Durata: h 1.39 Nazionalità:
USA1977 Genere: fantascienza
Tratto dal libro "L'isola del dottor Moreau" di Herbert George Wells
Al cinema nell'Aprile 1977
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Un naufrago approda su di una misteriosa isola dove uno scienziato compie innominabili esperimenti sugli animali .... Si tratta della seconda trasposizione su pellicola dell' omonimo romanzo di H. G. Wells , uno dei classici della fantascienza di fine Ottocento . Il poco noto regista americano Don Taylor dirige questa pellicola in maniera dignitosa , quasi didascalica , puntando tutto sulla trama avventurosa e horror , lasciando da parte le tematiche sociologiche inserite da Wells , ma aggiornando le tecniche operatorie , dalla vivisezione alla manipolazione genetica . La trama scorre via senza troppi problemi ma purtroppo anche senza grande tensione . Buono il make up delle varie creature ibride , creato dal celebre truccatore John Chambers ( quello de " Il pianeta delle scimmie " ) e veramente notevoli le scene di combattimento tra le belve vere e gli uomini-bestia . Il grande Burt Lancaster , con i suoi occhioni buoni , è forse un po' troppo affabile per il ruolo del folle scienziato , mentre più convincente resta la prova di Michael York , attore inglese molto presente nel cinema d' azione degli Anni ' 70 . Nel cast di contorno si vedono un alcolizzato Nigel Davenport , un irriconoscibile Richard Basehart ed una splendida Barbara Carrera . Buone le locations caraibiche e la graffiante colonna sonora di Laurence Rosenthal . Diciamo che tirando le somme al 6 ci si avvicina abbastanza .
Deludente adattamento del romanzo di H. G. Wells,il regista punta sopratutto sul clima esotico e sul lato avventuroso della pellicola,non tralasciando neanche qualche incursione nell'horror (purtroppo manca completamente la tensione),tutto però risulta troppo prevedibile anche per chi,come me,non ha mai letto l'opera letteraria. La regia,come l'aspetto tecnico è piuttosto dignitoso,la recitazione è decente, anche se bisogna ammettere che Burt Lancaster è abbastanza inadatto al ruolo. Lascia un pò con l'amaro in bocca invece il make-up,non è malvagio ma le varie creature arrivano a somigliare tutte a degli uomini lupo.... Meglio la versione degli anni 30 diretta da Erle C. Kenton,questa manca di mordente.
Adattamento abbastanza deludente dell'omonimo romanzo di Welles, già portato sugli schermi con ben altri risultati da Erle C. Kenton: tra le due pellicole c'è un abisso. Qui, purtroppo, si punta tutto sull'aspetto epico-avventuroso e sulla bellezza degli esterni, ma la tensione latita e la storia è dannatamente prevedibile. Neanche la presenza di Lancaster solleva la media: il suo Moreau è poco incisivo e in un constesto del genere affonda con tutti gli altri. Ottimo - considerata l'epoca - il make-up, ma è un film che non aggiunge niente di nuovo al modello originale.