roberto succo (2000)

A me è piaciuto , la sceneggiatura ripercorre a grandi linee e con qualche libertà la storia di Succo , killer talmente sregolato e pazzo da non dare punti di riferimento alle autorità che gli davano la caccia ..
Non male la prova di Cassetti che impersona un omicida pazzo oltre ogni limite , nevrotico e narcisista , incline alla violenza per ogni stupidaggine e sprezzante del pericolo e della polizia ..
Qualche buco narrativo c'e' e il finale è decisamente frettoloso e non crea un minimo di discussione su cosa sarebbe veramente potuto succedere, tuttavia il film nell'insieme ha una linea guida e si lascia seguire .

Dialoghi risibili, attori poco credibili, gigioneggiamenti a parte. Non un film riuscito secondo me

film che avevo gia' visto ed attendevo di rivedere per "quotare".
non e' un capolavoro, ma sorprendentemente lo valuto meglio della prima volta.
non ho ovviamente avuto il disgusto che e' fisiologico provare dopo la prima visione come spettatori di traumatiche sequenze.
un ritratto reale, forse troppo asettico, ben fatto se il fine e' quello di rappresentare una realta'.
devo dire che, a mio avviso e oggi, a freddo, la sufficienza la supera.
insomma, questo e' l'unico documento che ci dice chi fu e cosa fece e, soprattutto, come una storia cosi' pazzesca si realizza e cosa puo' accadere. un film che mette sul chi vive, a mio parere, anche e soprattutto i giovani che escono di notte, specialmente nelle periferie di quei luoghi e paesini remoti, in tutta europa.

la vera storia di Roberto Succo, serial killer italiano. Un film meno che mediocre privo di mordente, con una recitazione pessima.Sconsigliato.

visto ieri notte su italia1 , non vedevo l'ora che finisse,davvero un pessimo film!

Il vero problema, la frizione che intacca il film, "Roberto Succo" di Kahn, è proprio il soggetto, la storia del "mostro" che, in ambito spiccatamente cinematografico, usando un eufemismo, non ha tantissimo da offrire.
Già lo stile, la tecnica adoperata per il film in questione è quella che tende al documentario, ovvero manca l'enfasi "hollywoodiana". Qualcuno potrebbe storcere il naso dicendo che il film su questo determinato personaggio psicopatico deve esser asciutto e reale; ma in un film di due ore tutta questa "nudità" cinematografica quanto potrà resistere?
Il dilemma si potrebbe sciogliere in un baleno, forse con parole abbastanza grosse.

Questo film, "Roberto Succo" ha pochi motivi di esistere, insomma sono quei soggetti schizzati che hanno fatto parlare di se e che non hanno importato, nelle loro negatività, nemmeno pillole e/o sprazzi di ideologia, che potrebbero, ammesso e non concesso, rendere una pellicola "ambigua" o perlomeno politicamente e socialmente impegnata.
Difficile capire le motivazioni che spingono regie a formulare lavori del genere, le scelte si rispettano ma devono essere anche oggetto di critica come, ad esempio in questo caso.

Cercando inoltre di analizzare maggiormente "Roberto Succo" possiamo dire che il prodotto degli anni 2000 mostra gravose falle nell'ambito tecnico con attori e fotografia vicini se non addirittura sovrapposte all'approssimazione, inoltre il ritmo è molto lento, noia scontata. A livello di narrazione la musica cambia poco, a giocare una carta metodica nel film è la prevedibilità delle azioni compiute dal "Succo", montaggio, nemmeno sufficiente. Manca poi un'analisi mentale, caratteriale che dovrebbe scandire il protagonista, almeno per dare uno stralcio di senso al film, ebbene pure questo manca!

"Roberto Succo" non ha motivi validi per esser visionato, film piatto senza messaggio, senza grinta e senza anima.

Film che ripercorre abbastanza fedelmente la scia omicida del giovane serial killer Succo (lo dico basandomi sulle informazioni raccolte via web nel corso degli anni).
Ben girato e tutto sommato coinvolgente, perde però tantissimo a causa della pessima interpretazione del protagonista (poco espressivo e fastidiosissimo da ascoltare) e dell'approfondimento psicologico quasi nullo che viene dato al suo personaggio (uccide e basta). Degni di nota invece i toni freddi e spenti della fotografia.
Nel genere non è tra i migliori, ma fortunatamente neanche tra i peggiori (Ted Bundy, Jeffrey Dahmer ecc...). Si lascia guardare.

La pellicola racconta la storia, romanzata, del tristemente famoso "Mostro di Mestre", ed ha i suoi punti di forza in due buone idee del regista.
La prima è di raccontare la vicenda dal punto di vista della liceale innamorata del killer, dando alla narrazione uno stile caratterizzato da una forma che rende molto bene l'idea dei deviati processi mentali del protagonista della vicenda.
La seconda, riuscitissima, intuizione è stata quella di affidare la parte di Succo a Stefano Cassetti, attore che si dimostra esser incredibilmente bravo.

Potevo dare anche mezzo voto in più dato che il film non è male, ma il protagonista recita da cani..

Troppo lento, troppo noioso... La cosa positiva è che piu o meno è stata illustrata bene la storia di Roberto Succo, il film è rimasto fedele ai fatti accaduti veramente però insomma non sono stata colpita piu di tanto...

un ottimo film ben fatto ed emozionante

conoscevo la storia di Robero Succo e devo dire che il film è stata un'autentica delusione,troppo pesante e l'attore recita aimè malino!!
forse non è facile raccontare storie del genere(soprattutto perchè vere) oppure ero io che mi aspettavo qualcosa di più
SCARSO

io l' ho trovato osceno. Dopo aver appurato che la cadenza veneta uccide un film più di quella milanese, ho scoperto con piacere che anche i francesi sono, almeno in questo caso, incapaci a girare film (fiction?).
La storia di Succo è lunga, difficile e particolare, e va bè, inserire tutto era impossibile, ma (e parlo soprattutto della parte principale, quella ambientata in francia) il difetto principale sta nel fatto che il film non riesce affatto a rappresentare lo stato allucinato della mente del protagonista. coadiuvato da una a dir poco pessima prova di recitazione dell'attore principale, che (e si passi il doppiaggio in veneto, ma che scelta ahimè) è un'unica espressione. Un uomo molle e del tutto privo di carisma. Ma chi l'ha scelto?

tolte quelle due scene un pochino forti in cui si vedono i cadaveri dei genitori, cosa differenzia questo film da una puntata di distretto di polizia? anzi forse distretto di polizia è pure meglio.

beh.. la messa in scena lascia un pò a desiderare, ma adoro i film sui serial killer. tra l'altro, il profilo e il "modus operandi" di Roberto Succo sono decisamente "sui generis", non c'è logica, almeno apparentemente ("Di mestiere ammazzo la gente!"). L

voto: 7

Un buon film che ricostruisce la storia di Roberto Succo, girato anche nei luoghi reali teatro della sua vicenda. Tutto sommato efficace la prova di dell'esordiente Cassetti.

bellissimo!.. questo regista è bravissimo e altrettanto cassetti!.. storia tristissima, perché vera..
bellissimo.. è assolutamente da vedere questo film!..

SPOILER

ottimo film.cassetti,alla sua prima prova,è bravissimo.e poi non fa certo male ricordare una storia da molti dimenticata...

Bel film. interpretato in modo ottimale dal protagonista e girato con forza dal bravo Kahn.

attori di m.erda per una storia che poteva essere raccontata in maniera decisamente migliore...

inguardabile

PENSO CHE SIA LA PIU GRANDE ****** CINEMATOGRAFICA......E L'ATTORE PRINCIPALE SARà USCITO DA SARANNO FAMOSI...

niente di nuovo

Dieci mi sembra un po' troppo per questo film comunque discreto.

È sicuramente un grande film, interpretato al meglio da un attore esordiente!!!

Non è proprio il mio film preferito, ma mi ha entusiasmata molto. Il personaggio di Roberto Succo è pazzesco, mi ha fatto andare via di testa!! E poi, ma quale pazzo, era solo perennemente sotto anfetamine!, e l'ha fatta finita nel modo migliore che poteva usare.
Grande Roby.

bello

Segnalato dalla critica, è soltanto la biografia di un malato di mente.