viaggio allucinante (1966)

Oscar meritati.
Anche oggi si fanno film solo di apparenza e poca cura trama...

Effetti speciali fatti con sapienza e materiale reale rendono in scena più di qualsiasi effetto creato da macchine computer che spesso dimenticano le profondità, la durezza degli elementi.

Si fa ben vedere il film.


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Anche se la storia non si chiude
Rimane un film che punta sul viaggio nel corpo umano, ma alla fine non sappiamo con chiarezza l'esito. Ci sono applausi e congratulazioni, ma direi non c'è una chiusa precisa.

Oggi sarebbe imbarazzante:
C'è un viaggio importante da fare e l'unica attenzione della procedura di viaggio prima di salire nel mezzo è chiedere al tecnico se sia tutto in regola, lui risponde si e allora si parte, senza nessun check list Firmata e controfirmata. Senso di sicurezza latita negli anni felici.

Nella storia mancano importanti, forse oggi più che mai, dettagli sul rigore disciplina che un ente del genere dovrebbe avere.
Non bene i momenti in cui i miniaturizzati tali da poter passare attraverso un ago di siringa si vedono bene sul banco o quando un graduato lo riconosce con una lente e poi li recupera su un vetrino da microscopio in un goccia e non li vedi più ovviamente e con lo stesso in mano senza alcuna protezione se cadesse goccia... Percorre metri per arrivare a laboratorio e riportarli a misura umana.
Troppe cose non curate svalirizzano parecchio effetto del film,che a mio parere rimane solo bello per il viaggio.

Peccato secondo me aver usato ancora nel 1966 effetti sonori da orchestra quando credo vi fossero strumenti tecnici per inserire suoni più spaziali.

Ecco se poi vogliamo Raquel Welch, cerniera slacciata davanti, a più mani toccata nella scena che voleva essere dramatica per liberarla dagli elementi che le si sono attaccati su tutto corpo...ancor prima di preoccuparsi di liberarla dal casco per farla respirare.
Ci sta tutto... È un film puramente visivo.