war witch (2012)

War witch è un film che ti rimane ben impresso nella mente e difficilmente dimenticabile.
E' un film su un'infanzia rubata, usurpata da un kalasnhikov che diventa "padre e madre" di una ragazzina dopo aver ucciso i propri genitori, che avvelena un'esistenza votata al dolore nel duplice ruolo vittima e assassina.
E' un di una tenerezza toccante per come riesce, senza la minima retorica o sentimentalismo, a farci entrare in un mondo di dolore eppure di scorgere un barlume di speranza di fronte a tanto sangue sparso.
E' un film sul ritorno ad una pace interiore dopo tanta sofferenza, un ritorno costellato da visioni oniriche potenti e inquietanti su un animo lacerato dalla guerra civile, sull'espiazione di una colpa.
Tanto sono i registri che il regista tocca in questo film: dal crudo realismo dei bambini soldato, alla conoscenza di un mondo profondamente radicato nella credenza popolare (il viaggio alla ricerca del gallo bianco, simbolo della purezza dell'amore sbocciato fra i due protagonisti), agli squarci surreali e inquietanti dei fantasmi che tormentano e guidano il cammino di Komoko.
Di certo non è una pellicola che lascia indifferenti.