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Giulia, la protagonista invisibile che quasi lo sarà anche nel film, da vita a una commedia dove si ride poco. In verità è una commedia di quelle noiose. Ma che dico noiose, noiosissime. Tra queste ci son quelle che riescono in mezzo al tran tran del discorso quotidiano, a costruire dettagli, lasciando spazio a qualche riflessione, ti conquista col tempo, e ti trasmette una sincera voglia di vivere.
"La sparizione di Giulia" si lascia sfuggire il premio come miglior film ai Quartz 2010 (ipremi award del cinema swizzero). Ci si dovrà abituare al doppiaggio in italiano, che ahimè, non è inizialmente dei più orecchiabili. Ero molto scettico, ma mi devo ricredere; non è un filmone che tecnicamente possiede qualcosa di particolare, no no. Non è nemmeno brillante, ma tra le emozioni di tutti i giorni "La sparizione di Giulia" diventa una commedia amara molto gradita e un piccolo gioellino che mi va di premiare con un bel 8.