i carnivori venuti dalla savana (1976)

Simpatico e "gustosissimo" b-movie horror appartenente al filone degli animal movie, sdoganato in quegli anni da pellicole come Lo squalo e simili.
Diretto da Jeff Lieberman nel 76,questo film a basso costo vede come assoluti protagonisti dei vermi disgustosi e ben realizzati dagli effetti di un giovane Rick Baker.
La prima parte fa da introduzione e cerca di condurci pian piano alla scoperta del mistero che circonda la cittadina. Nella seconda metà esplode l'orrore con i vermi in azione , che danno il via ad alcuni momenti di buona tensione ma soprattutto di enorme disgusto.
La trama è abbastanza credibile malgrado qualche cliché e mescola al meglio tensione ,horror e mostri raccapriccianti. Ottima la fase finale ,cosi come la location lacustre e l'atmosfera tipicamente da paese di provincia chiuso verso turisti e stranieri.
Anche tecnicamente il titolo si difende bene , merito di una regia attenta e una fotografia brillante e pertinente soprattutto in notturna. Ok il cast ,composto da nomi poco conosciuti che si impegnano al massimo.
Dunque un prodotto di onesta serie B dal grande intrattenimento e dalle idee semplici ma vincenti. Un film adatto sia allo spettatore di nicchia che a quello commerciale.

Altro buon prodotto di genere,piacevole da seguire,con discreti effettacci per l'epoca

Se avete visto "Slugs" del 1988 e vi è piaciuto dovete anche vedervi questo suo predecessore del 1976 in quanto è stato chiaramente ispiratore del B-movie come le lumacone e probabilmente molti altri prodotti simili.
Questo SQUIRM è il primo lungometraggio del buon Jeff Lieberman (regista del quale ho una certa stima che si è guadagnato) che già dimostra più che buone capacità dietro la macchina da presa regalandoci ottime sequenze horror e anche disgustose, inquadrature da professionista, buon uso del trucco e degli effetti speciali...
Nonostante sia un prodotto a basso budget la qualità è mediamente buona: discrete recitazioni dei protagonisti, fotografia decente specie nei momenti di oscurità, ottima la sequenza iniziale e con un buon score ma sopratutto ben riusciti gli schifosi vermoni carnivori.
La quantità di questi invertebrati è assai abbondante, specie nella mezzora finale in cui assistiamo ad un delirio che per molti può essere vomitevole...la macrofotografia utilizzata per mostrarci da vicino queste schifose creature ataviche funziona piuttosto bene e fa il suo effetto.

Interessante l'idea per cui i vermi escono rabbiosi dal terreno, grottesca la location rurale con personaggi indigeni scontrosi ma allo stesso tempo volontariamente esasperati ed irritanti molti personaggi (lo sceriffo strònzo/razzista e menefreghista, la madre ebete, l'amico bifolco e psicotico ecc...) con tutti i luoghi comuni tipici dei paesini isolati. A tal proposito pare proprio che Lieberman abbia un debole per queste location campestri ed i loro abitanti in modo negativo.
La sceneggiatura è un pò rattoppata e non priva di forzature, il ritmo è altalenante perché dopo un incpit carino ci si trovano davanti 3/4 d'ora di indagini quasi da giallo che a volte sono noiose e ripetitive ed intervallate da qualche macabra scoperta o incursione di vermazzi!
Comunque i due protagonisti tengono botta e i dialoghi sono abbastanza seri a differenza di certi film dai dialoghi osceni.
Poco sangue ma del buon make up, colonna sonora troppo anni 70 a mio gusto, montaggio non sempre buono e montaggio sonoro che a volte fa cilecca (tipo nella scena finale sull'albero).
Comunque difetti veniali se vi piace questo genere di film.

Un sottogenere che andava abbastanza in voga negli anni '70, una prova di forza della natura nei confronti dell'uomo, che aveva già avuto il suo antesignano con Gli Uccelli e ripreso nel decennio successivo (anche Lo squalo in una certa misura ha contribuito). Squirm è solo di un anno successivo a Bug - insetto di fuoco, titolo abbastanza noto a quel tempo e Lieberman riprende il canovaccio del genere con situazioni e personaggi, costruendo un film che offre un ribrezzo maggiore rispetto a Bug. I vermi effettivamente provocano una certa avversione e schifo e la loro comparsa fa il suo "viscido" effetto. La pellicola è abbastanza semplice: una prima parte preparatoria, forse un po' troppo lunga, di ciò che succedera nella seconda, molto buona e dalla discreta tensione. Niente male anche il make-up di un giovanissimo Rick Baker.

Datato horror firmato Jeff Lieberman, low budget ma ciononostante ad ogni modo d'effetto, anche se spesso si fà bella mostra e si sfrutta molto il voler far colpo sullo spettatore a tutti i costi con scene e sequenze ributtanti, manco a dirlo attraverso l'uso di inquietanti e dozzinali vermoni zannuti.

Bravini i misconosciuti attori, riuscite certe parti, regia senza infamia e senza lode per un film di genere buono nel suo genere, anche se il finale non è che lo si capisca poi tanto.

Che Slither del prode Gunn gli debba qualcosa?

Carino come filmetto, basta che lo si prenda così com'è, senza troppe aspettative.
Tecnicamente non è nulla di che, noiosetto nella prima parte, ben più riuscito nel finalone con l'inarrestabile worm-invasion.
Gli urletti dei vermi e le zanne che ogni tanto mostrano alla telecamera sono piuttosto inquietanti, e se si soffre di elmintofobia, beh, questo film è perfetto per una serata all'insegna del brivido. Ma non è il mio caso, a me i vermi piacciono :)
Se si è appassionati di B-movies anni '70 è consigliato.

Jeff Lieberman è uno di quei registi a cui il tempo non ha reso affatto giustizia… Sconosciuto ai più (per quanto abbia il suo piccolo seguito e culto), negli anni 70 ha sfornato un paio di film anticipatori di generi che poi hanno avuto molto successo e qualche anno fa con Halloween Killer ha firmato il miglior slasher movie da eoni a questa parte…

Squirm (esordio registico insieme al contemporaneo Blue Sunshine) lo si può considerare come una sorta di Tremors ante litteram: qui la spiegazione è scientifica (anche se non molto verosimile), e chiaramente a causa degli evidenti limiti di budget con cui Lieberman era costretto a lavorare sullo schermo si vedono centinaia di piccoli vermi e non i vermoni protagonisti del film di Underwood…

Discretamente diretto, paga forse la struttura classica (e superata) del tempo con una prima parte di introduzione un po’ troppo lunga, bella e molto riuscita invece la parte finale… Non mancano un paio di trovate interessanti e alcuni momenti di tensione ben gestiti… La scena dei vermi che escono dal bocchettone della doccia diventerà un classico nei b movie degli anni 80 con insettoni protagonisti…
Con una prima parte più dinamica e meno prolissa probabilmente si starebbe parlando di un piccolo gioiello… Naturalmente se i vermi vi fanno schifo state lontani da questo film…

E’ un peccato che Lieberman sia così bistrattato dal grande pubblico ed è un peccato che abbia lavorato così poco… Gira voce che negli anni 80 fu scelto per rimpiazzare Lucio Fulci in un film (La Mummia) che poi non vide mai la luce…

Speriamo il tempo porti un pò di giustizia (e la scacrosanta attenzione che merita) al vecchio Jeff…

Un "filmaccio" girato secondo me piuttosto bene, quasi un capostipite di tanti horror gore girati successivamente, anche italiani... c'è indubbiamente molta tensione, e le sequenze degli animaletti elettrici generano una vera e propria fobia nello spettatore... quando si vedono le famose immagini dei "carnivori" che si avventano nel collo e nei capelli dei personaggi del film, l'istinto primordiale è di toccarsi la pelle per scacciare imprudenti e magari meno inquietanti "parassiti"