A Hokkaido, in Giappone, intorno al 1880, Jubei Kamata, che lavorava per conto dello shogunato di Edo, non esitava a uccidere molti dei ribelli. Il suo nome era tristemente noto a Kyoto ma, quando la battaglia di Goryoukaku stava per volgere al termine e il governo per cadere, Jubei scomparve nel nulla. Dieci anni più tardi, Jubei vive in relativa tranquillità ma è a malapena in grado di provvedere a sé e ai suoi figli. Per proteggere la tomba della moglie morta, aveva giurato che non avrebbe mai più preso in mano una spada ma, spinto dalla povertà, non ha altra scelta che ritornare sulla via della violenza, diventando un cacciatore di taglie.
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