look away - lo sguardo del male (2018)

Un thriller psicologico sulla doppia personalità che se avesse avuto il coraggio di osare un po' di più e di affrontare l'argomento con una vena un po' più matura e meno teen sarebbe potuto risultare decisamente più che un buon film. Invece così com'è non riesco ad andare oltre la sufficienza pur raggiungendola comunque senza troppi problemi. Brava ed adatta al ruolo l'attrice protagonista India Eisley che nonostante quando girò il film aveva già 25 anni ma dimostrava in via del tutto credibile una ragazzina di 17 anni in
modo sorprendente. Se non mi fossi informato non l'avrei mai detto che avesse 25 anni durante le riprese di questa pellicola. Non male la regia dell'israeliano Assaf Bernstein, buona ed azzeccata la fotografia molto fredda nel dare un'atmosfera parecchio cupa e deprimente. Il film sul finale non dà un vero e proprio riscontro su quale sia la realtà dei fatti ma lascia molto all'interpetazione in chiave di lettura che tuttavia non è particolarmente difficile o complicato per darsi delle ipotetiche risposte. Mi ritrovo in completa sintonia con la media che detiene sul sito.

Non male questo thriller, peraltro con una bravissima interprete assoluta protagonista. Finale "assente" ingiustificato, mezzo punto perduto!

La mancanza di un finale degno di questo nome rischia di scontentare quelli che hanno seguito, con un certo interesse, tutto l'evolversi della storia. Una storia ben interpretata da un cast valido, circostanziata nei dialoghi ma un po' carente nella sceneggiatura che risulta, a tratti, prevedibile e a volte poco minuziosa.
L'impatto emozionale nei temi trattati è promettente, tanto che per lunghi tratti si empatizza con i protagonisti, la parte finale però, a mio parere, delude un po' nonostante sia facilmente intuibile, e ne abbassa di poco il voto che avrebbe meritato.

Il film non è svolto granché bene ma tratta temi importanti nei giorni d'oggi abbastanza delicati e la protagonista regge bene da sola tutta la pellicola

Un pò telefonato il finale! ma almeno intrattiene per tutta la durata

Tanti temi, forse troppi, in questo thriller-horror: il bullismo, l'ossessione per la bellezze, lo sfascio familiare e, su tutti, il classico tema del doppio.
Brava la bella India Eisley, su cui poggia gran parte delle pellicola.
Film che ha il pregio di non ricalcare i più mediocri teen horror. Sufficiente.

Thriller che affronta il tema del bullismo e non solo...

SPOILER

Discreto thriller, trama non originale e svolgimento scontato. Il finale non è male e per questo guadagna la sufficienza.

Buon thriller a sfondo psicologico che tratta il tema della doppia personalità, non originalissimo ma comunque ben diretto ed interpretato. La scena è dominata dalla bellissima e brava attrice protagonista India Eisley che con quegli occhioni buca letteralmente lo schermo. L'atteggiamento freddo e distaccato del padre (Jason Isaacs), l'invidia per la migliore amica e gli atti di bullismo di cui è vittima a scuola, scateneranno nella mente della ragazza adolescente Maria voglia di rivalsa e desideri nascosti e repressi. Nel ruolo della madre depressa e premurosa Mira Sorvino, lasciata un pò in disparte e catatonica... Finale che lascia dei dubbi ma non male nel complesso.

Bella sorpresa questo particolare horror con un gran ritmo e una buona tensione. Molto brava la protagonista a immedesimarsi in doppio. Il finale poteva essere più chiaro ma va bene così.

...bel ritmo

Discreto thriller psicologico dove non si sa se tutto quello a cui assistiamo sia vero oppure...vi è da obbiettare che lo spunto di base non è originalissimo (l'idea del doppio ormai è sfruttata fino all'osso) la narrazione non è scorrevolissima, bisogna attendere un bel pò prima che accada qualcosa e ci sono un paio di forzature. Però la sceneggiatura regge sino alla fine, c'è una buona atmosfera e la regia appare adeguata. Molto brava e bella, infine, la protagonista India Eisley (non a caso è la figlia di Olivia Hussey) . Non memorabile ma una visione la merita ampiamente.

a parte la bellissima India Eisley che ipnotizza lo spettatore c'è ben poco che si salva di questo psico-thriller. Evitabilissimo

Buon thriller, non di certo un capolavoro ma si lascia seguire, storia intrigante ma nella seconda parte con qualche forzatura di troppo, brava la protagonista.

Visione gradevole.
Storia non troppo originale, ma la buona prova della protagonista la rende interessante.
Buon ritmo

Sarebbe stato un film godibile se non fosse che pare prodotto da Pornhub. 'Sta stellina ninfetta abortita che esce dallo specchio per soddisfare i pruriti inguinali, ma che è dai. Peccato perché l'atmosfera, la produzione e la recitazione è di tutto rispetto.

Molto godibile, di primo impatto non gli si darebbero due lire invece sa regalare discreta tensione. Bravissima la giovane protagonista.

Buon thriller.

Molto bello. Trama gia' vista ma intriga grazie pure alla protagonista che ipnotizza lo spettatore.

Un thriller psicologico non particolarmente originale ma a mio avviso piuttosto riuscito,l'israeliano Assaf Bernstein utilizza infatti uno dei più tipici copioni horror (il doppio) per andare ad affrontare con una certa maturità tematiche come adolescenza,bullismo e malattie mentali.....
Il regista si ispira al classico di De Palma "Carrie" per poi percorrere strade più personali evitando di scadere nel classico teen horror zeppo di jumpscare e regalando allo spettatore una pellicola interessante e mai noiosa,aiutato in questo compito anche da una buona interpretazione del cast.
Nel complesso non manca secondo me qualche difetto,in particolare nel modo in cui è stato tratteggiato il padre della protagonista,l'ho trovato un pochino esagerato in alcuni momenti,ma si tratta alla fine di un difetto funzionale alla trama quindi ci si può anche passare sopra.
Una pellicola nel complesso intelligente,merita una visione.

Francamente bruttino questo film, l'ho trovato ingiustificatamente lento; il tema del "doppio + Carrie" era una fusion interessante e che si prestava a poliedrici sviluppi, e invece si sceglie di procedere lungo una strada alquanto sciapa disattendendo le buone premesse. Visto che l'elemento soprannaturale era stato introdotto come base per la storia, tanto valeva continuare e far fare al "doppio" cose un po' più eclatanti di qualche sguardo malvagio o lascivo che inspiegabilmente travia tizi adulti ma evidentemente molto ingenui e impressionabili. Apprezzabile la scelta di non mettere nessun jump-scare (nemmeno uno!), ma allora devi essere abile a costruire la tensione per altre – più complesse e raffinate – strade, cosa in cui il film fallisce in quanto non provoca alcun brivido; anzi quasi solo noia, e una certa irritazione per la dabbenaggine di molti dei personaggi che si lasciano gabellare da un'adolescente molto poco spaventosa e lontanissima dal potenziale distruttivo di cugina Carrie.

Adolescenza problematica alla base di questo Look Away, costruito su un'intelaiatura che inevitabilmente porta al Carrie di De Palma. Bullismo subito a scuola, famiglia altolocata dominata da una figura paterna castrante, pochi rapporti a livello sociale e quei pochi celano delle insidie.
Qui non c'è un potere latente che emerge, bensì una dissociazione mentale che si sviluppa nell'immagine speculare dello specchio, vero alter ego che mostra tutte le discrepanze nascoste della vita di Maria. Airam ha lo sguardo opposto dello specchio. Ciò che Maria vede e soprattutto non vuole vedere, Airam svela tutto, specialmente i lati oscuri della personalità paterna, chirurgo plastico che corregge imperfezioni esterne, votato all'apparenza perfetta, ma generatore a aua volta del disagio mentale della figlia. Un film che percorre strade già viste, ma dotato di un buon cast e con una convincente protagonista.

Il riferimento più diretto, per situazione e struttura narrativa, è Carrie di Brian De Palma.

SPOILER
Lo spunto, inquietante già dai primi minuti

SPOILER
porta il film ad un livello superiore al solito horror/teen movie (anzi, di horror non c'è neanche molto... più che altro è un thriller/fantasy).
Si sovrappongono infatti varie tematiche

SPOILER
E' un film che sa troppo di "già visto", troppi cliché dei teen/horror movie degli anni '80 (che da ragazzo adoravo), ma è il suo unico difetto.

Affascinante e patinato thriller-horror sul tema del "doppio", merita la visione.