Tutto il mondo è palese, film diretto da Dado Martino, è ambientato a Bellatrippa e Mezzatacca, due comuni collinari molto piccoli, siti sull'appennino tosco-emiliano. La vita nei due paesini scorre da sempre in modo molto lento e tranquillo, quasi desolato, tanto che per trascorrere il tempo gli abitanti non fanno altro che litigare, compresi i sindaci. Non c'è un reale motivo per arrivare allo scontro, ma si trova sempre una scusa. Quando il paese viene diviso in due da un confine, il comune si ritrova conteso tra due regioni, Toscana ed Emilia Romagna. Ora gli abitanti hanno un movente per litigare, a parte Don Biagio (Franco Lagomarsino), la cui chiesa è eretta su un territorio neutro, nel bel mezzo del confine. Il parroco, però, spesso si ritrova a far da pacere della sua comunità. Per evitare ulteriori scontri si decide di tracciare una linea rossa, che indichi il confine effettivo tra le due regioni. Il sostentamento dei due paesi è fondato sul turismo, ma in pochi conosco la zona e di conseguenza sono pochi i turisti che vanno in visita a Bellatrippa e Mezzatacca. Purtroppo anche questa attività è motivo di contrasti, perché i pochi vacanzieri del posto vengono contesi dai due paesi. Quando giunge sul luogo un collezionista d'arte, convinto che nella chiesa sia conservata una tela appartenente a Leonardo Da Vinci, le cose si complicano ulteriormente; soprattutto perché l'uomo, per non rivelare le sue intenzioni, si finge un regista, interessato a girare un documentario sui due comuni...
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TUTTO IL MONDO E' PALESE
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