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fa riflettere perché parla di una qualcosa che tecnologicamente già esiste: video deepfake e lo spiare gli utenti attraverso i dispositivi elettronici Portata però all'estremo con l'idea del computer quantistico che in tempo reale crea le puntate della serie tv. L'idea della realtà stratificata mi ha ricordato vagamente il concetto di sogno dentro al sogno di Inception.
L'unico episodio che mi è sembrato "alla Black Mirror". Infatti, nel terzo la tecnologia è giusto uno sfondo
bella l'ambientazione anni '70 e intrigante il mix di generi tra fantascienza, storia romantica e thriller, c'è un'atmosfera che mi ha ricordato For All Mainkind. Resta un po' ingiustificato (o meglio, sproporzionato in modo esagerato) il comportamento nel finale. Accattivante l'idea del clone/replica che controllato da remoto dall'umano nello spazio.
. Mentre nelle altre puntate scompaiono del tutto gli aspetti tecnologici, trasmettendo un senso retrò che rimanda alla storica e famosissima serie Twilight Zone/Ai confini della realtà. Il secondo episodio è Inquietante dall'inizio alla fine, solo che per una buona mezz'ora non si capisce dove voglia andare a parare. Quello che ho trovato meno riuscito di questa stagione. Nel quarto l'ambientazione sembra intorno ai primi anni 2000 (la protagonista usa Windows XP), parte come thriller, anche ben calibrato, per sfociare...
...verso l'horror solo nel finale, quando l'attrice si rivelerà essere un lupo mannaro e per questo scomparsa dalle scene.
. Il quinto mescola il tema del razzismo in Inghilterra alla fine degli anni '70 al soprannaturale, non è tanto male, per sviluppo della storia ed atmosfera e quello che più si rifà all'horror classico.
In assoluto la serie "Black Mirror" è quella che mi è piaciuta di più e spero di dimenticarmela presto (in genere mi ci vogliono 3 o 4 anni) perchè la voglio rivedere ancora. Gli episodi di questa stagione sono tutti di alto livello, una grande creatività. So che con la sesta serie è finita ma dentro di me spero ne facciano altre.
Il tema della tecnologia e della sua invasività, elemento portante di Black Mirror sembra essere sempre più sfumato con gli anni, cioè da quando Netflix ha acquistato Black Mirror. Indubbiamente non so se il primo episodio (Joan is awful) sia una sorta di rivolta interna al suo stesso distributore. Sfuma di più in Lock Henry anche se risalta maggiormente nel finale. Beyond the Sea è l'episodio con ul cast d'insieme più prestigioso, ma è di una prolissità più unica che rara, che fatica a carburare e che nel complesso annoia mortalmente. Poi si passa all'horror con il quarto, il più breve e contrariamente all'episodio che l'ha preceduto mi è sembrato fin troppo affrettato. L'ultimo episodio, Demon 79, ci presenta una certa ciclicità della storia che dal '79 sembra rivolgersi ai giorni nostri, ha un ottimo umorismo dark, ai livelli di Joan is awful, ma è una storia dove di tecnologia non ne vedoe sembra una rielaborazione ironica di La Zona morta di Cronenberg. E' una stagione che conferma il decadimento di Black Mirror da quando è su Netflix. A parte il quarto, gli episodi sono godibili (scelgo il primo e l'ultimo), ma delle stagioni inglesi è solo un pallido ricordo.