mpd psycho (2000)

Miike adatta l'omonimo manga di Eiji Ootsuka e Shou Tajima,ma discostandosene ampiamente e guardando a svariati modelli americani("Twin Peaks" e "X-Files" in primis,ma anche l'allora nascente "CSI" e con riferimenti a "Elephant","Battle Royale","Seven" e "Il silenzio degli innocenti").Girata in video con elementarissimi effetti digitali,è una serie che sfida di prepotenza la comprensione(e la pazienza)dello spettatore:seguire l'intreccio è faticoso e tante cose rimangono irrisolte,forse troppe.Ma come ogni bizzarria fuori dagli schemi il fascino è innegabile,e certi tocchi e invenzioni visive hanno l'impronta del genio.Bisogna essere ben disposti,ma almeno una visione bisogna concedergliela.Elegante confezione e belle musiche dove spicca "Strange New World" della fantomatica rock star Lucy Monostone,leitmotiv della vicenda.Evitare l'edizione nostrana,che pixella i dettagli intimi delle vittime ed è puntualmente doppiata da cani.

MPD Psycho è un prodotto contorto e straniante dalla trama quasi intellegibile, tante sono le digressioni al racconto che Miike opera. Sinceramente oltre che ad essere contorto è anche abbastanza confusionario, tuttavia presenta delle soluzioni visive più che apprezzabili.

Serie non propriamente riuscita, Mike è un maestro e si vede, la sua tecnica ha vita propria e le sue inquadrature avvolgono lo spettatore, purtroppo il ritmo latita e molte scene va per contro loro, annoiando e confondendo, sintomo che tutto è sperimentale... ma troppo esagerato.

Doveva succedere che prima o poi Miike mi lasciasse deluso e difatti,ecco qui. Questa volta Miike ha davvero esagerato,in senso negativo e non mi riferisco alla violenza,anzi.
Non essendo un amante dei manga non conosco nulla di MPD psycho ma se uno dei registi più talentuosi e interessanti del panorama mondiale mette mano ad una serie tv mi aspetto qualcosa che mi sorprenda,e questo lavoro di Miike mi ha sorpreso ma non come avrei pensato.
Sei episodi,sei ore di follia,sei ore incomprensibili. Fosse solo questo ma anche il ritmo lentissimo è una mazzata pesante con Miike che sperimenta ma fallisce in maniera clamorosa. In mezzo qualche guizzo registico ottimo (in tutti gli episodi c'è sempre qualche cosa da ricordare) e ottime musiche.
Anche i momenti irriverenti e volutamente ridicoli sono riusciti ma il resto diventa sia esageratamente criptico,sia difficilissimo da seguire. Credo sia un coraggioso fallimento di un regista che ormai crede,giustamente,troppo sui propri mezzi e ha osato rischiare. A parte il primo episodio e parte del terzo i restanti sono stati una delusione,una noia unica e ammetto che non vedevo l'ora finissero.
Con questo non voglio togliere che possa piacere,magari a chi ha amato il manga,magari a chi riesce ad entrare nella storia e nei personaggi. Però a mio parere è ai limiti del difendibile,pur riconoscendo a Miike la sua unicità questa miniserie tv è troppo "unica".
E poi le censure televisive giapponesi sono quantomeno inutili e irritanti.
Poca cosa ma non un disastro per uno che dirige film come una macchina da guerra,tutti di una qualità particolare. C'è la scusante che questa è una serie tv,non un film...

Serie televisiva in sei puntate firmata Takashi Miike tratta da un manga di notevole successo in terra nipponica (che io non ho letto)…

Il risultato è però al di sotto di quanto Miike ci abbia generalmente abituato…
La narrazione è confusa e a tratti sconclusionata, di colpi di scena ce ne sono a bizzeffe ma si fa una fatica boia a mantenere in mente il filo conduttore…
Discrete alcune caratterizzazioni psicologiche, meno riuscite altre!

La cosa migliore della serie è lo stile registico di Miike abbastanza lontano da quello che è lecito attendersi da una serie televisiva... Miike mischia anime e live action, soluzioni estreme e una pesante post produzione che aggiunge piogge normali o acide e fiamme qua e là…
Il budget però è infimo e gli innesti di computer grafica spesso sono davvero mediocri… E il modo idiota in cui vengono censurate le scene non aiuta di certo!

C'è di buono che non mancano momenti divertenti grazie soprattutto a Ren Osugi e all'otaku anche se alcuni momenti più che divertire sono semplicemente ridicoli…

Probabilmente lo si apprezza di più se si è letto il manga o forse lo si apprezza anche di meno non lo… Personalmente non l'ho gradito più di tanto malgrado riconosco la presenza di alcune scene notevoli e di una puntata (la terza) davvero buona…
Sufficienza un po' per la stima che ho per Miike, un po' perché è davvero difficile dare una valutazione congrua ad un operazione del genere… Comunque non mi sento di consigliarlo a nessuno!

Lo stesso Miike non è mai rimasto per nulla contento di questa trasposizione tanto che anni fa girava voce che ne volesse fare un film senza censure… L'idea sembra però ormai tramontata!

Miike? irriconoscibile!
Episcodi privi di senso e della verve tipica del regista. Le censure pixelate sono ridicole...

un irriconoscibile miike gira sei episodi sconclusionati privi di grazia e censurati -.-'

visto tutto d'un fiato. alcune trovate sono eccellenti, il genio di Takashi emerge spesso, ma non l'ho amato come altre sue pellicole.

è veramente magnifica questa serie......è incredibile come in Giappone vengano proposte serie televisive di così alto livello,mentre in italia trasmettono serie deprimenti e scontate(elisa di rivombrosa,don Matteo). Comunque tornando alla serie,la regia di Miike si sente moltissimo,infatti la storia è un trip allicinogeno.voglio dire,la trama,è complicatissima e nelle prime puntate può risultare addirittura incomprensibile,il tutto viene chiarito nelle ultime puntate.la regia è visionaria come al solito,e non mancano situazioni grottesche e sanguinolente,certo la violenza non raggiunge i livelli disturbanti di ICHI THE KILLER(non dimentichiamo che si tratta di una serie televisiva), ma come al solito è inserita bene nel contesto e il suo scopo ludico è facilmente intuibile.il tutto è accompagnato da delle trovate estetiche veramente di ottimo gusto,come una neve verde magnetica nei flashback,delle anime che conversano,e dei pupazzetti che viaggiano.gli attori sono veramente adatti ai loro ruoli soprattutto AMAMIYA che riesce ad esprimere tutta l'angoscia e l'ambiguità del personaggio,anche il personaggio del commissario è molto interessante,e la descrizione della sua psicologia è molto particolareggiata.non mancheranno personaggi stravaganti(come toguchi un appassionato di SNUFF MOVIES che cerca sempre di avere ottime riprese di uccisioni e smembramenti)bellissma l'allucinogena canzone di LUCY MONOSTONE che sembra uscita dall'inferno,ed è proprio questa canzone che scatena l'ilpulso omicida dei personaggi.vengono anche spesso rappresentate:strade cittadine sotto la pioggia,paesaggi innevati e spiagge desolate che danno un tocco di malinconia alla pellicola.i dialoghi sono bellissimi e molto filosofici,il film specula infatti sulle difficoltà della vita.alcune situazioni soddisferanno molti palati che cercano l'efferratezza,nel film sono infatti presenti: sparatorie in aule,feti prelevati,cadaveri tagliuzzati e occhi che si cavano.In una puntata c'è anche CHIAKI KURIYAMA l'attrice che ha interpretato GOGO YUBARI in KILL BILL qui il suo ruolo è quello di una studentessa psicotica.In conclusione una serie televisiva magnifica e quindi CONSIGLIATISSIMA

SPOILER