i padroni della citta' (1976)

Oskarsson mi obbliga a vedere film scarsetti italiani anni 70

Opera minore di Fernando Di Leo, il mix commedia e noir non è molto riuscito. Si lascia vedere ma si dimentica anche in fretta. Mi aspettavo di più...

La Roma malandrina piena di sole e violenza, ma anche cupa e ridanciana ripresa da Di Leo in maniera fantastica, che sa cogliere le bravate e le difficoltà della parte fosca della capitale. Questo noir miscelato con la commedia ha dato ottimi frutti grazie alla regia sagace e alla bella caratterizzazione dei personaggi; il plot raccoglie l'eredità de LA STANGATA e visto l'anno è innegabile l'influenza del poliziesco, anche se le forze dell'ordine non compaiono mai e secondo me è meglio così, almeno si eliminano inutili sotto-trame o scene fuori contesto e il ritmo va spedito fino alla fine accompagnato dalle perfette musiche di Bacalov. Si concede qualcosa al puro spettacolo con parecchie scàzzottate, ma visti i molti delinquenti presenti menare le mani era anche ovvio; col finale al mattatoio poi si vira decisamente sul pirotecnico. Capolavoro del regista ex aequo con IL BOSS.

Di Leo inserisce elementi comici all'interno di un classico noir all'italiana.
Il risultato è gradevole, benché lontano anni luce dai prodotti migliori di questo regista,ben girate come al solito le scene d'azione e sufficiente ( pur senza strafare) l'interpretazione del cast.
Un esperimento interessante e tutto sommato anche abbastanza divertente anche se non del tutto riuscito.

Discreto poliziesco di Di Leo che tratta una storia di vendetta. Il ritmo è buono, gli attori fanno il loro, la vicenda è interessante.

Piccolo cult di Fernando di Leo che non ha nulla a cui vedere con la famosissima trilogia del milieu ma che intrattiene la prima ora e trasformandosi nell ultima mezz'ora in un esagerato compimento di vendetta. Jack Palance poco credibile come boss, sembra che rida o che trattenga a stento la risata......prodotto passabile, da vedere solo per gli appassionati di gangster movie o di cinema di genere italiano.

noir-commedia decisamente riuscito... e menzione per un super vittorio caprioli
il solito grande di leo...

Poliziesco a tinte pulp ispiratore di un genere, tanto che Tarantino ne ha imparato la lezione assimilandone le inquadrature, il montaggio, l'ironia, il grottesco e persino le musiche. Filmetto di buona caratura che intrattiene e diverte e cult di un'epoca che ha lasciato il segno, quando il cinema italiano sapeva creare generi e innovazioni (nel campo tecnico) senza spendere cifre astronomiche e senza grosse pretese autoriali.

Non il migliore del regista Di Leo ma comunque buono.

Esperimento non riuscito di fondere commedia e noir stile Di Leo. Ottima la presenza di Caprioli che alleggerisce il tutto e almeno lui riesce a far sorridere (perché, diciamocelo, è la parte "leggera" di questo film che pare fatta da un dilettante) mentre Palance con la sua faccia indimenticabile svolge il compitino nel cimitero degli elefanti.
Dimenticabile, Di Leo ha fatto di meglio ma purtroppo anche schifezze peggiori. Questo si lascia guardare e dimenticare, ma con troppa facilità l'uno e l'altro.

Film a mio parere non riuscito. Ci sono scene violente tipiche del genere con altre più comiche come i siparietti di Vittorio Caprioli che stonano le une con le altre (per esempio c'è un cadavere appeso a un gancio da macellaio stile "non aprite quella porta" e Caprioli che passa sotto facendo il simpaticone).

Mettiamo poi il fatto che il protagonista ha una faccia da schiaffi da napoletano che vende cellulari al parcheggio dell'Autogrill e che una volta spiegata la scena iniziale cadono le braccia (viene liquidata con una battuta) ed ecco che la sufficienza non è raggiunta. Anche Jack Palance risulta poco sfruttato.

Discreto film del maestro, che mixa azione e commedia con risultati non eccezionali invero.
La tensione è ben poca anche se il finale è davvero splendido e le sparatorie sempre all'altezza della fama.
Lode a te Fernando, sempre e comunque

SPOILER

Scritto e diretto da un ispirato Di Leo, un noir da borgata inspiegabilmente sottovalutato dagli stessi fan del regista. La qualità c'è e la componente umoristica "alla romana" non compromette uno stampo mafioso che dosa equilibratamente l'azione ai dialoghi. Gli attori, forse troppo gasati, sconfinano alle volte nelle smorfie e ciò penalizza non tanto il tono commediale di certe scene quanto piuttosto la veridicità dei personaggi. Ad ogni modo, Di Leo non cerca mai la scena cult (eccezion fatta forse per l'inizio) e mette in scena una regia incredibilmente umile, molto gustosa anche se sobria. Belle le ambientazioni da bassofondo romano; musiche funzionali.

Di leo sforna un film non di certo ai livelli de il boss e la mala ordina, soprattutto perchè il genere commedia-noir non è proprio il massimo.
micidiale la colonna sonora(come sempre nei film anni 70 made in italy)grande Jack Palace!

non il miglior film di di leo...
comunque guardabile

Senza dubbio questo film di Di Leo ha un tono più scanzonato soprattutto nella prima parte che riprende i modelli della Stangata e s*****ttate alla Spencer-Hill. Nella seconda prevale di più ì'azione pura con le belle scene d'inseguimento al mattatoio. Ottimi come sempre nelle loro caratterizzazioni un cattivissimo Palance e Vittorio Caprioli.

Simpatico per trascorrere qualche ora in tranquillità ma davvero in basso rispetto ad altri film di Fernando di Leo questo "I padroni della città". Diciamo che gli attori sono bravi in linea di massima ( "Napoli" mi fa morì dal ride ) ma qualcosa non regge e il film non attira troppo. C'è di meglio.

Non al livello di Milano Calibro 9, Il Boss e La Mala ordina, ma ulteriore prova che il cinema di Di Leo e il poliziesco italiano degli anni 70 ha fatto scuola.

Inferiore ai capolavori di Di Leo ma neppure tanto male, un film ricco di azione e di ironia con sorpresa finale. Grandissimo Caprioli.

Di Leo tenta la contaminazione tra noir e commedia,ma ne esce fuori un film abbastanza scontato e prevedibile:abbandonata la cara Milano,il regista sposta l'azione nella piccola delinquanza romana,tra bische e recupero crediti.Particolarmente riuscito il personaggio caraterizzato dal grande Vittorio Caprioli,ma la sceneggiatura e'povera,i dialoghi malamente curati e l'azione meno convincente rispetto al passato....da segnalare la fondamentale presenza di Jack Palance nei panni del cattivone di turno.

Poliziesco made in italy molto divertente con un grande attore come Caprioli.

Poliziesco senza pretese, nè troppa convizione, di Fernando Di Leo, il bravissimo autore di "Milano calibro 9" e "la mala ordina".
Per fortuna c'è molta ironia, buoni interpreti, molto ritmo e belle sequenze d'azione.
Nel cast Jack Palance, che fa lo sfregiato.

Molto al di sotto di altri film del regista, ma innegabilmente divertente.

altro ottimo film di Di Leo con un gigantesco Caprioli.