Gianni Alberti, laureato in agraria, fa il giornalista contro voglia e con poco zelo, tanto che un brutto giorno viene licenziato dal giornale; ma la sua giovane e dinamica moglie, Vivia, tanto s'adopera e tanto fa che riesce a farlo riassumere. Anzi il direttore, per levarselo dai piedi, lo manda inviato speciale, in Palestina. Vivia, che da parte sua sta lanciando una casa di mode, ne è felice e consiglia il marito a far in modo che lo si creda perito in qualche impresa rischiosa, per poi ricomparire, dopo un certo tempo, con l'aureola dell'eroe redivivo. Quando giunge la notizia che Gianni è morto, Vivia finge di esserne disperata, mentre in cuor suo esulta. Ma all'improvviso il marito le riappare: essa stenta a comprendere che si tratta del di lui spirito, staccatosi dal corpo per un incidente capitatogli, mentre cercava d'inscenare la sua finta morte.
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QUEL FANTASMA DI MIO MARITO
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