Un villaggio protestante della Germania del Nord. 1913/1914. Alla vigilia della prima guerra mondiale. La storia dei bambini e degli adolescenti di un coro diretto dal maestro del villaggio, le loro famiglie: il barone, l’intendente, il pastore, il medico, la levatrice, i contadini. Si verificano strani avvenimenti che prendono un poco alla volta l’aspetto di un rituale punitivo. Cosa si nasconde dietro tutto ciò?
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purtroppo questo film mi ha deluso profondamente. dico purtroppo perchè mi ero fatto un'idea parecchio diversa di come potesse essere visti i commenti entusiastici sia di critica che di pubblico. guardandolo mi è sembrato un mix di Satantango, L'albero degli zoccoli e Novecento, tutti però nettamente superiori sui rispettivi temi trattati e una sorta di Manderlay di cui condivide l'inferiorità rispetto a Dogville. intendiamoci, Haneke riesce a creare un'atmosfera di tensione e di mistero che probabilmente è unica, non solo in questo film ma anche negli altri suoi lavori che ho visto, ma c'è sempre quella spiegazione-non spiegazione che per quanto mi riguarda, tende un po' troppo ad essere fumosa, facendoti pensare: "vabbè, troppo comodo così..." e non è non capire un concetto o un'idea espressa come può capitare con Lynch, ma proprio dover dare un'interpretazione a un qualcosa che il regista forse non vuole spiegarti, forse però proprio non riesce a spiegarti. o come se un artista dipingesse un quadro astratto facendo andare a caso il pennello e dandogli poi un significato che solo chi osserva gli va ad attribuire. sono ottime le interpretazioni, ottimo anche il senso estetico (il bianco e nero aiuta non poco). sinceramente non lo consiglierei, è anche piuttosto noioso. sempre per quanto penso io.