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Davvero intrigante questo “The Host”,monster-movie coreano che rivisita i cliché del genere ammassandoli con acume in una pellicola in grado di sottolineare, ancora una volta, la grande creatività e fantasia di cui dispone il cinema orientale. Il regista Bong Joon-Ho maneggia con intelligenza il tema portante di quello che all’apparenza sembrerebbe un semplice b-movie, destinato ad un intrattenimento privo di particolari riflessioni.”The Host” è invece molto di più,ovvero un simpatico mix d’azione,fantascienza,satira e commedia, che nonostante un avvio inflazionato(mi riferisco alla genesi della creatura),alcune forzature e ad un montaggio in alcuni punti caotico,riesce ad intrattenere con efficacia, non solo mediante una storia che offre svariati sottotesti,ma grazie soprattutto ai teneri protagonisti,una famigliola di bizzarri perdenti alla ricerca della figlia di uno di questi,rapita per l’appunto dalla creatura. La pellicola si lascia apprezzare anche per alcune invenzioni visive affascinanti,mentre il livello degli effetti speciali è sicuramente all’altezza della situazione.Buona cura è dedicata anche alle locations,il labirinto delle fogne sul fiume ha il suo sinistro perché,come del resto l’antro del mostro.Non mancano frecciate ad autorità ottuse ed incompetenti,oltre che ad un interventismo americano decisamente mendace. Da elogiare la caratterizzazione dei personaggi,approfondita grazie anche ad una narrazione affrontata da punti di vista differenti. L’unico difetto evidente è da ricercarsi in una sorta di saturazione a livello di avvenimenti che tendono un poco a confondere,ma nel complesso risulta piacevole ed originale.