il treno (1964)

Un bel thriller/bellico diretto dall'esperto Frankeheimer.
La vicenda viene raccontata in modo avvincente, priva di tempi morti con una regia che riesce bene a coniugare il lato action con una riflessione morale sul valore dell'arte rispetto a quello della vita umana..
Tensione molto alta negli ultimi trenta minuti, evita, fortunatamente di scivolare in facili trionfalismi.
Bravo Lancaster, ancora meglio Scofield.
Una gran bella pellicola, assolutamente consigliata.

Bisogna salvare la Gloria della Francia .... Mentre gli Alleati stanno per riconquistare Parigi , un colonnello tedesco riempie di opere d' arte un treno per la Germania . Ma la Resistenza francese lo viene a sapere .... Non è una storia vera ( è tratta da un romanzo della francese Rose Valland ) ma ricorda nell' argomento il recente " Monuments men " , questo vecchio film in bianco e nero girato dal bravo John Frankenheimer nel 1964 . Avvalendosi di un' eccellente ricostruzione ambientale e degli ottimi mezzi messigli a disposizione dalla produzione , il regista inglese mette in scena i drammatici e confusi momenti in cui i tedeschi stanno abbandonando Parigi incalzati dagli Alleati e dai sabotatori francesi . E lo fa in maniera molto spettacolare e realistica , mantenendo alto il ritmo nelle oltre due ore di pellicola . Sullo sfondo non si può non notare qualche riflessione morale sul valore dell' Arte rispetto a quello della Vita umana . Qualche momento è un po' ingenuo e la retorica si fa sentire nella rappresentazione dell' eroica lotta dei partigiani d' oltralpe contro gli spietati invasori , ma stavolta mi sento di perdonare lo scontato sciovinismo francese e di valutare molto positivamente questo film , che per me è uno dei migliori prodotti di Frankenheimer , ottimo regista d' azione . Grande protagonista è un maturo ma sempre aitante Burt Lancaster , un attore immenso che non ha bisogno di ulteriori apprezzamenti . Eccellente antagonista è lo sprezzante ufficiale nazista interpretato dal bravissimo Paul Scofield . Brevi ma incisive parti per una Jeanne Moreau dimessa ma bella anche al naturale e per l' indimenticabile maschera facciale di Michel Simon . Tra i ruoli secondari ho riconosciuto il ceffo ( sbarbato , stavolta ) del caratterista irlandese Donald O'Brien , presenza fissa di tanto Cinema di Genere nostrano degli anni successivi . In definitiva , è una pellicola che passa poco in televisione , forse perchè è ancora in bianco e nero , ma che contiene alcune scene d' azione davvero notevoli e che risulta sempre avvincente . Insomma , si merita un bel 8 ....

Dramma bellico ben diretto da Frankenheimer, storia atipica ma interessante, attori ben caratterizzati. Avvincente.

Una pellicola che coniuga meravigliosamente la spettacolarità dell'azione con la drammatica rappresentazione dello stato di occupazione della cittadinanza francese di fronte all'invasore tedesco. Il ritmo non conosce sosta e la storia ci regala colpi di scena, parentesi dolorose ed un duello di personalità di alto livello: l'eroe tutto d'un pezzo interpretato da Lancaster è forse un poco stereotipato ma acquista vigore se contrapposto al lucido e spietato colonnello tedesco di Scofield. Da un autore da sempre attento alle connotazioni psicologiche riservate ai propri personaggi non ci si poteva aspettare nulla di meno. Piccola ma incisiva particina per il grande Michel Simon. Tra le opere migliori del regista, forse in assoluto la migliore.

NOTEVOLISSIMO. peccato che e´in bianco e nero, se no davo 10

Film bellico atipico di Frankenheimer, anche questo girato molto bene, con tocchi assai moderni e mai banali. Solleva qualche quesito "etico" ed avvince fino alla fine.

Film che parte piano e diventa mano a mano più avvincente, oltre ad essere duro, che oltre alla spettacolarità porta anche spunti di riflessione e cioe, come già scritto, l' arte vale tutto questo prezzo?

SPOILER
Ispirato ad un fatto vero, da cui ha tratto spunto anche il recente "Monuments Men", di cui, che coincidenza, poco prima o poco dopo di vedere il film la prima volta, non ricordo bene, avevo visto un servizio al Tg2.

Diretto con solido mestiere da Frankenheimer, Il treno è uno di quei film che riesce a coniugare bene una ottima storia ricca di azione con ottime sequenze come i deragliamenti e la storia di due personaggi con il duello fra il colonnello tedesco e il ferroviere Labiche realmente avvincente, contornato da buoni comprimari come Simon, una breve ma bellissima prova.

A me è piaciuto, è adrenalinico e sono contento per le scene girate a questo modo e per la fotografia molto curata. Qualche elemento instabile e discrepante tipico dei francesi, ma Burt Lancaster risolleva il morale. Da vedere.

Un pò letterario e non privo di retorica, ma dotato di una fotografia straordinaria... splendide le prove dei francesi, Simon e la Moreau

Robusto film di guerra, avvincente e adrenalinico; forse concede troppo alla spettacolarità e si concentra poco sull'approfondimento storico, ma devo dire che in fin dei conti questo non influisce più di tanto sulla sua qualità. Sebbene le scene d'azione siano molte (e bellissime) il film ha il merito di non eccedere nella retorica e di non affidare il racconto al solito espediente del dualismo nazisti-partigiani, che anzi viene rinnovato da aspetti e riflessioni inedite per un film di guerra (è più preziosa una vita umana o un'opera d'arte?).

P.S. Certo che Burt Lancaster era in grado di fare qualsiasi tipo di film... che attore meraviglioso!