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Mai vista una roba simile spacciatosi per chissà quale omaggio affettuoso verso il cinema in generale. Più che un esperimento lo definirei un escremento di film. Un'accozzaglia impensabile e improponibile di giallo all'italiana e cinema d'autore, mischiando insieme surrealismi di una noia estrema. e c'è anche chi ha il coraggio di scomodare Bunuel e Dalì per questa cagàta! Ma iniziamo con comodo. Il film è diviso in tre parti: infanzia, adolescenza e maturità. La parte iniziale è un piccolo capolavoro realizzato in pochi minuti, lunghi silenzi, sequenze inquietanti, sospiri e lamenti tenebrosi, dopodichè, senza una ragione, nelle ultime due fasi si sprofonda per un'ora e un quarto in una spirale di vuoto assoluto. Lunghe camminate senza senso, infinite ed estenuanti inquadrature verso il deretano della protagonista, mani che si muovono e bruttissimi primi piani di occhi rugosi. La coppia di registi sembra voler inquadrare qualsiasi cosa si muova, ogni singolo occhio, bocca, naso, pelo, sopracciglio, brufolo ed ogni persona inutile che non centra assolutamente nulla con il resto del film. Escludendo la prima parte dell'infanzia, il film è un overdose di noia abissale da far perdere la pazienza e un miscuglio di generi davvero di cattivo gusto. Non c'è armonia, poesia, impatto visivo, soltanto un pentolone di minestra annacquata priva di qualsivoglia cosa buona. Se fosse stato un film italiano dubito che qualcuno avrebbe appioppato il votone.
Film molto interessante e sperimentale. Diviso in tre capitoli, il primo con la protagonista, bambina in una casa inquietante, circondata da paure e morbosità. Il migliore tra i tre, con un uso di luci e filtri colorati in pieno stile retrò, tra Fulci e Argento, passando per Polanski de"L'Inquilino del Terzo piano". Il secondo piu' ammiccante vede la protagonista una adolescente bomba sexy, nel terzo adulta. Tutti e tre episodi sono impregniati di una sensualità inespressa e quasi morbosa nel suo non esprimersi. Inizia benissimo, cede un po' nel finale. Peccato per la colonna sonora non originale, basata su pezzi lounge-funky di poliziotteschi italiani (Osanna, Goblin, ecc...), troppo citazionista, pezzi già sentiti e troppo associabili ad altro.