Matilde, Cencio, Fulvio e Mario sono come fratelli quando il dramma della seconda guerra mondiale travolge Roma. L'anno è il 1943 e, nel pieno del conflitto, la città eterna ospita il circo in cui lavorano. Israel, il proprietario e loro padre putativo, scompare nel tentativo di aprire una via di fuga per tutti loro oltre oceano. I quattro giovani sono allo sbando. Senza qualcuno che li assista ma, soprattutto, senza il circo, hanno smarrito la loro collocazione sociale e si sentono solo dei fenomeni da baraccone, "a piede libero" in una città in guerra.
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Senza freni e senza limiti. Le suggestioni sono tantissime, in maggioranza già citate dai tanti giudizi che mi precedono. Tento una sintesi estrema e impossibile? Sceneggiatura a 3 mani: Monicelli, Stan Lee e Tarantino. Regia: del figlio nato in una notte di luna piena durante un sabba tra Sergio Leone e le sorelle Wachowski Interpreti: Bud Spencer, la Sora Lella, Akira e Bombolo. Colonna sonora: una inedita di Nicola Piovani sbucata fuori spostando uno scaffale. FX: Studio Ghibli E ancora, insomma, chi più ne ha più ne metta...