In vita era un assassino terribile, un serial killer preciso e metodico quanto violento nel compiere i suoi crimini. L'ultima impresa però gli era stata fatale: mentre si recava in macchina a compiere un nuovo assassinio (una giovane donna e il figlio di lei), un incidente stradale l'aveva ridotto in fin di vita. E non era finita lì: in ospedale, mentre versava in coma profondo, era stato colpito da un fulmine che aveva trasferito la sua essenza vitale, attraverso un passaggio di energia elettrica, in un computer. Adesso si comporta come un vero e proprio virus e può permettersi passeggiate lungo la sede elettrica e atti di imperio nei confronti di pacifici elettrodomestici che, guidati da lui, diventano armi micidiali.
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