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Tra i film con Steve Martin non lo reputo il migliore ma nemmeno un cosi pessimo prodotto l idea di inserire spezzoni con scene con artisti celebri risulta un buon eperiente ma non privo di marcate forzature e incongruenze che sottolineano proprio il fatto che sono -parti inserite- e non si -amalgano appieno- come dovrebbero alla trama principale visivamente come lato tecnico aggiungere un filtro -per anticare- oltre che il b/n avrebbe snellito ulteriormente la netta differenza qualitativa per renderlo ancor + omogeneo come anche in opposto fare un film a colori e colorizzare le scene inserite ma oltre il lato tecnico non è questo il è grande problema del film per me a conti fatti nella sua totalità il film annoia per un ritmo troppo -stop and go- e una storia che evolve senza mordente un film a modo suo particolare che può in una prima visione intrattenere almeno per un minimo lo spettatore un filmetto con una buona idea ma resta di poco conto nell insieme
Posso premiare l'originale idea di far rivivere assieme tanti miti del Cinema hollywoodiano e di conseguenza la bravura di Reiner nel permettere che ciò avvenga grazie ad un montaggio di ottima fattura ed all'arguzia nel "pescare" le scene giuste. Oltre a questi meriti il film ha ben poco per cui essere lodato...fa ridere come un calcio nei cogliòni e la bravura di Steve Martin è offuscata da una sceneggiatura noiosa e da dialoghi d'altri tempi rivisitati in modo poco ironico e spesso demenziale. Già non amo il genere noir e questo peggiora la mia valutazione globale.