la morte ha sorriso all'assassino regia di Joe D'Amato Italia 1973
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la morte ha sorriso all'assassino (1973)

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locandina del film LA MORTE HA SORRISO ALL'ASSASSINO

Titolo Originale: LA MORTE HA SORRISO ALL'ASSASSINO

RegiaJoe D'Amato

InterpretiAngela Bo, Giacomo Rossi Stuart, Klaus Kinski, Ewa Aulin

Durata: h 1.32
NazionalitàItalia 1973
Generehorror
Al cinema nel Marzo 1973

•  Altri film di Joe D'Amato

Trama del film La morte ha sorriso all'assassino

Un uomo scopre una antica formula per risvegliare i morti…

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Voto Visitatori:   6,26 / 10 (25 voti)6,26Grafico
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Voti e commenti su La morte ha sorriso all'assassino, 25 opinioni inserite

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topsecret  @  03/10/2023 13:53:39
   5½ / 10
Un'altra pagliacciata diretta da Massaccesi, la prima in ambito thrilling, che però ha riscosso un certo successo soprattutto all'estero.
La storia non ha nessuna grande valenza interessante, anzi risulta piuttosto banale all'inizio, dove ci si barcamena in un calderone erotico-sentimentale senza grande fantasia. A corollario della storia troviamo degli omicidi sparsi qua e là, in un gioco di gelosie, follia e misteri ancestrali, con qualche scena che tracima nel ridicolo (il gatto omicida) che però non sembrano giovare all'intreccio narrativo della parte conclusiva, risultando incomprensibile e campata in aria.
Di horror poi c'è solo il make-up di alcuni momenti.

Oskarsson88  @  29/06/2023 00:05:50
   6 / 10
Molto stile, anche se la trama è un po' ingarbugliata e non sempre facilissima da seguire, però è girato con classe per essere un horror di Joe D'Amato. Ne riconosco le qualità nonostante non sia del tutto il mio tipo di film.

DankoCardi  @  24/05/2020 01:19:35
   7½ / 10
Primo film horror di Aristide Massaccesi (che qui si firma col suo vero nome) e probabilmente uno dei primi film splatter italiani; ancora siamo lontani dai deliri di carne e sangue a cui ci abituerà Lucio Fulci con la sua trilogia della morte ma anche qui abbiamo delle scene non poco forti. L'ambientazione è quella gotica dei primissimi anni del '900 dove in lugubri ambientazioni si consuma una torbida storia di morte, di incesto, di vendetta, di violenza, di sesso...anche lesbico (ragazzi, non dimentichiamoci che stiamo parlando di Joe Damato). Sono fermamente convinto che molti albi della casa editrice Edifumetto -le celeberrime edizioni Squalo- si siano ispirati a questa pellicola. Massaccessi dota di una regia estraniante ed "obliqua" una sceneggiatura apparentemente complessa dove però alla fine tutti i nodi vengono tragicamente ed ineluttabilmente al pettine, dove le scene di violenza colpiscono come pugni e dove l'orrore si insinua subdolo grazie alle angeliche fattezze di Ewa Aulin. Anche di giorno Massaccesi riesce a rendere bene l'atmosfera cupa e claustrofobica come la sequenza di Giacomo Rossi Stewart nel cimitero e non si lascia sfuggire una sottile citazione ad Edgard Allan Poe. La storia è sempre sulle soglie del delirio e dell'onirico...ed il finale è a dir poco agghiacciante. Non certo un film perfetto ma comunque un tassello importante nel mosaico dell'horror italiano.

CyberDave  @  22/03/2020 21:49:39
   4 / 10
Lavoro minore di Massaccesi che non ci ha mai azzeccato troppo con l'horror, non gli va bene neppure con questo, anzi, forse è il peggiore di quelli da me visti.
Una storia confusionaria, che non si capisce assolutamente dove voglia arrivare, atmosfera gotica riuscita malissimo, scadenti le parti in flashback, scadente il finale.
Un vero pasticcio che bisogna assolutamente evitare.

Goldust  @  20/03/2020 10:28:20
   3½ / 10
Un terribile esempio di horror gotico in costume arrivato fuori tempo massimo e dove, per 40 minuti buoni, non si capisce dove la sceneggiatura voglia andare a parare. Poi le cose migliorano ma mica tanto: il termine più utilizzato dagli altri utenti nelle recensioni è confuso ed infatti il film resta a metà strada tra l'horror con effetti splatter, l'erotico andante e, vista la presenza di un ispettore con barba curatissima, anche il giallo deduttivo ( che diciamolo subito è impossibile da decifrare). Quello che non tutti hanno sottolineato è l'invadenza di risibili musichette softcore praticamente onnipresenti, fastidiose più delle situazioni ridicole nelle quali gli attori si ritrovano protagonisti. Dialoghi, recitazione e produzione sotto il livello di guardia. Un pessimo prodotto di genere che gode di una media esagerata. Solo per appassionati. Ma anche no.

ferzbox  @  06/09/2017 19:45:45
   5 / 10
Tra i primi film di Joe D'amato(o Aristide Massaccesi se preferite); da sottolineare per essere stata la prima pellicola a sfondo horror di suddetto regista.
Certo, per 45 minuti buoni la storia grottesca sembra un pretesto per presentare un lavoro erotico, e non c'è da stupirsi, considerando di chi stiamo parlando; verso il finale qualcosa esce fuori; forse la trama principale per certi aspetti non era neanche tanto male, ma le musiche, il montaggio e il pressapochismo della regia non aiutano affatto; si tratta di un filmetto di genere che può incuriosire o attirare gli amanti del cinema italiano a basso costo, ma è un'opera che lascia il tempo che trova.......magari diretto da qualcun altro poteva acquistare(soprattutto se si eliminava quel lato erotico che, fatemelo dire, non centrava proprio un cazzò......e poi scene diluite oltre l'inverosimile per arrivare al minutaggio necessario, e tante altre cosette quasi da dilettante che mi fanno storcere spesso il naso con questi registi anni 70 da basse produzioni; poi magari film più validi Joe D'Amato l'ha pure fatti, ma si contano sulle dita una mano....
Bhà.....

N.B. Ma dove l'ha pescata filmscoop la locandina giapponese?

GianniArshavin  @  10/11/2016 18:33:16
   6½ / 10
Primo horror di Joe D'Amato, un connubio di giallo, gotico ed erotismo che segna l'inizio della sua carriera da artigiano tuttofare del cinema bis italiano.
Malgrado una sceneggiatura a tratti delirante, che richiama vagamente alcuni classici di Poe e il masterpiece Frankenstein, il film si guarda che è un piacere grazie ad un'atmosfera misteriosa e opalescente resa quasi sognante da una colonna sonora veramente coinvolgente.
Il regista inserisce in questa storia quelle che saranno poi le caratteristiche della sua lunga carriera artistica: violenza efferata , erotismo con connotazioni lesbo e incestuose molte esplicito e sangue a fiotti con effettacci splatter annessi.
Nonostante il basso budget il titolo resta credibile sia nelle scene di tensione che in quelle di violenza. Gli scarsi mezzi si notano soprattutto sul make up, ma è un peccato veniale sul quale si può soprassedere.
Tecnicamente D'Amato già dimostrava al periodo di sapere usare il mezzo filmico, e alcune sequenze di questo film lo testimoniano. Purtroppo la pellicola mostra il fianco per quanto riguarda fotografia e effetti, ma i soldi erano pochini e quindi pazienza.
Parlando del livello attoriale, se escludiamo la brava Ewa Aulin, il resto del cast è abbastanza deludente. Ci sarebbe anche Klaus Kinski, ma è relegato ad un ruolo di contorno.

Dunque La morte ha sorriso all'assassino è un giallo/horror atipico e molto particolare. Non esente da difetti, passaggi a vuoto o carenze tecniche, merita una visione da parte dell'appassionato che molto probabilmente apprezzerà il lavoro svolto dal cineasta italiano.

DitaAppiccicose  @  05/06/2016 21:53:09
   7½ / 10
Un horror parecchio visionario misto al genere giallo.
"La morte ha sorriso all'assassino" ( titolo che non c'entra praticamente niente come spesso accadeva per quel genere di film nei primi anni settanta ) è un film interessante per la tematica ( mutuata ovviamente da Frankestein... ), con una buona regia ed una buona recitazione ( Klaus Kinski è particolarmente a suo agio nei panni di personaggi non del tutto equilibrati... ).
Parte in sordina ed all'inizio risulta anche un poco noioso, ma poi il film decolla e la tensione sale.
Peccato per la trama che risulta alquanto confusa: solo alla fine del film si riesce a capirne il filo conduttore e nemmeno del tutto... Anche il trucco ( vedi la maschera di Greta ) è alquanto dozzinale.
C'è poi una forte componente erotica ( anche questo aspetto è comune ai gialli dell'epoca ) ma qui è pure maggiore della media, non tanto per quanto si vede, ma per quanto lascia intendere ( Joe D'Amato si sarebbe in seguito dedicato proprio ai film erotici... ).
Nel film quindi a volte prevale l'aspetto horror, altre volte quello erotico, altre volte ancora il thriller.
Nel complesso quindi "La morte ha sorriso all'assassino" è una pellicola che si colloca nella scia dei film gialli degli anni settanta pur essendo un'opera sui generis e comunque riuscita e curiosa.

alex94  @  25/07/2014 10:39:04
   7½ / 10
Primo film horror girato da Joe D'Amato (che quì si firma con il suo vero nome)nel 1973.
La trama è buona sviluppata in maniera molto interessante e nonostante sia un po confusionaria in alcuni momenti, riesce sempre a mantenere alta la curiosità nello spettatore,grazie anche a diversi omicidi realizzati molto bene e molto sanguinari e grazie a dei buoni attori, tra i quali naturalmente spicca il grandissimo Klaus Kinski.
Buona naturalmente anche la regia e la fotografia.
Un horror che merita di essere visto da parte dell'appassionato.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  20/10/2013 15:07:44
   4 / 10
Confusionario film di D'Amato!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  08/05/2013 18:49:00
   7 / 10
Ancora una buona prova firmata dal regista D'Amato, un attimo inferiore a Buio Omega e ANTHROPOPHAGOUS.
Il film tiene delle buone dosi di horror gotico, e ricorda molto chiaramente alcuni film di Bava (e ogni tanto di Corman).
L'atmosfera è molto inquietante, bellissime le ambientazioni, soprattutto la villa, la scena del cimitero invece è d'antologia del genere horror, terrificante.
Ogni tanto possiamo trovare alcune scene gore, carine, ma inferiori agli altri due film citati prima.
Tutto sommato un buon horror, le musiche sono straordinare.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/02/2013 17:44:21
   6½ / 10
Un discreto horror, il primo di Massaccesi dalle buone atmosfere gotiche e che non disdegna di fare escursioni nello splatter e nell'erotismo. quest'Ultimo in particolare riesce a conferire un'atmosfera morbosa alla vicenda. Artigianali ma efficaci gli effetti speciali, mentre la presenza di Kinski aggiunge poco al valore del film.

JOKER1926  @  11/09/2011 00:47:35
   6 / 10
Dal titolo beffardo, "La morte ha sorriso all'assassino" prende vita il film di D'Amato.
La prima precisazione intorno al film arriva per quanto concerne la sceneggiatura che almanacca la realizzazione del film agli inizi del ‘900 andando così a creare delle suggestive e particolari atmosfere.
"La morte ha sorriso all'assassino" offre una trama sicuramente un po' sgangherata, si capisce insomma che un medico ha scoperto come portare in vita dei morti, ulteriori sviluppi evidentemente non sono ammessi.
Infatti la sceneggiatura è davvero di serie b, troppi praticamente i passaggi non specificati a dovere, il film sembra prefissarsi un solo, esclusivo pensiero, ovvero quello di colpire a livello visivo, perché a livello di proiezioni narrative e di logica il grosso viene a mancare.

D'Amato comunque con il suo prodotto del 1973 riesce dopotutto, se non a brillare, a cavarsela.
Si può dire che l'inizio della pellicola è un po' sottotono ma strada facendo qualcosina cambia e la pellicola inizia a mostrare anche un po' di tensione, questione della tensione da fotografare ovviamente in blocchi di massima relatività.
Regia in definitiva anche molto prolissa in alcune scene, ovvero varie le sequenze che si inoltrano a lungo in un perfetto esercizio di stile che ha come fattore, scopo finale quello di allungare la pellicola sul piano temporale, della proiezione.
"La morte ha sorriso all'assassino" mostra qualche pregio tipo alcune scene, carina quella del gatto ad esempio, senza dimenticare altre come quella della "corsa" nel cimitero accompagnata anche da una buona musica.
Continuando a calcare la non infinita striscia dei pregi c'è, da aggiungere, quelli che riguardano le location tetre, buie e spoglie, il lavoro musicale, molte volte, ma non sempre, efficace; e come detto prima le ambientazioni.
Fra i difetti in primo piano la staticità di questo film che risulta, varie volte, esser fin troppo teatrale e troppo "bloccato" nella residenza, eccetto le incursioni, pure azzeccate talaltro, come quella del cimitero.
Un altro problema noto è la sceneggiatura, ma in sostanza si può sopravvivere, nel film invece l'unica parola d'ordine è la… morte!

Cannibal Bunny  @  27/09/2010 09:31:53
   6½ / 10
Horror gotico d'atmosfera che non disdegna incursioni nel gore, omaggiando alcuni classici del passato.

pinhead88  @  14/08/2010 22:46:04
   4 / 10
Esordio in regia per Massaccesi,il suo primo film che tra l'altro viene siglato con il suo vero nome in mezzo ad una serie infinita di pseudonimi.
Si tratta di un horror gotico sulla stessa scia di quelli che erano principalmente in voga negli anni '60,i classici racconti ispirati ad Edgar Allan Poe.da un punto di vista narrativo però le cose non funzionano assolutamente,la trama è confusa e farraginosa e il ritmo lentissimo fa solo aumentare in modo vertiginoso gli sbadigli.gli interpreti sono tutti più inespressivi di un albero,eccetto Kinski che si vede raramente.le scenografie poi sono squallide e la fotografia possiede dei toni spenti e monocromatici di poca rilevanza.di effetto invece,per l'epoca, alcuni effetti speciali,anche se di poco.la scena del gatto però è irritantissima.dunque rimarrebbe un film da consigliare soltanto ai fan del regista,ma che forse neanche troppi di questi lo apprezzeranno facilmente.

Drugo.91  @  09/05/2010 13:12:23
   7½ / 10
di grande atmosfera, con qualche buon effetto gore e bravi attori
D' Amato ha fatto ben poco per l horror, ma quel poco vale sicuramente un pò di attenzione,
il film lo consiglio, da vedere nonostante alcuni limiti e qualche difetto

baskettaro00  @  15/08/2009 11:36:57
   6½ / 10
credevo di vedere il solito splatterone ed invece di splatter in questo film ce ne è ben poco........
si poteva fare dai toni più grotteschi e violenti ma il nostro d'amato ha preferito un horror a tratti paranormale che vira più sulla morte non mostrando effetti particolarmente cruenti......
carina l'idea di ambientare il filn nell'ottocento.....
splatter pari a 6...ma tutta via ci sono alcune scene che sono entrate di diritto nella storia del cinema dell'epoca:
p.s.
ho inserito le scene nello spoiler anche se nn contengono vere e proprie anticipazioni sul finale del film....

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Invia una mail all'autore del commento wega  @  15/08/2009 11:17:55
   7½ / 10
Molto bello invece questo film di D' Amato o come si chiama. Più che gotico è aristocratico me sa', completamente sfasato alla sceneggiatura (non si capisce se è lui, lei, un suo doppio o il gatto) ma "La Morte ha Sorriso all' Assassino" ha una buona regia; la sequenza al cimitero poi è d' antologia per suspense e stile. Bellissima l' attrice protagonista, se mi dicessero che è la madre di Heather Graham ci crederei.

GodzillaZ  @  09/06/2009 23:40:44
   7 / 10
Pur non avendoci capito granchè (il finale mi ha lasciato di stucco...), pur lasciando molte cose in sospeso, e pur essendoci diverse cose senza senso, questo film di Massaccesi mi è piaciuto.
Ho visto poco di questo regista (Antropophagus, Rosso Sangue), non mi aspettavo una così bella regia.
"Solo" per la sceneggiatura confusa, il finale e le cose suddette non do un voto più alto.

3 risposte al commento
Ultima risposta 08/06/2011 00.53.51
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statididiso  @  05/06/2009 23:40:48
   9 / 10
prima incursione nel mondo dell’horror e unico film firmato con il suo vero nome... un zombie and voodoo movie raccontato come se fosse una storia di fantasmi e con uno stile squisitamente baviano (zoom e grandangoli compresi), se non considerassimo le scene di nudo, decisamente spinte per l'epoca (d'altronde...), come, del resto, la quantità di sangue versato... molte le citazioni, da Poe ('Il gatto nero') a Lovecraft ('Herbert West Rianimatore') o, meglio, Mary Shelley ('Frankenstein')... cultissima la scena in cui il gatto graffia il volto di Luciano Rossi!!! a parte tutto, non l'ho trovato confusionario, anche se, probabilmente, qualcosina doveva essere approfondita (i rituali Inca ad esempio)... L

voto: 9

DarkRareMirko  @  22/11/2008 12:56:15
   7 / 10
Gran bell'esordio per D'Amato, con uno pseudohorror interessante, ottimamente girato, dotato di buonissime musiche.

Molto bravi gli attori poi, ed inoltre c'è pure Klaus Kinski, indicato e credibile.

Il film non lesina neppure in effettacci gore, discretamente ben realizzati (come quello che vede il tipo impalato all'inizio, con tanto di stomaci che fuoriescono dalla ferita).
Orrendo il make up invece, davvero dilettantesco, per non dire ridicolo.

Il difetto principale del lungometraggio stà nella sua intrinseca confusione relativa alla vicenda, dotata di colpi di scena su colpi di scena e di incongruenze su incongruenze (vedasi a tal proposito anche il finale, inspiegabile).

Ad ogni modo un buon film.

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12 risposte al commento
Ultima risposta 02/01/2010 14.59.57
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phemt  @  15/11/2008 14:15:24
   7 / 10
Esordio (quantomeno ufficiale) come regista per Joe D’Amato, La Morte ha Sorriso all’Assassino è un thriller/horror dalla storia confusa che brilla per alcune scene di buon livello e per alcune trovate ottime…
Buona la prova registica di Massaccesi che mischia gotico ed exploation riuscendo a dare al film un grande fascino morboso, con momenti al limite dell’onirico, coadiuvato dalla splendida colonna sonora di Berto Pisano e dalla solita ottima fotografia a cura come sempre dello stesso D’Amato…

Splatter da due soldi (ma visto il budget difficilmente si poteva fare di più), bellissima e perfettamente in parte Eva Aulin, nel cast ci sono anche Kinski e Giacomo Rossi Stuart (che a suo tempo lavorò anche alla corte di Mario Bava in uno dei suoi capolavori)…

Peccato per qualche situazione tirata un po’ troppo per le lunghe, per qualche caduta nel trash e per la sceneggiatura piena zeppa di buchi narrativi e abbastanza insensata che può rendere un po’ pesante la visione del film…
Per appassionati!

somberlain  @  24/08/2008 10:43:19
   6½ / 10
E' una delle prime realizzazioni di D'amato, la prima firmata col suo vero nome.
Questo horror, girato nel perfetto stile Massaccesi che alterna sapientemente erotismo e splatter, a dir la verità non mi ha esaltato eccessivamente, anche se ammetto che straripa di quel fascino puramente trash a cui faccio fatica resistere.
Alcune situazioni troppo sbrigative e una sceneggiatura zeppa di buchi impediscono a questa pellicola di diventare un cult a tutti gli effetti, anche se sono sicuro che comunque gli amanti dell'horror trash non ne rimarranno delusi.

HGWells  @  23/12/2007 01:01:54
   7½ / 10
Confusa prima pellicola di Aristide Massaccesi, meglio conosciuto come Joe D'Amato. Gli eventi si susseguono per tutta la durata del film senza inizio né fine, tra misteri e stranezze varie, per poi trovare un abozzo di rivelazione nella seconda parte. Ma il finale apre un'altra porta verso una miriade di nuove ipotesi. Splatter, violenta e claustrofobica opera cinematografica, dotata anche di un'ottima colonna sonora e di una bellissima fotografia. La sceneggiatura è il punto debole, piena di buchi e incongruenze. Altri difetti si contano per tutta la durata del film. A tratti noioso e lento, in altri intrigante e maestoso. Resta comunque un cult-movie per tutti gli amanti del cinema horror.

Invia una mail all'autore del commento angel__  @  24/10/2007 03:08:11
   4 / 10
insignificante e confusionario tentativo di fare un horror un pò particolare. grossolani i pochi dialoghi sparsi qua e là.dimenticabile e soprattutto evitabile.

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