Siamo nel pieno dei tumulti studentesco universitari. È la storia di due amici: Shinichi, ex-rivoluzionario rosso, ma ora disilluso dal futuro, che conduce una vita allo sbando, senza più ideali. Hiroshi, più forte, un eterno rivoluzionario. Individualista ma anche espansionista. Si trovano con le loro rispettive fidanzate in un singolare motel sulle rive del mare. Fuori un castello; dentro un labirinto dall'architettura asimmetrica che mi ha rimandato immediatamente alle descrizioni di edifici titanici e sconosciuti che H.P. Lovecraft faceva nei suoi scritti. Shinichi rimane ancora un giorno. Insieme alla sua compagna si trovano sulla spiaggia dove spensieratamente giocano e si divertono, quando vengono aggrediti da due individui; entrambi perdono conoscenza e lei subisce anche lo stupro.Ritornati nella loro città, Kyoto, ripensano all'accaduto e alla possibilità che il gesto possa essere stato pianificato da qualcuno. Per questo, sospettando del titolare del Motel, decidono di ritornarvi. Lì troveranno la verità sul loro incidente. Si tratta di una setta d'ideologia Buddhista che ha creato il suo piccolo mondo tra i boschi lontano dal mondo e del tutto autosufficienti. Portano avanti un'idealogia utopica, basata sull'annullamento del tempo e quindi del futuro. Dell'erotismo in sostituzione del mero rapporto sessuale, limitato esclusivamente alla semplice riproduzione.L'unica persona soggetta ad amplessi ripetuti, è la sposa della guida spirituale della congrega, che si ritiene sia costantemente profanata dagli dei, i quali a loro volta dimorano in essa e usano la sua bocca come tramite per comunicare. Shinichi rimane attratto da questo mondo sconosciuto e decide di restare. Ma se guardiamo indietro ai suoi discorsi, capiamo che c'erano già molte affinità tra lui e i membri della setta prima ancora di conoscersi. Anche Hiroshi ritornerà su quella spiaggia.
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