devastante". Notevole il loro egregio lavoro.

Una Signora Favola Nera. Il vero volto del cinema italiano è questo.

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Thorondir  @  12/05/2022 11:38:28
   7 / 10
Un'atmosfera sospesa, quasi da luogo irreale (e invece tremendamente reale). Uno scenario da fiaba horror in cui raccontare il mondo deviato dell'oggi, di una piccola-borghesia (ma anche di strati più poveri della società) delirante, anaffettiva, incapace di amare e di comprendere. Se i bambini sono spauriti, guardano il vuoto, imbelli, i loro genitori sono violenti, fuori dal mondo, grotteschi (gli uomini molto più dei maschi, le donne hanno mantenuto un minimo della loro umanità di madri). È un mondo apparentemente fiabesco in cui si spera che ci si becchi il morbillo dagli altri, in cui si guarda al sesso come forzatura giovanile (e totalmente meccanica), in cui si sognano le vacanze bene ma si deve riparare sulla piscina gonfiabile in giardino (con annessi pidocchi). Eppure in quella apparante fiaba da mondo non reale c'è tutta la realtà dei nostri giorni, in particolare nelle periferie delle grandi città: ragazze madri in difficoltà, padri disoccupati (e spesso violenti) ma con le polo da centinaia di euro. Un mondo nero dell'oggi in cui l'evento disturbante è sempre evocato ma allo stesso tempo celato. Un film molto interessante, poco dentro i canoni tradizionali del cinema italiano: e se un giorno i fratelli D'Innocenzo uscissero dal mondo romano (non ho ancora visto l'ultimo "America Latina") forse il loro cinema potrebbe diventare anche più "universale".

1 risposta al commento
Ultima risposta 12/05/2022 11.41.24
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frecciarovente  @  16/08/2021 17:37:08
   8 / 10
Veramente bello. Ben recitato e sopratutto ben sceneggiato; descrizione dello spaccato sociale a livelli altissimi. Difficile trovare un difetto e anche chi giudica il finale un pelino sopra le righe secondo me dimentica il titolo della pellicola.

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Oskarsson88  @  24/07/2021 15:23:06
   7½ / 10
Bello, stiloso, caustico, una rappresentazione molto negativa del mondo adulto periferico e ignorante, tra violenza esplicita e sottile, con i bambini ad assorbire. Senza una trama particolarmente lineare, ci viene mostrato tutto un mondo che preferiremmo non vedere. Ottima scelta dei volti, tutti molto caratteristici. Film quasi senza tempo.

solondz2  @  21/06/2021 23:54:27
   2 / 10
Noioso e lento, difficile da seguire per audio e fotografia scadenti, con una storia insensata e un finale assurdo.

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biagio82  @  19/04/2021 13:00:23
   5 / 10
come viene detto verso la fine del film, è una storia insensata e pessimista, insensata come la vita nella periferia raccontata nella pellicola, ma davvero troppo pessimista per farmela apprezzare.
la pellicola è un continuo pugno nello stomaco, di scene crude, che raccontano la disperazione portata da una vita difficile, fatta soprattutto da una falsità di facciata a cui a pagarne le conseguenze sono soprattutto i bambini.
io apprezzo il tentativo di denuncia dei registi, ma il fatto che non ci sia il mimino sbocco di positività mi rende la visione ostica ed eccessivamente deprimente per dargli un più voto alto.

TopoXL  @  31/01/2021 19:08:40
   4½ / 10
Perché tocca parla piano in questa periferia romana
Semo dimessi in questa periferia romana
Sempre
A piedi scarzi...

topsecret  @  03/01/2021 14:03:49
   6 / 10
Va dato atto ai due registi di aver chiesto scusa per aver raccontato una storia "insensata e pessimista": ammettere di aver diretto una favolaccia senza capo nè coda è il passo più importante, anche per evitare un votaccio e qualche insulto.
Il ritmo narrativo non è dei migliori e le tante scene che si dilungano senza portare a niente appesantiscono un po' l'andamento del film che comunque rimane vedibile soprattutto, e forse unicamente, per la prova credibile e sentita del cast.

DogDayAfternoon  @  25/12/2020 19:28:58
   5½ / 10
Non fosse per l'inconfondibile accento dialettale che contraddistingue il 90% dei nostri film (ormai si fa più fatica a seguire un film italiano che un film inglese o americano visto in lingua originale), non avrei mai pensato di essere di fronte ad un film prodotto nel nostro paese. Uno stile abbastanza inconsueto per i nostri canoni, tra l'altro uno stile e un modo di fare cinema che a me non piacciono particolarmente e infatti a fine visione non sono rimasto soddisfatto.

Che sia un prodotto di qualità, sia registica che a livello di interpretazioni non lo discuto, ma l'ho trovato fin troppo ricercato in ogni inquadratura, in ogni scena, sempre alla ricerca della stranezza o del colpo ad effetto: film così, a loro modo comunque non semplici da seguire, finiscono con l'annoiarmi presto.

Il tema sarebbe anche molto interessante e profondo, ma lo stile inutilmente ricercato con cui è rappresentato finisce per svuotarlo di ogni drammaticità ed emozione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  15/11/2020 14:53:02
   7½ / 10
Piaciuto molto, notevole passo avanti rispetto all'esordio (La terra dell'abbastanza) che già di suo era una sincera diapositiva della periferia romana con due irresistibili piccoli (grandi) protagonisti. "Favolacce", al contrario, azzera i giri, tutto sembra ristagnare in un'apatica estate romana piena di sudore e nulla cosmico; questo è un film che ti fa campare male durante tutta la sua durata, il marcio si annida dentro ogni sequenza, lo percepisci di continuo e anche se lo scoppio è continuamente rimandato, la sensazione che qualcosa stia per andare storto ti inchioda fin da subito. La location delle villette a schiera di Spinaceto è spettrale e il cast è meraviglioso (amo Germano, mi auguro una lunga serie di lavori con i fratalli D'Innocenzo); nonostante sia una visione dal quale sono uscito abbastanza a pezzi, è un film che rivedrei altre 100 volte. Lunga vita a questo cinema, finalmente.

Light-Alex  @  14/11/2020 16:42:08
   5 / 10
Il realismo della periferia romana, e della periferia italiana in generale, immortalato nel racconto delle vicende di alcune famiglie abitanti del luogo collegate tra di loro.
Non esiste nemmeno una vera trama, sì raccontano alcuni episodi di spaccati di vita delle famiglie, che portano verso un certo apice che è il finale.

C'è molto rifarsi al Neo-realismo, ci sono tanti spunti a lavori simili. C'è un uso massiccio del dialetto o della calata romanesca, c'è un parlato che spesso è talmente "detto" e non recitato che quasi si fa fatica a capirlo. Ci sono scese grottesce, immagini sgradevoli, scene quasi comiche nella loro tragicità.

L'obiettivo del film è certamente una denuncia sociale, di come la povertà abbandonata a sè stessa provochi ignoranza, l'ignoranza provoca l'incapacità di poter adempiere al ruolo genitoriale, e quest'incapacità genera minori con profondi traumi e disagi che a loro volta diventeranno adulti e genitori e perpetreranno questo loop infinito.

Per quanto gli intenti siano nobili, il tutto sa un po' di già visto. Di questi film strettamente aderenti alla realtà, poco poetici ma molto "sporchi", parlati in dialetto, lenti perchè senza trama, ci stiamo un po' riempiendo. Film che a quanto pare piacciono molto all'estero, dato che li continuano a premiare, ma mi sembra che stiamo cadendo nel cliché che ormai si apprezza solo questo del nostro cinema.


Ma soprattutto la fotografia che si fa è di un contesto sicuramente malato, ma non così drammatico come poi arriva ad essere nel finale, che ho trovato decisamente sopra le righe. Per carità è anche girato bene (la scena di Elio Germano sul letto è ben fatta), però ho avuto la netta impressione che sia un finale esagerato per risvegliare un po' l'attenzione dello spettatore, sproporzionato rispetto a quanto si è raccontato prima. Per concludere la sceneggiatura sceglie una fine simile anche per la vicenda della ragazza-madre. Ma che senso ha? un pessimismo esagerato e troppo pompato rispetto al racconto di mesto e piatto degrado fatto fino a quel momento.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  23/10/2020 23:01:03
   7 / 10
Titolo indovinato perchè Favolacce è un racconto estrapolato da un diario di una bambina ignota, pregno di crudeltà ed amarezza che l'atmosfera quasi fuori del tempo delle villette a schiera di Spinaceto. Sono esistenze insoddisfatte di adulti ormai arrabbiati e rassegnati ad una vita costellata dalla mediocrità. Orchi dei propri figli condannati ad una non vita ed al terrore inconscio di diventare adulti, di diventare quegli stessi orchi con cui dividono esistenze ed abitazioni. Un film molto particolare, indovinato nelle tonalità, surreali e grottesche che lo rendono un prodotto piuttosto anomalo nel contesto del cinema italiano. Una particolarità che ha diviso, ma perlomeno mostra il coraggio di una strada differente dalle solite commediole stantie.

the saint  @  09/09/2020 10:10:27
   7 / 10
Nudo, crudo, potente, di un pessimismo e di una realtà micidiale!!
finisce e pensi ti abbiano tirato un cazzotto in pancia!!

Wilding  @  18/08/2020 19:05:39
   7 / 10
Il ritmo troppo lento, le lunghe inquadrature, e persino dialoghi così a bassa voce da essere capiti solo dagli attori forse, non aiutano a comprendere fino in fondo la bellezza di questa pellicola, reale e toccante, con interpreti bravissimi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  14/08/2020 10:05:20
   6½ / 10
Dopo il buon debutto con "La terra dell'abbondanza" i fratelli D'Innocenzo si confermano registi interessanti capaci di fotografare al meglio delinquenza, poverta' e una socita' allo sbando senza interessi.
Questi "animali sociali" vivono nelle loro gabbie interagendo a fatica con il vicino che comunque giudicano, seguoo i loro istinti primordiali senza considerare la maturita' del proprio corpo, ancora una volta infatti troviamo bambini che cercano di fare le cose degli adulti.
Complessivamente non lo ritengo pero' un film pienamente riuscito, le "favolacce" vengono messe cosi, con troppa indifferenza, si crea poca empatia e tutto si conclude con una fumata nera.
Tecnicamente valido sicuramente, la regia è ottima...ma sembra troppo lontano da noi...rarefatto.

Goldust  @  14/08/2020 09:55:39
   7½ / 10
Vedo che il problema dell'audio è già stato sottolineato da più di un utente ed infatti l'ho trovato il punto debole di una pellicola coraggiosa, piena di pessimismo di sicuro ma anche ben ancorata nella realtà di una certa periferia italiana ( e non solo ). Partendo dalla casuale lettura di un diario lo scopo è quello di vivisezionare il tossico rapporto genitori/figli che all'interno di un microcosmo famigliare fa esplodere tensioni sotterranee all'interno delle stesse, con risultati che è giusto non svelare. Una favola nera che lavora nel solco di un altro film recente come "Il sacrificio del Cervo Sacro" di Lanthimos e che affronta il tema del malessere giovanile senza fare sconti e senza conoscere ipocrisie. Aggiungiamoci uno stile di regia veramente coinvolgente che rinuncia a sguazzare nel pruriginoso o ad esaltare un dolore già sufficientemente percepibile nelle situazioni e nelle atmosfere e si può tranquillamente dire che siamo davanti ad un signor film, orgogliosamente italiano.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  03/08/2020 13:09:56
   7½ / 10
Il film dei fratelli D'Innocenza ben rappresenta il disagio di un quartiere romano che potrebbe comunque essere la periferia di qualsiasi città italiana. Duro e sporco, come un film che affronta certe problematiche (in primis quella famigliare) deve essere.

Fa un po' girare i cosiddetti il comparto audio. Tra dialoghi sussurrati e per di più in accento romanesco ci sono dei frangenti in cui è davvero difficile seguire le conversazioni. Ma questo sembra un difetto comune a molti registi romani, secondo me non sono stati informati che i loro film vengono distribuiti anche fuori dalla capitale.

floyd80  @  29/07/2020 12:11:57
   7 / 10
I fratelli D'Innocenzo ci presentano una pellicola forte, per niente compiaciuta e che non lascia mai spazio alla speranza, ambientata in una periferia logora, stanca e sempre arrabbiata, insomma una fotografia esemplare di tante realtà nostrane.
I figli lasciati a se stessi, trattati come piccoli adulti.
Bravissimi gli attori tutti, dai bambini agli adulti, qualche problema tecnico per l'audio, dove a volte la recitazione minimale diventa troppo minimale :), ma questo è un difetto delle pellicole italiane in generale.
Una pellicola fuori dagli schemi e lontana dalla classica commedia salotto/cucina dei film italiani degli ultimi anni.

antoeboli  @  25/07/2020 21:58:34
   7½ / 10
Visto mesetti fa,ma dato che è stato aggiunto,ricordo che mi aveva particolarmente colpito per via della regia,delle tematiche trattate e per le sue interpretazioni ,specie quelle dei piu piccoli,che è il tema portante di Favolacce.
Un film che all estero ha stupito la critica,ma in italia come sempre ci meritiamo le commedie estive con scorreggioni e volgarità.
Un film perfetto quindi? Assolutamente no,perchè ben ricordo che l audio in qualche circostanza è talmente basso che fai fatica a capire gli attori che si stanno dicendo.Oppure ci sta Elio Germano ed un altro attore che tendono a somigliarsi(infatti ricordo fossero fratelli,il che fa confondere.

LucaT  @  23/07/2020 19:36:41
   2½ / 10
un film che a me non è affatto piaciuto
ho trovato la recitazione dei bambini
migliore anche di quella degli altri attori
è il film in persè che non ha -mordente-
in ogni caso il film non mi ha saputo intrattenere
pessimo il finale che vuole arrivare al dramma puro
ma sembra troppo -tirato insieme-
a me non è piaciuto anche se ne traspare un certp stile

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/07/2020 19.37.36
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  22/07/2020 17:59:04
   5 / 10
Film bello per l'ambientazione fotografia oscura e crepuscolare , per la recitazione di Germano sempre sopra le righe , ma purtroppo pecca di una sceneggiatura molto forzata e con un finale per me veramneteimprobabile , va bene l'ìangoscia ma arrivare a così tanto ... rivedibile

markos  @  18/07/2020 19:10:04
   7 / 10
Sorpresa. Mi è piaciuta questa favola nera...a dir poco angosciante.
Elio Germano a me piace molto..bravo nella sua parte. Consigliato

VincVega  @  11/07/2020 19:47:07
   6½ / 10
I fratelli D'Innocenzo ci sanno fare, è evidente. Dopo la buona prova d'esordio con "La Terra dell'Abbastanza", i due seguono la scia dei vari Van Sant, Haneke e Harmony Korine. Personalmente ho trovato il film ipnotico, mostrando una realtà quotidiana malata, ma allo stesso tempo l'ho trovato incompleto, non abbastanza approfondito, colpendo solo a tratti. Apprezzabile il tentativo, risultato riuscito solo in parte. Tante storie semi-collegate, ma a questo punto era meglio forse approfondirne solo una, oppure fare un film più lungo. Poi capisco il realismo, ma talvolta non si capiscono certe parole che dicono gli attori (a questo punto rifalla quella scena). Comunque è un discreto film che, grazie alla potenza della parte finale, riesce a dare quel qualcosa che manca a tratti nel resto del film.

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