shining (1980)

Un film culto per varie ragioni: primo racconto di King (che io non leggo mai!!) al cinema con enorme successo; film anomalo per Kubrick, che al suo apparire fu sottovalutato e mandato nell'angolo dei registi dell'Horror; film in cui risaltano le corde estreme di Nicholson, che ha vissuto per anni su queste tonalità; film che mise a termine la carriera della Duvall, entrata in crisi per causa del rapporto con il regista e imprigionata nell'immaginario collettivo del ruolo. Ci sono scene che rimangono nella nostra mente, e che rivendendo il film altre volte, riescono ancora a coinvolgerci; un film che non invecchia, vorrà dire qualcosa cari critici!!? Il finale, quasi liberatorio, ci fa sentire il freddo ghiacciato del posto e questo è la riprova che Kubrick sapeva entrare nei meandri della psiche umana e dei sentimenti che la compongono. Alcott fa un altro miracolo dopo quello immenso di Barry Lindon