stacy: attack of the schoolgirl zombies (2001)

Del signor Nayouki Tomomatsu avevo già visto anni fa l'improponibile e pallosissimo "Zombie Selfe-Defense Force", con "Stacy" nessun significativo passo in avanti da parte di questo regista abituato a barcamenarsi tra set porno e piccole produzioni horror.
"Stacy: attack of the schoolgirl zombies" è film deludente sotto ogni aspetto, salvabile solo nello splatter offerto come da tradizione nipponica con tanta ironia e fiumi di sangue. Il resto è un goffo tentativo di rivisitare il filone zombesco attraverso una storia purtroppo improponibile perchè mal sviluppata.
A trasformarsi in cadaveri ambulanti sono le adolescenti tra i 15 e i 17 anni, l'età induce interessanti riflessioni una volta scoperte le ragioni del diffondersi di questa epidemia. Purtroppo la voglia di ammantare di una certa poetica il tutto equivale a darsi pesantemente la zappa sui piedi. Tomomatsu non ha stile, non ha profondità nè di linguaggio nè di visione, risulta troppo ambizioso per le limitate qualità di cui dispone.
La storia è anche poco incisiva in quanto piena zeppa di personaggi inutili che distolgono l'attenzione dal tema portante, bisognoso di ben altra delicatezza.
Le scene più crude vengono quindi alternate malamente ad una storia d'amore insulsa, appiattita da uno script di clamorosa pochezza e rovinata in modo definitivo da una protagonista insopportabile.
Poi qualche buona intuizione non manca, soprattutto quando ci si spinge in territori demenziali in cui i giapponesi (come Nishimura o Iguchi) eccellono, ma gli aspetti più leggeri e disimpegnati vengono appesantiti da argomentazioni pretestuose di natura melodrammatica, mai miscelate a dovere con la matrice horror.

Buon film horror diretto da Tomomatsu Naoyuki nel 2001.
La trama è buona,piuttosto originale, ricca di trovate molto simpatiche ed interessanti.
Discreta la regia e la recitazione,buoni gli effetti splatter abbastanza presenti nel film.
Un opera unica,trash,romantica e divertente,merita una visione.

Le chicche della squadra uccisore Romero e della sega elettrica Blues Campbell right hand sono apprezzabili e simpatiche, ma oltre all'ironia e allo splatter, presente in maniera copiosa, il film di Tomomatsu Naoyuki vuole evidenziare un messaggio sull'amore come ultimo atto di una vita destinata a finire per un misterioso e inevitabile destino.
Questo zombie (stacies) movie è abbastanza originale e denso di sentimento, tale da renderlo atipico nel panorama del genere, non disdegnando evidenti dosi di emozioni tra il surreale e il malinconico che non lascia indifferenti.
L'unico fastidio (per il sottoscritto) è rappresentato dalla traduzione approssimativa dei sottotitoli che in alcuni punti non permette di seguire, nei dialoghi, una storia che invece meriterebbe la piena comprensione.
Non un capolavoro, ma certamente apprezzabile...almeno per le intenzioni.

Do la sufficienza, perchè comunque gli effetti splatter sono davvero ben fatti, ma non basta..mi aspettavo un maggiore coinvolgimento..

Al contrario degli altri splatter del sol levante di ultima generazione, questo ha una trama (che unisce horror, dramma e trash) e degli effetti speciali ben realizzati a base di lattice e colorante come vuole la tradizione, rendendolo un prodotto al di sopra della media, nonché uno zombie-movie diverso dal solito.

discreto zombie movie che,a differenza di quasi tutti i prodotti del filone,eccede si in scene splatter volte a disgustare ma ha anche un lato raffinato e drammatico.....
in sostanza un film che consiglio agli amanti dello splatter non esagitatissimo e a quello degli splatter con un accenno di significato di fondo...
voto splatter:8-

Ero propenso per dare un 6 e mezzo, ma gli ultimi 10 minuti mi hanno fatto scendere di mezzo voto, perchè condensano quello che secondo me è il più grande difetto di questo film. Ovvero, il fatto che allo stesso tempo è un film ignorantissimo e demenziale, ma ha anche la pretesa di far commuovere e riflettere con scene che sarebbero troppo melense anche per un film drammatico. Comunque in generale è abbastanza divertente e alcune scene carine, ma, ripeto, alla fine non vedevo l'ora che finisse.

pacco con qualche trovata carina, ma comunque pacco :D

Sono in molti quelli che affermano che il cinema zombesco è fine a se stesso ,proponendo sempre la solita putt.anata radioattiva che trasforma i non viventi in viventi. Evidentemente queste persone non hanno mai visto "Stacy": ovvero, quanto di più assurdo lo splatter-gore zombesco abbia prodotto finora.

Un film che avrebbe potuto inebriare Fulci, tanto da spingerlo a realizzarne un ipotetico remake. La storia è molto semplice: ragazzine dai tredici ai diciassette anni (quindi che attraversano la delicata età adolescenziale: coloro che ci sono appena entrate con il primo ciclo mestruale e quelle che sono ad un passo dall'età adulta, geniale!) si trasformano semplicemente in morte viventi dopo aver passato uno stato di euforia schizzata della durata di un paio di giorni.

Tomomatsu Naoyuki (arrivato, udite udite, dal genere porno) è un regista geniale che fotografa quella che avrebbe potuta essere come una str.onzata apocalittica in un mezzo capolavoro, uno spiraglio di luce e speranza che spacca il cinema splatter a metà.

Ecco che, quindi, tra le braccia mozzate, le colonne vertebrali strappate letteralmente via, teste decapitate, e seghe elettriche, spuntano momenti così drammatici d a commuovere e di un lirismo così assurdo e delirante da strappare il cuore.

Così si scopre che le ragazze, dopotutto, cercavano qualcuno che le amasse oltre la morte: un modo come un altro per sopravvivere oltre il tempo...

Assolutamente geniale!