the dressmaker - il diavolo e' tornato (2015)

Film eccentrico, grottesco..ti lascia comunque qualcosa e secondo me vale la pena vederlo..non lo rivedrei mai comunque una seconda volta..il fratello di THOR secondo me recita molto meglio di quest'ultimo..pure lui gran figo..
A me la Winslet piace un sacco e secondo il mio modesto parere, pur non essendo una bellezza eccezionale, ha una carica erotica non da tutte...in questo film lo da a vedere alla grande..un film, per dirla alla "Marzullo" da vedere però da non rivedere

...film molto particolare e ben sviluppato

film dalla trama piuttosto originale con diversi momenti a cavallo tra il grottesco e un leggero dramma strappalacrime ..
Bravissima la Winslet , meno l'Hemsworth più giovane e meno famoso ..
Si lascia vedere.. ma dopo una buona prima ora,appunto originale e briosa,scivola un pò nella retorica comune al genere e nn bastano un paio di colpi di scena a sensazione a rivitalizzarlo.

Solo per la presenza di Kate Winslet mi aspettavo un filmone, ma devo dire che questo film mi ha parecchio delusa; recitazione finta con attori ingessati che recitano come in una commediola di 3° ordine, scenografia inesistente, storiella d'amore annessa inverosimile, con il superfico giovane e palestrato Liam Hemsworth che si innamora di una ormai non più giovane Winslet. Tutto in questa pellicola sa di finto e di artificioso. Senza contare i colpi di scena drammatici che aeno uno si poteva evitare

Una commedia drammatica abbastanza grottesca e di difficile digestione, direi più adatta ad un pubblico femminile.
La storia è carina e Kate Winslet come sempre bravissima ma in tutta sincerità nella parte finale mi son rotto parecchio le scatole....un 6 solo per premiare la particolarità.

Una geniale fantasia alla base di questo bellissimo film. Grande recitazione delle protagoniste e grande presa scenica. L'irrealismo di certe situazioni è giustificato dalla forza della storia. Fotografia d'impatto e suggestiva.

Una discreta dramedy con spunti grotteschi, capace di risultare coinvolgente ed interessante quanto basta per regalare una visione con i fiocchi: ritmata, dinamica, ben recitata e ben diretta. Il sentimentale, il dramma e la tematica della vendetta si fondono ottimamente rendendo il tutto molto godibile.
Da vedere.

Carino e anche abbastanza originale visti i tempi che corrono, anche se la prima parte non mi ha fatto impazzire, mentre la seconda sicuramente contribuisce a far decollare la pellicola. Interessante il personaggio interpretato dalla Winslet, oltre che brava l'attrice a calarsi nello stesso.

Condivido...

SPOILER

Non un capolavoro, ma assolutamente un film che si può guardare.

Film a tratti surreale, bravissimi gli attori personalmente consigliato ma non è per tutti.

Piacevole ed affascinante (la Winslet è magnifica, anche se in Codice 999 è ancora più bella, praticamente mozza il fiato e col vestito giusto è magnetica), il film è un bel mix tra commedia e dramma, fortemente critica verso la società.

Fa riflettere anche sullo strapotere della seduzione, della vanità e dell'inganno, nonchè sul trasformismo femminile (col make up ed il vestito giusto, ci si trova di fronte praticamente altre persone); il film poteva dare di più, anche se certe scelte son coraggiose (la SPOILER).

Discreto cast di supporto, con Weaving ed Hemsworth nella media; spicca una brava ed estroversa Davis.

Buona ricostruzione storica; è una di quelle commedie garbate ed eleganti, che non rinuncia all'erotismo, ma alla quale manca davvero qualcosa per sfondare appieno.

Comunque godibile e riuscito; la Winslet mi piace sempre di più, è davvero un'attrice completa.

SPOILER

Ho provato un feroce compiacimento durante la sequenza clou del film che rivela il mistero in cui è avvolta la protagonista. Bel film molto ambiguo e articolato e zeppo di personaggi al limite della verosimiglianza.

Film molto molto bello... Di quelli cui pensi anche il giorno dopo. Per quanto surreale, assurdo e poco "coi piedi per terra", è un film che ti coinvolge concretamente. L'interpretazione femminile è a livelli altissimi così come la fotografia.

Una pellicola che disorienta e che tenta di miscelare vari generi: alla fine, la definirei una commedia nera, condita di situazioni grottesche a tinte fortemente drammatiche (soprattutto nella seconda parte). Ho trovato The Dressmaker molto originale e divertente nella prima parte, con un'ambientazione singolare e personaggi di contorno decisamente divertenti e sopra le righe, con una Winslet direttrice d'orchestra che primeggia per bravura e fascino. Poi qualcosa s'inceppa, il dramma la fa da padrone ed ecco che la storia si sfiata, annichilisce e, a tratti, annoia anche un pò.
Resta una pellicola stuzzicante che verrà ricordata per la bella fotografia e i bellissimi abiti indossati dalle protagoniste. Ma forse, in mani più audaci, avrebbe reso di più.

Il film della Moorhouse ha diverse attrattive - la fotografia intanto e' splendida - ma per ragioni che non capisco non riesce ad avere una sua unitarieta' artistica. Un peccato perche' pur non essendo un gran film, spesso e volentieri fa morire dal ridere...il punto e' che dovrebbe essere sulla carta una commedia caustica e sovversiva, poi pero' stilicamente e' piu' conformista del dovuto, evocando frammenti e cliche' del cinema tradizionale (a tratti sembra un sequel di "Pomodori verdi fritti" In Salsa grottesca). Diciamo invece che proprio la prima parte, con tutte queste ipocrisie popolari abbozzate con un certo manierismo indotto fa molto ben sperare, poi successivamente perde colpi, e rischia di apparire stucchevole, anacronistico, noioso. La Winslet e' splendida, affiancata da un ' irresistibile Judy Davis nel ruolo materno, mentre Liam Hermsworth e' il solito belloccio da copertina di "Vogue". Nel film traspare un disordine stilistico che rischia di rendere ordinari diversi momenti di prim'ordine, come il poliziotto amante dei lustrini o la maniacale e patologica mania della pulizia di una moglie infelice. Io mi sono divertito a guardare "Dressmaker", ma con l'amaro in bocca per quello che sarebbe potuto essere. Nelle mani dei Coen, magari si

Sbadigli a raffica nella prima parte di una pellicola che stenta a decollare; migliora e cresce alla distanza, rendendosi affascinante e riuscendo a farsi sufficientemente apprezzare. Nessun particolare slancio emotivo, nessun colpo di scena particolare ma dei grandi interpreti sorreggono un'esile trama.

Pellicola molto disomogenea, che in nome del grottesco vorrebbe mischiare assieme commedia, sentimento e dramma, ma finisce nel perdersi in un miscuglio che disorienta più che stupire. Alcune cose funzionano, però: ovviamente la Winslet, anche se la sua storia con Hemsworth è del tutto irrealistica (pessima scelta di cast per lui), poi le ambientazioni e la regia, oltre che l'atmosfera bigotta di paese. Sufficienza stiracchiata per un film che sarebbe potuto essere molto, molto di più.

L'ho guardato senza alcuna aspettativa e mi ha stupito positivamente. Mi sono piaciute le ambientazioni, gli strepitosi costumi e l'interpretazione di Kate Winslet e Judy Davis. Un mix di generi non sempre ben equilibrato ma comunque di intrattenimento. L'avrei preferito un pochino piu' cattivello!

Musiche azzeccate e buone prove dei protagonisti (Kate Winslet affascinante più che mai). Il film si fa seguire, anche se a 3/4 la visione può diventare pesante: con qualche minuto meno avrebbe ricevuto 8. Non si può non essere trascinati dalla trama drammatica ambientata in un paesino sgangherato, ma altrettanto accattivante.

CATTIVISSIMO

Un paese squallido, di gente squallida che ha dati i natali ad una sua abitante diventata una stilista di livello. Il film abbraccia molti generi: basta guardare l'inizio e sembra una vera atmosfera western. Tuttavia il luogo che verrà in qualche modo trasformato dalle griffe della protagonista da un tono quasi surreale da sfilata di moda in manipolo di catapecchie. Una sottile vendetta verso un paese che messo un marchio d'infamia ingiusto a Myrtle e che agendo sulla vanità dei suoi abitanti potrà adempiere al suo disegno. Non sempre la miscela dei toni, prevalentemente leggeri, hanno una amalgama soddisfacente, ma i personaggi sono ben costruiti ed interpretati in maniera più che buona, dove spicca una Winslet brava e fantastica quando si presenta in versione Gilda, una Judy Davis nella parte della madre mezza matta più per scelta che per vera malattia mentale e un Hugo Weaving nella parte di un poliziotto innamorato dell'alta moda e degli abiti femminili quasi a ricordare Priscilla.