nightmare 3 - i guerrieri del sogno (1987)

Dopo l'inguardabile secondo capitolo Freddy Krueger ritrova la dignità perduta grazie al ritorno di Wes Craven alla sceneggiatura (ideata comunque insieme ad altri, tra cui Frank Darabont) e al mestiere di Chuck Russell dietro la mdp, allora promettente regista inspiegabilmente smarritosi presto nei meandri delle produzioni low budget di mediocre qualità.
E' un piacere ritrovare in gran forma il killer dal guanto artigliato, questa volta alle prese con un gruppo di adolescenti disagiati rinchiusi in una clinica specializzata nel trattamento delle malattie mentali e disturbi del sonno. I ragazzi soffrono tutti dello stesso incubo ma i pragmatici medici non credono alla storia dell'uomo nero. Per questo motivo viene ingaggiata l'indimenticata Nancy, già perseguitata da Freddy nel primo capitolo e ora stimata psicologa.
Non le ci vorrà molto per intuire chi sia la causa delle angustie dei ragazzi. L'unica speranza è reagire mediante un'offensiva degna di un fantasy, in cui le vittime, durante il sonno, assumono doti sovrumane nell'impari lotta contro il mostro. I Guerrieri del sogno fanno quindi quadrato per contrastare la minaccia sulla cui genesi viene a galla una verità da brividi.
Ovviamente trattandosi di un horror la matrice sanguinolenta è ben presente, con morti assai fantasiose e cruente inserite in contesti scenografici da incubo. Freddy torna ad inquietare, si riprende il suo ruolo iconico di spietato killer nonostante l'ironia di cui sono spesso impregnate le sue parole. Fattore ulteriormente accentuato nei film a seguire non sempre con risultati apprezzabili.
Nel cast si riconoscono i giovanissimi Laurence Fishburne e Patricia Arquette, per quello che -inarrivabile capostipite a parte- è il miglior film della saga.