L'8 settembre del 1943 l'esercito italiano, nel quadro dell'armistizio, si smembrò. Gran parte dei militari tornarono disordinatamente a casa, alcuni andarono a combattere sulle montagne, altri, fatti prigionieri, giurarono fedeltà agli alleati e furono integrati in quell'esercito. Ma ci fu qualcuno che non prese nessuna di queste strade. Rimase "coerente" a oltranza. 50mila soldati furono dunque deportati in un campo di prigionia a Hereford, nel Texas. Si narra di questa vicenda. La guerra è ormai finita, Luigi Manin tenta la fuga, viene ripreso, riportato al campo che nel frattempo è stato evacuato. L'unico rimasto è un ufficiale. Fra i due uomini nasce un rapporto molto complicato.
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