il ponte sul fiume kwai regia di David Lean Gran Bretagna 1957
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il ponte sul fiume kwai (1957)

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locandina del film IL PONTE SUL FIUME KWAI

Titolo Originale: THE BRIDGE ON THE RIVER KWAI

RegiaDavid Lean

InterpretiWilliam Holden, Alec Guinness, Jack Hawkins, Sessue Hayakawa, James Donald, Geoffrey Horne, André Morell, Peter Williams, John Boxer, Percy Herbert, Harold Goodwin, Ann Sears, Heihachirô Ôkawa, Vilaiwan Seeboonreaung, Keiichirô Katsumoto

Durata: h 2.41
NazionalitàGran Bretagna 1957
Genereguerra
Al cinema nel Luglio 1957

•  Altri film di David Lean

Trama del film Il ponte sul fiume kwai

Nella giungla birmana alcuni ufficiali e soldati inglesi sono prigionieri dei giapponesi. Questi ultimi impongono agli inglesi di costruire un ponte, essenziale per i loro trasporti di guerra. I prigionieri si rifiutano di farlo. Ma in un secondo tempo, il colonnello comandante degli inglesi Nicholson, per dimostrare la propria superiorità, si dedica con i suoi alla costruzione di un ponte imponente, mettendosi per così dire in competizione con gli avversari in una specie di paradossale fanatismo patriottico.

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Voto Visitatori:   8,48 / 10 (42 voti)8,48Grafico
Miglior filmMiglior regiaMiglior attore protagonista (Alec Guinness)Miglior fotografiaMiglior sceneggiatura non originaleMiglior montaggioMiglior colonna sonora
VINCITORE DI 7 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista (Alec Guinness), Miglior fotografia, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior montaggio, Miglior colonna sonora
Migliore produttore straniero (Sam Spiegel)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Migliore produttore straniero (Sam Spiegel)
Miglior film drammaticoMiglior regista (David Lean)Miglior attore in un film drammatico (Alec Guinness)
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film drammatico, Miglior regista (David Lean), Miglior attore in un film drammatico (Alec Guinness)
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Voti e commenti su Il ponte sul fiume kwai, 42 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

DogDayAfternoon  @  17/10/2023 20:23:41
   8 / 10
Colossal intramontabile di David Lean, uno di quei film che vanno visti almeno una volta nella vita. Tecnicamente è ineccepibile e ancora oggi risulta bello da vedere anche solo visivamente, ma oltre agli occhi coinvolge anche per una trama semplice ma ben strutturata e sempre chiara, con dei dialoghi e dei personaggi all'altezza.

Certo, oggi nell'era del politically correct un film del genere verrebbe stroncato immediatamente dato che siamo di fronte alla classica divisione occidentale buono e intelligente, orientale stupido e crudele; ma contestualizzato nella sua epoca tutto sommato il patriottismo non è nemmeno così troppo accentuato.

Stupefacente il realismo della scena finale, mi ha lasciato veramente a bocca aperta. Contento di aver visto questo pezzo di storia del cinema, se non altro ora ho capito da dove arriva quel celebre motivetto fischiettato.

cort  @  28/11/2020 16:46:10
   8 / 10
Strutturato come kolossal ha il merito di prendere il patriottismo in modo originale e profondo(ed il finale è l'apice del discorso). Si nota la vecchiaia e gli "effetti speciali" d'altri tempi, la colonna sonora famosissima è in generale buona anche se poco usata.
Come film d'epoca cult consigliato!

Hagen di Tronje  @  14/03/2019 15:15:47
   9 / 10
Più che un film di guerra "Il ponte sul fiume Kwai" è un film di ambientazione bellica in bilico tra il dramma e la commedia, contraddistinto da un'insolita leggerezza che però, in certi momenti, si stempera in malinconiche riflessioni sulla guerra. Di grande importanza la figura del protagonista, interpretato da un memorabile Alec Guinnes e caratterizzato da una complessità che sfiora l'ambiguità, e molto interessanti i suoi confronti con il colonnello Saito, personaggio che, forse, avrebbe meritato maggiore spazio. Bravo anche William Holden che, con un personaggio un po'stereotipato ma efficace, fa da contraltare alla britannica gravità di Guinness.
Riuscite le scene di guerra e molto bella la colonna sonora, nella quale spicca, inevitabilmente, la marcia fischiata dai soldati inglesi.
Nel suo genere, un vero e proprio classico.

Dom Cobb  @  12/11/2018 19:27:46
   7 / 10
In un campo di prigionia in Birmania in piena Seconda Guerra Mondiale, ai prigionieri inglesi e americani viene imposto dai Giapponesi di costruire un ponte su un fiume per i loro trasporti bellici. Dopo le iniziali resistenze, i lavori hanno inizio, ma nel mentre alcuni si sforzano per assicurarsi che il ponte sia distrutto...
Il film che ha dato il via al periodo dei kolossal per David Lean: se già all'epoca egli era considerato un regista di tutto rispetto, con lavori come questo ascese nel pantheon delle personalità più importanti ed influenti nella storia del cinema, e non è un caso se oggi Lean viene ricordato praticamente solo per i suoi film di fine anni '50 e degli anni '60, quelli più spettacolari, lunghi, epici e caratterizzati da un più elevato sforzo produttivo. Con queste premesse, però, devo ammettere che il film, sebbene mi sia piaciuto in generale, non mi è sembrato il capolavoro decantato da altri.
Gli aspetti positivi sono senz'altro da ricercare nel lato tecnico, dove la regia di Lean, solida e di ampio respiro, si unisce a una fotografia strepitosa per dare vita e conferire un alto grado di spettacolarità ai vari paesaggi esotici in cui è ambientata la storia. In un modo o in un altro, ogni inquadratura restituisce il caldo soffocante, ci fa sentire minuscoli davanti alla vastità della giungla o del ponte in costruzione o da l'impressione di contenere più comparse di quante non ce ne siano davvero; e già solo aver ottenuto questo è un risultato notevole.
Anche la recitazione è un punto a favore, ed è proprio merito degli attori se la vicenda risulta così convincente e i personaggi, a onor del vero in alcuni punti un po' trascurati, emergono con un tale spessore. A contendersi la scena sono un maiuscolo Alec Guinness e il comandante giapponese Sessue Hayakawa, impegnati in una gara di bravura dove, a conti fatti, ne escono pari.


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A soffrirne maggiormente è invece William Holden, che si limita a fare il classico soldato boy scout tipicamente americano, e per di più relegato sullo sfondo la maggior parte del tempo; ironico, considerando che in più di un punto si ha la sensazione che sia lui il protagonista.
E qui veniamo alle note dolenti, quasi tutte contenute in una sceneggiatura non proprio sviluppata al meglio: il punto è che il film è caratterizzato da un inizio folgorante, ma dopo i primi tre quarti d'ora perde improvvisamente mordente, il ritmo cala e così anche l'interesse a seguito di un drastico cambiamento delle dinamiche narrative.


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In generale si ha la sensazione di assistere a una sottotrama dilatata per le lunghe e inutile, sebbene paradossalmente essa serva a portare la trama fino alla sua conclusione; ma lo fa in un modo innanzitutto troppo lento, e infatti questo si rivela un film incapace di giustificare del tutto la durata di quasi tre ore, francamente eccessiva. E lo fa anche in un modo che toglie l'attenzione dal conflitto principale e dai personaggi, ben più interessanti, dell'ufficiale inglese e quello giapponese, tra l'altro diminuendone lo spessore.


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Per fortuna, il film si risolleva con la mezz'ora finale, forse un po' dilatata, ma senz'altro efficace e un crescendo di ansia e tensione da far concorrenza al miglior Hitchcock. Certo, l'impatto della scena viene minimamente diminuito dal pessimo ritmo mantenuto fino a quel momento e dalle divagazioni narrative che sminuiscono lo spessore dei personaggi, e alcuni punti del finale vengono anch'essi trattati con una superficialità imbarazzante;


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ma in sé funziona, e riesce a far finire il film su una nota positiva che mi spinge a sollevare di mezzo voto la valutazione finale.
Probabilmente non incontrerò le simpatie di chi considera questo film uno di quei immacolati pezzi di storia del Cinema, ma pur apprezzandone le qualità e riconoscendo l'importanza che ha avuto nell'affermare David Lean a livello internazionale come uno dei maestri del cinema (e quello epico in particolare), ammetto che le falle narrative sono troppe da poterle ignorare. E' comunque intrattenimento più che decente, anche se non penso me lo riguarderò tanto presto.

Thorondir  @  09/12/2017 12:31:56
   8 / 10
Il film di Lean è l'esempio del kolossal "d'autore" negli anni '50. Visto restaurato e in hd è un piacere per gli occhi, segno che anche da un punto di vista formale ci fosse una grande attenzione per il dettaglio. Proprio la regia, la magniloquenza visiva, la sua capacità di rispettare i tempi senza accelerazioni lo rende un film vero. Se stilisticamente ha tutto questo, sul piano della storia mi ha coinvolto poco, forse poco articolato nel saper sviluppare la sceneggiatura in altro modo e con un minutaggio non proprio indifferente. Resta uno straordinario esempio di cinema old style.

dagon  @  27/08/2017 20:50:33
   9 / 10
Sono passati 60 anni e questo film ancora fa la sua bella figura, anzi rimane il mio preferito del regista. Come sempre abilissimo nel trarre il massimo dalle location e dalla splendida fotografia (peccato per i soliti "effetti notte", l'unico elemento veramente datato), Lean poggia questo kolossal sull'eccellente cast (Guinness batte tutti, abbastanza agevolmente) e su una sfaccettatura dei personaggi piuttosto inconsueta in film di questo tipo.

alex94  @  02/10/2015 09:59:47
   7 / 10
Bel kolossal bellico diretto nel 1957 da David Lean ed interpretato da un cast di grandi attori.
Ne riconosco il valore e l'importanza ma non posso dire che mi abbia esaltatoè proprio la storia in se stessa a non avermi mai coinvolto,nonostante ciò il film si lascia seguire tranquillamente per le oltre due ore e mezza di durata senza annoiare troppo....
Un film sicuramente da vedere almeno una volta,sempre meglio degli ultimi polpettoni ultra patriottici americani......

pak7  @  28/11/2014 03:19:42
   8½ / 10
Colossal d'altri tempi, le quasi tre ore volano via. Personaggi ben delineati e caratterizzati in una pellicola ben costruita da Lean nella quale l'orgoglio prevale su tutto. I venti minuti finali sono la vera punta di dimante del film.

ZanoDenis  @  16/11/2014 20:10:10
   9½ / 10
Altro grande colossal di Lean, un pizzico sotto Lawrence d'Arabia, ma comunque un grandissimo film, ho trovato un'ottimo coinvolgimento narrativo, delle ottime tematiche di fondo, come la crudeltà sui prigionieri di guerra e il loro sfruttamento, oppure l'appannamento psicologico che la guerra può causare negli uomini, mostrato molto bene nella figura del generale, interpretata splendidamente da Alec Guinness, premiato con l'oscar. Il film aumenta il coinvolgimento dello spettatore soprattutto nella parte finale, dove vi è una suspense esagerata, per almeno mezzora si sta col fiato sospeso, per capire i destini dei protagonisti, e tra i protagonisti includerei anche il ponte, faticosissimo da costruire e elemento che determinerà il destino di molti personaggi del film.
A livello tecnico mi è sembrato inferiore a Lawrence, ma comunque di ottimo livello, le scenografie risaltano di meno all'occhio, ma rendono perfettamente la situazione, se in Lawrence si andava verso uno spirito maestoso ed eroico, qui si vede molto bene la sporcizia delle location, le condizioni terribili dei soldati e la pericolosità di una giungla selvaggia.
Regia ispirata, molto ordinata e cast all'altezza (non è una novità con Lean)
Indimenticabile la colonna sonora/motivetto fischiato dai soldati.

Italo Disco  @  26/04/2014 17:44:11
   9 / 10
Classico del cinema di guerra con degli ottimi dialoghi messi in bocca a dei grandi attori. Qualche lungaggine di troppo fa aumentare il realismo (per esempio la lunga sequenza del minamento del ponte prima del combattimento finale) ma fa mancare un po di concetrazione alla visione del film, anche se penso sia dovuto al fatto che oramai questa pellicola l'ho vista molte volte. Memorabile la sfida di nervi fra Alec Guiness e Sessue Hayakawa, veramente bravi e vorrei fare un plauso anche all'eccellente doppiaggio. Da segnalare che l'esplosione finale è stata fatta senza uso di modellini, sia il ponte che il treno sono stati fatti deflagare realmente. La strafamosa marcetta che fischiettano i prigionieri di guerra (Colonel Bogey March) è contenuta nel taiser trailer de I MERCENARI 3. Nel 1997 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti e nel 1999 il British Film Institute l'ha inserito all'11º posto della lista dei migliori cento film britannici del XX secolo. 3° posto nella stagione 1957/58 in Italia. Meritato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  17/11/2013 18:55:34
   8½ / 10
Gran bel film, considerato che è uscito nel 1957, Il ponte sul fiume Kwai è un film sulla guerra capace di esprimere però una grande umanità. Il film affronta i tropi della prigionia, del rigore morale ed etico e dell'onore, la cooperazione opposta alla competizione e allo sfruttamento come tratto distintivo del progresso e dell'evoluzione umana (mi viene in mente The animal farm di Orwell del 1947). Personalmente ho anche visto, più in generale, uno spaccato realista e abbastanza obiettivo della seconda guerra mondiale, un conflitto che ha visto tanti atti di eroismo scontrarsi con tanti atti di codardia, sospendendo il giudizio morale dei vinti in favore di una disincantata fotografia della natura umana e delle sue contraddizioni. E ripeto, siamo nel 1957 in piena guerra fredda in cui il mondo era più o meno diviso in comunisti e anticomunisti, in vinti e vincitori. E' possibile ammirare tutto ciò nella simmetria della trama che mostra tutta la irrazionalità del conflitto, i personaggi hanno tutti un profondo senso dell'onore che rende invevitabile e tragico il corso delle loro azioni in finale emblematico e spettacolare. Un plauso particolare va al grandissimo Obi ehm Alec Guinness che mostra un grande senso della Forza in questo film, bellissima l'ambientazione, un colossal da non perdere.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  24/10/2012 22:19:17
   8 / 10
Due ore e mezza passate molto piacevolmente. Bello questo primo kolossal diretto da David Lean. Il punto di forza è nella fotografia: splendente, affascinante, molto curata, suggestiva con i suoi campi lunghissimi, le panoramiche, le ambientazioni suggestive. E' una festa per l'occhio dalla prima all'ultima inquadratura. Certamente questo porta un po' a "falsare" o a idealizzare in senso estetico quello che era un ambiente terribile, difficilissimo in un periodo crudele (quello della guerra). Il film certamente non nasconde le difficoltà, le torture, l'inospitalità ambientale e il disagio fisico (eloquenti le classiche inquadrature dei soli a picco, degli avvoltoi che aspettano, dei paesaggi estremi), ma lo fa sempre con occhio "ammirato", certamente curioso e avido, interessato allo spettacolo prodotto dalla storia raccontata, più che all'avvenimento in sé. Spettacolo, ecco la parola magica e questo film non fallisce certo nel fornirlo. Lo scopo quindi è raggiunto con eleganza e qualità.
Il film kolossal classico carpiva in questa maniera l'attenzione e la meraviglia dello spettatore e ne approfittava così per veicolare più o meno sottobanco principi di natura ideologica. Lean inizia infatti con questo film la sua riflessione sulla natura, sul significato e sulle conseguenze delle leadership forti. Essendo un film prettamente commerciale e spettacolare le situazioni, i personaggi e i rapporti interpersonali tendono a essere semplici e convenzionali (vedi la rappresentazione degli indigeni e delle indigene). Le vicende diventano in questa maniera decisamente irrealistiche ma anche chiare e esemplari (e quindi meglio comprensibili e rappresentative).
Ne fa le spese soprattutto la truppa, descritta come una massa anonima che segue cecamente e senza discutere le direttive dei capi, li adora e non li mette mai minimamente in discussione. "Il ponte sul fiume Kwai" è forse uno dei film più "aristocratici" e meno "popolari" mai girati. I protagonisti sono dunque i "capi" e le ideologie che si sono incaricati di incarnare. Ci sono i due poli, quello europeo e quello asiatico, ognuno di loro schematicamente chiuso nei propri principi apparentemente opposti ma in realtà convergenti nell'esaltazione dell'astrazione a cui sacrificare la propria e l'altrui individualità. Fa da contraltare a questa visione ideologica e politica quella individualista (e anche un po' cinica) di Shear (tipicamente americana) e quella disincantata e umana del dottore.
All'inizio il film sembra celebrare le virtù razionali, civili e tecnologiche del sistema ideologico inglese (la fermezza e l'eroismo di Nicholson nel non cedere e rimanere fedele ai principi), poi piano piano si mostra che negli effetti pratici non è così dissimile da quello giapponese. Il senso di invasamento e di comando può portare ad andare oltre la propria missione, l'eccesso di zelo è altrettanto dannoso del disfattismo.
Devo dire che il finale mi ha sorpreso e mi ha fatto rivalutare tutto il film. E' chiaro che alla fine Lean ha voluto far capire quanti danni portino e quanta pazzia ci sia dietro la guerra e le grandi "imprese". Nessuno è vittorioso e tutti sono sconfitti. E' un finale coraggioso e poco conciliante che contrasta con l'ottimismo estetico e tecnologico mostrato nel resto del film.

Invia una mail all'autore del commento alexmi81  @  02/06/2012 13:54:36
   9 / 10
kastalya  @  30/04/2012 21:55:49
   10 / 10
Non sono solitamente un amante di film tanto datati ma in questo caso vale davvero la pena vederlo.
Bellissima la fotografia gli attori ed il motivetto da fischiettare...

Non annoia mai anche se dura quasi 3 ore.
Da vedere!

ValeGo  @  20/02/2012 20:13:08
   9 / 10
Non si può fare a meno di fischiettare per una settimana il motivetto dei soldati! Un film che dura tre ore e che ti tiene incollato allo schermo con il fiato sospeso non è da poco!Film bellico epico!

7219415  @  01/01/2012 18:57:38
   9 / 10
Colossale...non mi sono mai annoiato durante le quasi tre ore di film!!!

Goldust  @  20/12/2011 11:21:36
   8 / 10
Impossibile non appassionarsi a questo kolossal bellico apertamente anti militarista. Nonostante qualche buco di sceneggiatura, la bravura degli interpreti, la bellezza dell'ambientazione e l'ultima mezz'ora al cardiopalma ne fanno un classico senza tempo.

topsecret  @  12/12/2011 10:55:36
   7½ / 10
Anche se un po' prolisso e forse poco credibile in alcune scene, rimane comunque il kolossal bellico per eccellenza, accolto con successo da pubblico e critica, vincitore di ben 7 premi oscar.
Tratto da un romanzo di Pierre Boulle, ispirato ad un episodio realmente accaduto, il film rappresenta un capolavoro insuperato nel suo genere, capace di unire la spettacolarità drammatica del conflitto bellico con una riflessione profonda e morale sull'etica militare e sull'insensatezza della guerra.
L'ottimo cast contribuisce in maniera determinante alla riuscita della pellicola, ricordata anche per quel motivetto fischiettato dai soldati inglesi durante la prigionia, che insieme al comparto tecnico ed un ritmo narrativo più che discreto, ne fanno una visione decisamente interessante e godibile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  21/10/2011 17:13:36
   8 / 10
Una parabola antimilitare che ha reso fertile l'immaginazione di tanti registi a venire. Kubrick con il suo Orizzonti di gloria realizzò qualcosa di simile nei termini di messaggio che voleva portare (non nella spettacolarità),Coppola riprenderà un pò il finale di morte nel suo Apocalypse Now sottolineando "l'orrore,l'orrore" come qui invece le parole sono "follia".
Visivamente è dura non rimanere affascinati da un cinema fatto di immagini suggestive e che non sono ricreate in studios. Tutto è rigorosamente vero,dalle giungle al mitico ponte (non è un modellino). Vera è anche la storia del ponte sul fiume Kwai,della sua costruzione e della distruzione.
Indimenticabile la colonna sonora col fischio dei soldati e anche i personaggi di Nicholson e Saito.
Forse Lean un pò trascura la scorrevolezza della sceneggiatura,effettivamente pesante. Ma comunque non ci si annoia mai.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  25/07/2011 09:13:14
   10 / 10
Uno dei più grandi film di guerra della storia del cinema, che si differenzia dai semplici film bellici per la struttura del racconto e soprattutto per la storia.
Come sempre, un cast d'eccezione, con grandissime prove recitative di William Holden, Alec Guinnes e Sessue Hayakawa; locations suggestive e ben curate; montaggio eccellente; e colonna sonora rimasta nella storia del cinema, emozionante ed epica.
In ultimo, concludo ricordando lo straordinario contrasto tra il Col. Nicholson (A. Guinnes) e il Col. Saito (S. Hayakawa), il primo autorevole, il secondo autoritario, contrasto che, successivamente, si è trasformato in stima ed affetto.
Stupenda e coraggiosa, l'idea degli inglesi, nel film, di costruire il ponte per far vedere ai giapponesi della loro capacità costruttiva e intramontabile, benchè triste, la scena finale di questo capoalvoro, firmato David Lean, che cinque anni dopo, ci regalerà l'altrettanto superbo "Lawrence d'Arabia".

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gemellino86  @  10/02/2011 07:49:46
   8 / 10
Un bel film di guerra che anche oggi conserva un certo fascino. Gli attori sono tutti all'altezza e la storia è originale. Un classico.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  19/05/2010 14:27:20
   10 / 10
Bellissimo film bellico firmato dal Maestro Lean.
La cura del plot. la sontuosa regia, le splendide interpretazioni e il motivetto indimenticabile ne fanno un Capolavoro senza tempo.

edmond90  @  19/05/2010 11:49:41
   8 / 10
Film emozionante e altamente spettacolare,specie nell'ultima mezz'ora.Fotografia e regia di altissima qualità,come sempre quando si parla di un film di David Lean.A mio avviso però alcune lungaggini nella parte centrale potevano essere evitate(il ritorno del marinaio americano e i lunghi dialoghi con i superiori sulla missione riguardante l'esplosione del ponte).Grandiosa prova di Alec Guinness.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  09/02/2010 18:29:19
   8 / 10
Cult bellico firmato Lean, bravissimo,ancora una volta,a farmi appassionare a quasi tre ore di film!
La lotta d'onore tra i due protagonisti ha fatto storia,sullo sfondo l'assurdita' della guerra rappresentata da un ponte che le stesse fazioni vogliono costruire e distruggere!
Tutti gli oscar sono meritati tranne uno,secondo me...le musiche non sono per niente valide malgrado sia rimasto famoso il "fischio" dei soldati in marcia!

LoSpaccone  @  16/12/2009 11:54:42
   8½ / 10
A me questo film piace tantissimo. Un kolossal spettacolare caratterizzato ovviamente dalla consueta forza visiva dei film di Lean, che coniuga spettacolarità e una riflessione sulla guerra, mescolando toni e temi diversi. La cifra patriottica del film è chiara ma non banale, non ci sono rivendicazioni di una presunta superiorità culturale di un popolo. L’antimilitarismo è veicolato da un’analisi sulla guerra in senso lato, con una maggiore attenzione ai suoi codici morali e ai diversi comportamenti che ne scaturiscono, trovando nel dualismo dei due colonnelli e nella sfida dell’uomo con se stesso e con la natura, due efficaci e coinvolgenti chiavi di lettura.

dobel  @  07/12/2009 20:49:33
   8 / 10
Grande film di guerra e prigionia. Ottima avventura e qualche tocco intimistico. Alec Guinness come sempre superbo, ma ottimi anche tutti gli altri. Colonna sonora indimenticabile. Godevolissimo, un classico del genere.

bongha  @  07/10/2009 20:59:51
   8 / 10
Veramente un bel film da rivedere almeno ogni 5-8 anni, non è un capolavoro ma comunque un bel film.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  09/07/2009 20:00:19
   6 / 10
Per mia natura, non adoro i Kolossal; questi filmoni interminabili con mille comparse, costumi ben fatti, attori capaci, colonna sonora efficace, solida sceneggiatura, scenografie mastodontiche: che noia! Lean è un maestro di questi polpettoni; dove nessuna vicenda personale viene approfondita a discapito di quella corale; dove si passa dalla commedia al dramma in continuazione.
C'è qui un ambiguo inno al patriottismo. Per chi ama questo genere, sicuramente da vedere. Di Lean ho visto anche "Lawrence D'Arabia". Ma "Il dottor Zivago", col cavolo che me lo scarico!

benzo24  @  26/03/2009 19:22:22
   10 / 10
straordinario lean. straordinario guiness. straordinaria colonna sonora.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  31/01/2009 11:06:45
   7½ / 10
Non mi piace molto David Lean e non lo stimo come autore. Se è vero che questo film e "Lowrence d' Arabia" sono i suoi migliori, è altrettanto vero che non abbia fatto alcun capolavoro nella sua carriera. Il punto è che il regista, dall' alto dell' anima sua, ha il fardello da portare dal momento in cui è, con ogni probabilità, quel precursore delle americanate che ci invadono a tutt' oggi. "Il Ponte sul Fiume Kwai" ha una prima ora caratterizzata da una bizzarra schermaglia militare per passare poi ad un po' d' amore, ironia, un po' d' avventura, un po' qua e un po' là, cadendo sempre nella retorica facile. Tuttavia il messaggio che sembra passare è che nella vita si possa costruire qualcosa con una intensità pari usata poi per distruggerla. Resta un Kolossal eccelso tecnicamente. Superba fotografia in Cinemascope con una profondità di campo veramente strabiliante (sembrano riprese fatte con il trasparente) e gli ultimi dieci minuti sono un capolavoro di montaggio e una vera e propria lezione di suspense, oltre che di spettacolarità.

9 risposte al commento
Ultima risposta 12/10/2018 06.40.48
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  30/12/2008 04:05:58
   7 / 10
Si so che i film di guerra non attraggono poi tanto pubblico, ma mi aspettavo più commenti per questo bel film di Lean. Questo regista mi stupisce sempre quando lo vedo all'opera...anche se su zivago avrei da ridire un pò! Comunque piùttosto che vedersi un film moderno d'azione con tremila effetti che non significano nulla, vendendo questa pellicola ci si immedesima per tutte le 2 ore e mezza di film, e sinceramente io preferisco così.

NandoMericoni  @  17/02/2008 10:53:11
   9 / 10
classico capolavoro genere guerra anni 60...

amoreblu  @  28/12/2007 16:56:27
   9 / 10
Film sulla guerra, anzi contro la guerra. Ne è una critica messa in scena con grandi attori e con un ottima sceneggiatura.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  02/08/2007 20:25:25
   8 / 10
Forse il popolarissimo motivetto fischiettato (la marcetta) è proprio l'unica cosa del film che fatico a digerire: un grande film bellico con sequenze di grande lirismo e altre, splendidamente fotografate, davvero cruente e ricche di tensione: non so, ho l'impressione che Peckinpah l'abbia visto e amato molto, visto che il feroce personaggio di Hayakawa (memorabile) sembra avere qualche punto di contatto con il feroce colonnello messicano de "Il mucchio selvaggio".

Gruppo COLLABORATORI julian  @  09/07/2007 12:09:20
   8 / 10
Un film classico che tutt'oggi nn smette di affascinare.
Immagini bellissime e storia avvincente.
Mitico !!!

eizenstein  @  08/07/2007 21:30:43
   10 / 10
Questo è sicuramente il film che mi ha commosso di più nella mia vita, e dire che di film ne ho visti a centinaia.
Decisamente superiore a qualsiasi altro film per il messaggio che lascia nel cuore: è un invito a fare con dignità ed amore il proprio lavoro. Non conta che sia l'impero nemico a volere il ponte, i soldati inglesi credono di cuore nel progetto e lo realizzano come meglio non potrebbero.
E' anche un invito a non sprecare la propria vita e a raccogliere successi da condividere con gli altri, come testimonia la targa commemorativa sul ponte.
I soldati inglesi erano orgogliosi dell'opera fatta assieme ai giapponesi: lavorare assieme agli altri rende fratelli.
L'interpretazione di Alec Guinness è straordinaria e dà chiaramente un messaggio di dignità, rispetto e fratellanza umana. Perfetto è anche William Holden, nel suo personaggio assieme cinimo e coraggioso.
Emotivamente straordinario.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Amira  @  05/05/2007 17:31:19
   9½ / 10
A prescindere dal fatto che è un classico, questo film per me è semplicemente bellissimo. Spettacolare per la sua età, è un film di guerra perfetto, splendidamente diretto e interpretato. Peccato in così pochi se ne ricordino su questo sito.

1 risposta al commento
Ultima risposta 07/08/2007 16.34.11
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  23/04/2007 20:52:35
   8 / 10
Questo film è giustamente definito un "classico". Bellissima la storia, bravissimi gli attori.

Dick  @  13/06/2006 17:01:28
   9 / 10
Kolossal che fa un' amara riflessione sulla guerra dove alla fine nessuno vince, ma ci sono solo grandi delusi come mostra lo scenario disastrato finale.
Mitico Guinness in uno dei suoi ruoli più riusciti e anche Holden se la cava" benissimo come del resto Hawkins e soprattutto Hayakawa nel ruolo dele ferreo ufficiale nipponico. La canzone, poi vabbè, che c' è da discutere, una pietra miliare.

polbot  @  16/02/2006 13:51:09
   8½ / 10
KANE  @  22/08/2005 15:34:55
   8 / 10
bellissimo film!
tutto inglese, in odore di hollywood, il film è di quelli cult. film d'altri tempi dove recitare era un arte e i film erano girati per la bellezza delle storie che raccontavano!
colonna sonora che rimane in testa a vita!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  02/08/2005 12:07:01
   10 / 10
Avvincente e affascinante Kolossal fatto come si deve.
"Il ponte sul fiume Kwai" è uno degli esempi + tipici che i registi hollywoodiani grossi, dovrebbero prendere ad esempio, visto che si tratta di una fusione perfetta di autorialità e spettacolarità in grado di soddisfare il pubblico al 100%.
Secondo me tra tutti quielli che ho visto di Lean, questo è il migliore.

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