l'anima e il volto (1946)

Film artisticamente e tecnicamente assai pregevole, affascinante. Quasi un giallo. Molto fine ed efficace l'interpretazione di Bette Davis nella doppia parte di Kate e Pat."

Soggetto che doveva avere enorme presa nella Davis tanto da produrlo in un primo momento, interpretarlo (sdoppiandosi) e re-interpretarlo 20 anni dopo con qualche modifica qua e là ma pur sempre sdoppiandosi. Sceneggiatura non solidissima in entrambi i casi, incappa in alcuni topici momenti di evidente forzatura, regie entrambe poco brillanti tranne per questo artifizio ottico della doppia presenza in scena che per quanto innovativo Bernhardt sembra accontentarsi di questo e non giocare sul suo retaggio europeo, un soggetto simile in mani del maestro Hitch o di un Lang avrebbe rasentato il capolavoro, resta invece un saggio di quel che era lo straordinario talento della Davis, in grado di costruire con la sua interpretazione 2 personalità distinte mai equivocabili nonostante le sembianze analoghe, una Davis ambiziosa di mettersi alla prova, incurante degli ostacoli del testo, di registi raramente al suo livello capaci si di mettersi al servizio ma incapaci di tenere in piedi un film esulando la prova dell'attrice.

Ci sono tutti gli elementi per un buon melò, anche se l'intreccio presenta parecchie coincidenze alquanto forzate. In più ho trovato assolutamente azzeccata l'ambientazione, in particolare quella del faro.
Ma, al di là di tutto questo, il voto è quasi interamente giustificato dalla presenza della Davis e da un comparto tecnico che permette di vederla in panni doppi nelle stesse inquadrature. E così eccola accendere la sigaretta alla sorella gemella, camminare a braccetto e fare la gita in barca insieme. E quanto sono realistiche queste scene!!
Beh, da suo grande fan quale sono non posso che rimanere incantato da queste scene. Poi lei è, al solito, superba! Tratteggia alla perfezione le due personalità delle sorelle tanto che si capisce chi delle due si sta guardando senza neanche il bisogno di sentire il nome.
Interpretazione impeccabile ma che, allo stesso tempo, fa passare in secondo piano quella di un Ford un po' sottotono.

Più che il dramma, vagamente scontato ed accomodante nella seconda parte, sbalordisce la sua fattura tecnica, con degli effetti speciali per l'epoca strabilianti. Vedere Bette Davis che accende una sigaretta a... Bette Davis nella stessa inquadratura è un qualcosa che ha del miracoloso, così come vedere le due gemelle che passeggiano sul molo spalla a spalla in totale nonchalance. La scelta dell'ambientazione isolana, che dona una dimensione avventurosa alla vicenda, è un altro punto a suo favore.

Melodramma tutto al femminile, che rielabora senza particolari guizzi creativi il principio greco del kalòs kagathòs con una storia a tratti banale e faziosamente forzata. il film è, tuttavia, nobilitato dalle ottime atmosfere e dall'eccellente interpretazione di Bette Davis.

Un classico melodramma in puro stile hollywoodiano d'epoca, con un grande amore tormentato, una suggestiva location e una messa in scena raffinatissima e tecnicamente ineccepibile. Sublime interpretazione doppia di una splendida Bette Davis. Più statico invece Glenn Ford.
Il colpo di scena centrale sarà alla base del successivo "Chi giace nella mia bara" di Paul Henreid e sempre con la Davis.

Un bellissimo lavoro che mostra una Bette Davies sempre più in forma, stavolta impegnata nel doppio ruolo. D'impatto e dark le scene e molto curato il montaggio e la fotografia. Dello stesso regista però, preferisco "Anime in delirio" più intenso.

grandissima bette davis.................memorabile nel primo dei due films ove interpreta due gemelle...........

Drammone a tratti delirante, ma ghiotta occasione per ammirare la strepitosa Bette Davis nel duplice ruolo di due sorelle gemelle, due caratteri opposti, vittima e carnefice, Jekyll § Hyde al femminile.
Memorabili le sequenze delle due sorelle mentre mimano le stesse azioni... da rivedere