Ispirato al romanzo di Gaston Leroux, in questa versione di Dario Argento, il "fantasma" non è sfigurato, ma è un orfano abbandonato nei sotterranei dell'Opera di Parigi e varrà salvato e allevato dai ratti. Una volta cresciuto, ucciderà tutti coloro che cercano di fare del male ai suoi amati ratti.
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Come tanti altri registi che hanno raggiunto il picco negli anni '70 (Tobe Hooper, John Carpenter, Lucio Fulci, Umberto Lenzi ecc.), il lavoro recente di Dario Argento (da "Non ho sonno", escluso, in poi) è stato incredibilmente semplice e noioso, una coltellata torbida, confusa e indifferente alla settima arte. Le recensioni che dicono che questo è il peggior film di Argento non sbagliano: è così noioso che ho fatto avanzare velocemente la maggior parte di esso e non ho mai fatto avanzare il fast forward così velocemente attraverso un film giallo/thriller. La sceneggiatura si spinge costantemente in direzioni diverse, la recitazione è decisamente terribile (Asia in primis), i tentativi di umorismo sono goffi e poco divertenti, e il tutto gioca con l'aspetto e l'atmosfera di una soap opera. In tutto e per tutto, questa è una schifezza terribile, un fallimento senza arte nè parte. Anche la colonna sonora non è per niente attraente. Contende a "Giallo" la palma del peggior film di Dario Argento!